La Cimberio Varese domina il derby contro l'EA7 Milano, mostrando una schiacciante superiorità accentuata, forse, dalla pochezza dell'Olimpia. Mentre la storia della Virtus Bologna viene mortificata dalle "strategie" del suo attuale proprietario, a Caserta un gruppo di orgogliosi giocatori guidati da uno straordinario allenatore sta scrivendo una delle pagine più belle di questo campionato. Brindisi pone fine all'agonia di Biella, matematicamente in Legadue dopo 12 stagioni. Sassari annienta l'assalto di Roma, mentre Reggio Emilia si candida al ruolo di outsider dei playoff. 

Banco di Sardegna Sassari - Acea Roma 105-87 (16-18, 32-19, 28-21, 29-29)
Dopo 3 ko, Sassari difende il secondo posto dall'assalto di Roma sommergendola di triple (15/31). Ben 7 i giocatori di Sacchetti in doppia cifra (17 punti per Easley e Brian Sacchetti), con Travis Diener che inventa gioco (11 assist) e l'esordiente Gordon che offre subito un apprezzabile contributo (10 punti). Roma regge solo per un quarto, nel secondo periodo concede 32 punti (6 triple, 8 punti per Vanuzzo e Drake Diener) e non ha più la forza di rientrare. Phil Goss è il top scorer dell'incontro con 21 punti, mentre Datome, l'uomo più atteso, chiude con 17 punti (4/10, 3/4). Sassari si porta sul 2-0 contro Roma e blinda il secondo posto.
 
Lenovo Cantù - Sutor Montegranaro 85-61 (20-14, 30-15, 16-17, 15-19)
Dopo 3 ko, Cantù torna al successo contro Montegranaro, che non ha più nulla da chiedere a un campionato in cui ha ottenuto, meritatamente, ciò a cui puntava. Partita chiusa nel secondo quarto, in cui Cantù tira con l'80% da 2 (12/15), con Mancinelli finalmente protagonista (8 punti nel periodo, con 2 schiacciate e 3 recuperi, 13 in totale in 19 minuti di gioco). Tyus (12 punti e 8 rimbalzi) e dà segnali di risveglio, Mazzarino (13 punti) e Aradori (13 punti e 6 rimbalzi) stravincono il duello con le guardie avversarie (2/12 Cinciarini, 1/9 Di Bella), Leunen (12 punti con 4/6 dalla lunga distanza) quello con Burns (4 punti con 2/8 al tiro). Per la Sutor, 15 punti (7/8 al tiro) di Slay, top scorer dell'incontro.
 
Enel Brindisi - Angelico Biella 101-94 (29-26, 25-22, 24-19, 23-27)
Dopo 7 sconfitte, Brindisi riassapora la vittoria e condanna Biella alla matematica retrocessione. Gara con difese opzionali (entrambe le squadre oltre il 60% da 2 e intorno al 40% da 3), in cui dopo tante prove opache, gli americani di Bucchi tornano a brillare nella gara che suggella la salvezza di Brindisi: 25 punti (4/6, 3/6, 8/9) per Gibson, 15 punti, 7 assist e 5 recuperi per Reynolds, 17 punti e 11 rimbalzi per Simmons. Biella (26 punti di Trey Johnson, 23 di Pinkney e 19 di Laganà) saluta la massima serie dopo 12 stagione, durante le quali ha raggiunto 4 volte i playoff e nel 2009 la semifinale scudetto.
 
Montepaschi Siena - Oknoplast Bologna 75-55 (23-10, 17-16, 19-13, 16-16)
Gara dai poverissimi contenuti tecnici, tra una squadra in cerca di identità e una vittima del proprio padrone. Siena ha sempre la partita in mano, pur accusando degli allucinanti break out (riesce a subire un parziale di 17-2 dai ragazzini virtussini). Dionte Christman non bagna l'esordio nel campionato italiano con una prestazione indimenticabile (2 punti con 1/7 al tiro) e Banchi deve affidarsi a Kangur (18 punti con 5/7 da 3 e 11 rimbalzi) e Moss (14 punti). Per la Virtus, solo Pullen (12 punti) in doppia cifra. Speriamo che Sabatini non usi il premio della Lega per gli italiani (sono questi gli obiettivi della Virtus?) per qualche altra sua invenzione.
 
