Riprende la nostra rubrica dedicata ai giovani prospetti partecipanti all’attuale edizione di Eurolega, cercando di capirne le qualità e il potenziale. Ragazzi pieni di talento, capaci di illuminare la scene per i rispettivi club, e carichi di ambizioni per il futuro. Nell’appuntamento di oggi prenderemo in esame il gruppo C della massima manifestazione per club europei.

La prima fermata odierna è Barcellona. Il club catalano è in primo piano sul palcoscenico della palla a spicchi europea da sempre, grazie ad una solidità societaria unica che può permettersi quindi i migliori contratti sul mercato oltre a far crescere i propri prospetti nelle migliori condizioni. Tra tanti nomi, due hanno catturato la nostra attenzione ovvero Aleksandar Vezenkov e Moussa Diagne.

Il primo è un’ala bulgara, ma di passaporto greco (ha comunque deciso di fare parte della nazionale bulgara), classe 1995 di 2.06m. Da sempre considerato uno dei maggiori prospetti della sue età, come dimostrano i titoli di top scorer in ogni manifestazione europea con la nazionale giovanile a cui abbia preso parte, è cresciuto cestisticamente nelle giovanili dell’Aris Salonicco dove ha fatto registrare il suo massimo in carriera nel derby cittadino (non proprio una giornata facile), e solo da quest’estate ha firmato un contratto triennale con il club catalano.

Dispone di un arsenale offensivo illimitato, anche se la sua arma principale è allargarsi fuori l’arco del tiro da 3 punti dopo un blocco per un pick&pop dall’elevata efficacia. Inoltre ha un innato senso del rimbalzo, specialmente offensivo che ne fanno un giocatore pericoloso in tutti i 24 secondi. Attualmente coach Xavi Pascual gli concede minuti col contagocce in uscita dalla panchina in Eurolega, con 8 minuti di impiego medio a partita, anche se è impressione comune che sia una questione di una stagione prima che possa fare il salto di qualità decisivo che lo vede con ogni probabilità a poter competere per un posto in una franchigia NBA.

Storia particolare per il secondo: infatti si tratta di un ala/centro senegalese classe 1994 che ha mosso suoi primi passi nella quarta lega spagnola in cui militava fino a due anni fa dopo essere stato notato da un allenatore amatoriale in Senegal. La sua scalata però è stata rapida essendo passato per Fuenlabrada e infine essere approdato a Barcellona.Basta vederlo per 5 minuti in riscaldamento per capire che si tratta di un ragazzo dall’atletismo fuori dal comune, con un’apertura di braccia impressionante, ma grezzo tecnicamente.

Infatti è un ottimo rimbalzista sotto entrambe le plance ed un attaccante di movimento, che lo porta spesso a concludere le proprie azioni con un decollo oltre il ferro. Manca però di fondamentali, a partire dal tiro praticamente inutilizzato, passando per movimenti in post e finendo per i movimenti difensivi, che lo portano ad avere problemi di falli frequenti.In Eurolega non è stato ancora schierato al momento ma si tratta chiaramente di un anno di transizione per questo ragazzo che manca completamente di esperienza a certi livelli e che dovrà focalizzare il proprio lavoro sul ridurre il più possibile i propri difetti tecnici.

Ci spostiamo ad Atene, stavolta con i colori biancoverdi del Panathinaikos, club che presenta per questa edizione di Eurolega uno dei gruppi di talenti più interessanti dell’intera manifestazione. Parliamo infatti di Vasilis Charalampopoulos, Elefterios Bochoridis, Georgios Papagiannis, Michalis Lountzis e Georgios Kalaitzakis.

Il primo è sicuramente quello con più prospettive. Infatti è un ragazzo del 1997 già conosciuto nel panorama europeo essendo stato eletto MVP degli ultimi europei under 18 e vincitore della manifestazione con la maglia greca.Ala mancina di 2.02m cresciuto nelle giovanili del Pana, può definirsi senza dubbio un giocatore completo avendo un’ottima tecnica di tiro oltre a buone abilità di passatore, rimbalzista e stoppatore. Inoltre è evidente che anche dal punto di vista fisico sembri pronto a competere ad alti livelli.

Al momento dispone di circa 8 minuti in uscita dalla panchina, dovuti comunque alla scarsa esperienza in partite dove il tasso fisico e tecnico è il massimo che il Vecchio Continente possa offrire. Si tratta comunque di un ragazzo che ha sulle spalle le aspettative di tutto il movimento cestistico ellenico per il post-Diamantidis, ed è impressione comune che difficilmente saranno deluse.

Il secondo è un play/guardia classe 1994 di 1.96m, alto per il suo ruolo come impone la tendenza del basket moderno. Compagno di squadra del già citato Vezenkov a Salonicco, fa del tiro dai 6.75m, soprattutto dopo uno scarico, la sua arma principale. Questo perché sembra ancora grezzo fisicamente per reggere i contatti nel pitturato a questi livelli. Inoltre non dimostra grandi capacità di isolamento, il che lo rende un giocatore adatto a situazioni di realizzazione finale più che costruzione della manovra. Attualmente non è ancora potuto scendere in campo avendo rimediato una frattura al perone a Settembre che lo terrà lontano dai parquet per almeno 3 mesi ancora.

Papagiannis invece è un centrone classe 1997 di 2.17m. Ha esordito a soli 14 anni nella maggiore serie greca (più giovane di sempre), frequentato la Westtown High School in Pennsylvania prima di firmare con il Panathinaikos un contratto che gli avrebbe permesso di uscirne nel caso avesse deciso di accettare un’offerta di un college americano. Offerte che sono arrivate da college prestigiosi come Temple, Uconn, Kentucky, anche se alla fine ha preferito continuare a giocare in Grecia. Inoltre è stato vinciotore con Charalampopoulos dell’europeo under 18 di quest’ estate e inserito nel miglior quintetto della manifestazione, riconoscimento che gli è valso una chiamata per il mondiale under 19 disputatosi pochi giorni dopo.

