Presentata come la sfida tra le deluse dalla Coppe Nazionali (Barcellona per il modo rocambolesco in cui è arrivata la sconfitta in finale con Madrid, Milano per l'ennesima occasione persa), l'incontro tra i blaugrana e l'Olimpia illude per 30 minuti la squadra di coach Banchi, che nell'ultimo quarto viene però travolta da un irrefrenabile Brad Oleson
 
Reduce dallo 0/6 al tiro contro il Pana e alle prese con una stagione che, numeri alla mano, ne indica l'inizio del declino, Juan Carlos Navarro le ostilità col primo canestro dell'incontro e i primi 4 punti dei padroni di casa. Milano parte contratta e impacciata (perse di Moss e Hackett, errore al tiro di Lawal), ma l'attacco di Barcellona non gira al meglio e l'Olimpia riesce a mettere la testa avanti con una tripla dell'ex CJ Wallace (6-7). Mentre i padroni di casa continuano a sbagliare, Milano prova una prima fuga con Hackett e e Lawal, arrivando a +5 (12-17) con i primi punti di Langford. Joey Dorsey fa però male da dentro l'area, Milano concede qualche rimbalzo di troppo e, con un paio di guizzi di Sada, Barcellona è di nuovo a contatto (20-21). Abrines da 3 sigla la parità (25-25) prima che sia ancora Sada, con 4 punti consecutivi, a lanciare la fuga dei blaugrana che con un lay up di Oleson arrivano a +5 (30-25). Banchi rinuncia al debilitato Gentile e inserisce Cerella. Samuels si fa sentire in attacco e in difesa (stoppata su Tomic) e con 2 triple (Langford e Cerella) e due buone iniziative di Lawal, Milano può chiudere in vantaggio il primo tempo (35-37). 
 
La ripresa si apre con la sagra degli errori da entrambi i lati. Dopo 3 minuti di sterilità offensiva, sono Hackett e Tomic a realizzare i primi punti. Milano torna a +5 con una tripla di Jerrells (37-42) e tocca le 6 lunghezze di vantaggio con l'unica tripla realizzata da Moss (39-45). Il punteggio basso aiuta l'Olimpia, che contiene le iniziative di Tomic e con una schiacciata di Hackett resta sul +5 (45-50). Dorsey diviene dannoso per i suoi (2 liberi sbagliati e un antisportivo), e nonostante segni solo 2 liberi con Samuels negli ultimi 2 minuti del terzo quarto, l'Olimpia comincia in vantaggio gli ultimi 10 minuti (49-52). La parità viene immediatamente sancita da una tripla di Brad Oleson, che dopo settimane balbettanti con poche manciate di punti realizzati, si è rilanciato col 5/5 da 3 nella sfida persa contro Valencia a inizio mese. La tripla dell'americano di passaporto spagnolo viene replicata immediatamente, dopo una stoppata subita da Langford, da Huertas, e Milano si trova così a dover inseguire (55-52). Samuels accenna una reazione, ma Barcellona continua a segnare dalla lunga distanza (Papanikolaou). Milano replica con Langford, che annulla le distanze con 6 punti (60-60), ma non trova l'antidoto per fermare Oleson, che colpisce ancora da 3 (65-60). Quando anche Tomic riprende a segnare, l'Olimpia scivola a -8 (68-60). L'ennesima zampata di Langford ridà qualche speranza (70-65), ma Oleson da 3 rifila il colpo di grazia alle speranze di impresa dell'Olimpia e, con gli ultimi 2 canestri della serata, regala a Barcellona anche un immeritato +10.
 
Milano stavolta può uscire a testa alta, ma con la sensazione di un'impresa possibile rimasta incompiuta. Le gare con Malaga e Panathinaikos saranno ora decisive per il destino europeo dell'Olimpia, che non può permettersi altri passi falsi. Barcellona resta invece imbattuta in Europa e può già concentrarsi sui quarti di finale.
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