Serata di Gala alla Ulker Sports Arena di Istanbul dove il Fenerbahce semifinalista della scorsa edizione dell’eurolega ospita i campioni in carica del Real Madrid. Sfida nella sfida tra i coach delle due squadre, con Obradobic, santone della panchina, che ha anche allenato il dirimpettaio Laso. Due delle squadre candidate ad arrivare fino in fondo in questa edizione si sono date battaglia per quaranta minuti, durante i quali hanno confermato le rispettive candidature. La spunta il Fenerbahce, che ha difeso meglio nell'arco dei quaranta minuti, ha tenuto alta la concentrazione più a lungo ed avuto percentuali di tiro migliori, che le hanno concesso di tenere sempre a debita distanza le merengues, mai del tutto in partita.

Obradovic fa partire Antic e Datome dalla panchina, scegliendo con Sloukas e Bogdanovic, la difesa di Kalinic e Veselj e Udoh sotto le plance. Ayon e Nocioni sono i lunghi del Real, con Maciulis che agisce nello spot di ala piccola e Llull e Rudy Fernandez che sono le due guardie.

Primo quarto molto equilibrato, che vede il Fenerbahce avere la meglio nella prima parte di frazione, quando riesce ad alzare notevolmente l’intensità difensiva oltre ad occludere le vie verso il canestro grazie all’atletismo di Udoh e Veselj. E’ proprio il centro statunitense, assieme ai 5 consecutivi di Bogdanovic, a lanciare il primo allungo turco. Il Real Madrid è molto falloso da oltre l’arco e non riesce ad aprire la scatola difensiva dei padroni di casa, che non azzannano il match e permettono a Maciulis (5), a chiudere lo strappo. Gli iberici cercano maggiormente il gioco perimetrale, mentre gli uomini di Obradovic cavalcano il post basso di Udoh, che ne metterà 9 a fine primo quarto. La tripla di Nocioni ed il canestro di Reyes tengono a contatto gli ospiti (20-18).

L’inizio di secondo quarto è tutto di marca Fenerbahce, che pesca Dixon e Datome dalla panchina: 4 del play turco-statunitense e 5 con una tripla costruita perfettamente dell’ala ex Roma permettono agli uomini di Obradovic di raggiungere il massimo vantaggio: 29-20. Udoh chiude tutti i varchi verso il proprio canestro stoppando le iniziative di Carroll e compagni, ma due palle perse sanguinose di Dixon non consentono ai turchi di prendere il largo nel punteggio. Thomkins accorcia da sotto, ma commette un grave errore difensivo concedendo tre liberi ad Antic, che converte tranquillamente i liberi. Il Real continua a non trovare il fondo della retina dalla distanza (2/17), ma è il Chacho Rodriguez a togliere le castagne dal fuoco ai madrileni da distanza siderale (31-25). Il Fenerbahce perde fluidità e lucidità in attacco nel finale, oltre ad un pizzico di fiducia in difesa: due facili canestri di Reyes ed Ayon vengono parzialmente bilanciati da quattro consecutivi di Veselj (35-29). La schiacciata di Datome chiude il primo tempo, con gli uomini di casa avanti di 7.

Nella terzo quarto il ritmo si alza vertiginosamente, ma l'intensità difensiva dei turchi non muta rispetto a quanto visto nel primo tempo. Bogdanovic scava il solco nel punteggio piazzando la tripla da 9 metri, Datome ed Udoh chiudono il parziale di 9-3 che manda il Fenerbahce sul +13 (50-37). Il lungo americano domina il putturato in difesa ed in attacco è un fattore che Reyes ed il minuto Hernangomez non riescono a tenere. Il Real resta attaccato nel punteggio con la tripla di Llull e con la grinta del capitano madrileno, che ne piazza cinque di fila che fanno respirare gli iberici (58-50). Obradovic si concede il lusso di inserire solo a fine terzo quarto Hersek, che lo ripaga con 5 punti filati che permettono ai turchi di manetere il +9 prima dell'ultima sirena (63-54).

Le due squadre pagano i ritmi indemoniati del terzo periodo nell'ultima frazione, dove l'intensità difensiva non è più la stessa dei primi 30 minuti e le percentuali al tiro vengono fisiologicamente a calare. Il solito Hersek ed il rientrante Dixon riportano il Fener in doppia cifra di vantaggio, ma nel momento del bisogno è il Chacho Rodriguez a tenere a galla gli spagnoli: il jumper dal pitturato e la tripla sul cambio difensivo riportano a -7 gli ospiti. Il momento sembra favorire la rimonta iberica, ma è Sloukas con il recupero ed il contropiede prima, e l'assist per Vesely dopo a respingere l'assalto del play del Real. La squadra di Laso si spegne progressivamente e le forzature in attacco di Llull e compagni mandano i titoli di coda alla sfida.