Autentico dominatore dell’area per la sua categoria, è un intimidatore naturale e classico giocatore di pick&roll che preferisce concludere l’azione con una schiacchiata. Di contro bisogna ammettere che non dispone di una grande mobilità e risulta abbastanza macchinoso nei movimenti, specialmente partendo da situazioni statiche. Questo fa sì che debba ancora limare molti difetti tecnici e che possa occupare solo pochi minuti di garbage time in Eurolega.

Il terzo è un play guardia del 1998 di grande carisma. Vincitore degli europei under 18 e partecipante ai mondiali under 19 di quest’anno, ha esordito a 16 anni nella massima serie greca e l’anno scorso ha fatto il proprio debutto in Eurolega in una gara di playoff contro il Cska Mosca.Viene considerato un play ragionatore, il cui apporto offensivo può essere visto in un tiro da 3 solido, oltre alla circolazione della manovra. I margini di miglioramento sono di sicuro elevati anche se non sembra avere il talento dei suoi compagni già menzionati.

Ultima analisi va fatta per Kalaitzakis, ragazzo giovanissimo del 1999 che sta entusiasmando l’ambiente biancoverde per le sue prestazioni allo scorso europeo under 16 dove ha mostrato grandi qualità doi realizzatore grazie ad una tecnica di tiro eccezionale con un rilascio rapidissimo.

Terza tappa è Kaunas, Lituania, da sempre città di basket e fucina di talenti che hanno poi entusiasmato i parquet di tutta Europa.

Qui andiamo a visionare Lukas Lekavicius, guardia del 1994. Dalla statura non eccezionale con il suo 1.80m, fa della rapidità la sua caratteristica migliore, sia per quanto riguarda l’atletismo sia per le scelte. Infatti non è tipo da tirarsi indietro quando si tratta di prendere un tiro difficile o provare un passaggio determinante. Inoltre è dotato di un tiro dalla lunga distanza notevole, che permette di aprire il campo ed essere un’arma tattica importante per la propria squadra. Difensivamente è chiaro che potrebbe andare sotto fisicamente se portato spalle a canestro ma sopperisce a questo deficit con una difesa sulla palla molto intensa.Qualità che sono state notate dal coach della nazionale maggiore Kazlauskas che lo ha inserito nei possibili candidati alla partecipazione ad Eurobasket 2015, e che lo vedono come un prospetto interessante in chiave futura per il movimento lituano.

Ci spostiamo ancora in direzione Karsikaya, provincia di Smirne in Turchia. Si potrebbe dire che questo è un posto dove i sogni cestistici sono diventati realtà: infatti il progetto avviato tre stagioni fa da parte di coach Sarica, che prevedeva di portare il club a partecipare in Eurolega in tempi brevi , si è avverato quando in estate la formazione verde rossa ha vinto il campionato turco battendo il Fenerbache in semifinale e l’Efes in finale stupendo tutti.

E le ambizioni di diventare protagonisti nel basket che conta potrebbero avverarsi qui per Kenan Sipahi ed Egemen Guven.

Il primo è una guardia di 1.97 classe 1995, MVP degli europei under 16 del 2013 vinti dalla Turchia, in prestito dal Fenerbache, che può definirsi già come una solida realtà disponendo di un minutaggio abbastanza elevato in uscita dalla panchina (18 minuti a partita). Questo è dovuto ad ottime abilità di playmaking e di passatore (3 assist di media) oltre al fatto di essere un eccellente difensore sulla palla. Un aspetto del gioco su cui lavorare è però sicuramente il tiro: infatti non dispone ancora di una completa affidabilità in questo fondamentale (12% nel tiro da 3) che lo porterebbe di certo ad essere un pericoloso avversario per chiunque.

Il secondo è un centro classe 1996 vincitore degli europei under 18 nel 2014 e nominato MVP della competizione. Già molti occhi oltreoceano sono puntati su di lui tanto che lo vedono inserito in una chiamata al draft 2017 ed è stato paragonato come stile di gioco a Pau Gasol, non uno qualsiasi. Al momento è ancora inutilizzato in Eurolega ma le qualità ci sono eccome. Infatti è un 2.09m che dispone di un “soft touch” sia dal semigancio con entrambe le mani sia con il tiro dalla madia distanza e dai tiri liberi, qualità apprezzabili per un lungo. Di contro non può dirsi un giocatore esplosivo e non ha ancora la forza fisica per competere ad alti livelli ovviamente. Ma tutti gli addetti ai lavori sono sicuri che in 5 anni ne sentiremo abbondantemente parlare.

Ultima tappa odierna è la Polonia, precisamente a Zielona Gora. La star di casa è Mateusz “Matthew” Ponitka, ala piccola classe 1993 già visto ad Eurobasket quest’estate. Trascinatore in Eurolega con 10.8 punti di media in 31 minuti di utilizzo dispone di un atletismo sopra la media combinato ad ottimi fondamentali sia di tiro sia di passaggi.Interessante però il fatto che nello stesso club giochi suo fratello minore, Marcel Ponitka. Guardia classe 1997 ha già un passato in America con il Montverde High School in Florida e ci si aspetta una carriera professionistica prospera almeno quanto il fratello a giudicare dalle abilità tecniche notevoli sia al tiro che di passaggio.

Anche oggi la nostra rubrica di scouting in giro per l’Europa termina, ma l’appuntamento si rinnova per la settimana prossima dove analizzeremo il girone D di Eurolega. “That’s all Folks”.