Scavolini Banca Marche PU - Vanoli Cremona 88-81 (23-24, 25-24, 24-14, 16-19)
Pesaro festeggia la salvezza dopo una tribolata stagione, battendo Cremona con un Mack ispiratissimo (22 punti con 6/8 da 3). 18 punti per Barbour, 12 per Crosariol e Kinsey. Senza Harris, la Vanoli, ormai paga del proprio campionato, rende meno pesante la sconfitta (85-66 al 36esimo) con un parziale finale di 15-3. 21 punti per Peric, 15 per Vitali e Jackson. 
 
Umana Reyer Venezia - Juvecaserta 85-88 (18-22, 23-26, 21-16, 23-24)
Ancora un'impresa della Juvecaserta. I mille problemi societari dei campani sembrano rafforzare le energie dei giocatori di Sacripanti, che battendo Venezia (che però salva la differenza canestri) vedono possibile l'aggancio alle posizioni che valgono la post season. I lagunari pagano a caro prezzo l'assenza di Clark, soffrono il vento dell'est casertano (25 punti di Jelovac, decisivo nel finale con 11/12 dalla lunetta, 19 punti di Jonusas, 12 nel primo periodo) e dopo essere stati sotto di 13 tornano in gara grazie all'ex Bowers (19 punti) e all'eterno Young (15 punti). Caserta non trema quando si ritrova gli avversari a -1, e prima con le triple di Gentile e Mordente, poi con i liberi di Jelovac porta a casa il successo, ennesima perla di coach Sacripanti.
 
Cimberio Varese - EA7 Emporio Armani Milano 95-81 (29-20, 30-15, 18-21, 18-25)
Ancora un tonfo per Milano, e ormai bisogna smetterla di sorprendersi e sperare nel miracoloso risveglio di una squadra che per tutta la stagione ha dimostrato di essere formata da giocatori (e forse anche allenatore?) sopravvalutati. Varese dimostra di strameritare il primo posto, dominando in lungo e in largo e toccando anche i 26 punti di vantaggio, con una superiorità a tratti imbarazzante. Dunston (20 punti, 9 rimbalzi, 7 recuperi, 2 stoppate) umilia i lunghi avversari (1/4 e 5 perse per Bourousis, 0 rimbalzi in 11 minuti per Radosevic), nel fine settimana in cui Richard Hendrix, additato come uno dei mali dell'Olimpia, conquista il titolo di mvp dell'Eurocup. Mike Green (17 punti, 7 assist e 7 rimbalzi) oscura Marques Green (10 punti con 4/11 e 1 solo assist in 29 minuti). Banks (17 punti con 3/4) sigla il primo allungo, Ere (15 punti) spegne il velleitario tentativo di rimonta dell'Olimpia. Langford segna tanto (26 punti con 12/15), ma si fa fischiare il terzo fallo dopo 15 minuti, protesta e viene sanzionato col tecnico che affossa le speranza dell'Olimpia. Varese continua a sognare davanti ai 5000 di Masnago, Milano prosegue nella sua via crucis sperando che il primo turno dei playoff non metta fine al proprio calvario.
 
Sidigas Avellino - Trenkwalder Reggio Emilia 69-78 (21-18, 16-24, 18-18, 14-18)
Sfida tra 2 squadre reduci da 6 successi nelle ultime 7 e da 7 nelle ultime 9. Le flebili speranze di playoff degli irpini naufragano contro l'ottimo gioco espresso da Reggio Emilia, guidata da un Cinciarini ispirato (9 punti, 5 assist, regia sempre lucidissima) che non trema davanti a un santone come Lakovic (11 punti, 6 assist, 8 falli subiti). Avellino prova a fare la voce grossa sotto le plance  (17 punti Johnson, 13 con 16 rimbalzi Ivanov) ma viene tradita dal tiro da 3 (6/26) e penalizzata dalla serataccia di Dean (1/9 al tiro e 5 falli in 23 minuti). Reggio, con Taylor disciplinato e letale (17 punti con 7/12 al tiro) e Bell (13 punti e una gran difesa su Lakovic) e Brunner (12 punti, 9 rimbalzi, 4 recuperi) collanti determinanti tra difesa e attacco, sarà la mina vagante dei playoff.
VAVEL Logo
About the author