Reduci dalle batoste europee, Siena e Milano cercano risposte dai posticipi del quarto turno di Serie A. Gli avversari sono, sulla carta, i due roster più deboli del campionato: Pistoia è ancora a quota 0, Pesaro sta scandagliando il mercato in cerca di rinforzi.
 
Vuelle Pesaro - Montepaschi Siena 69-94 (20-18, 7-30, 20-28, 22-18)
(Turner 13, Trasolini 13, Musso 12; Hackett 20 (6/6, 2/5, 2/2), Corunooh 16 (4/5 da 3, 4/4 ai liberi, English 14)
Hackett sente aria di casa e si esalta. Il play di Siena è in una di quelle serate in cui il suo talento, combinato alla sua sfrontatezza, è irrefrenabile. Daniel produce canestri in entrata, da fuori, in acrobazia: è in versione MVP, e i rimpianti per non averlo visto agli Europei, e per la malsana polemica con la Federazione, crescono esponenzialmente. Pesaro prova a resistere con qualche iniziativa di Musso e sprazzi di Turner (il papà, una manciata di gare con Pesaro a inizio anni 90, ne ha disputate oltre 500 in NBA, giocando un paio di stagioni nei Bulls di Jordan), riuscendo anche a chiudere in vantaggio il primo quarto. Siena costruisce però un super parziale di 30-7 nel secondo quarto, mettendo praticamente la parona fine alla contesa. Hackett si siede in panchina per non sprecare energie. L'extra garbage time serve a Crespi per ruotare uomini e provare schemi in vista della sfida impossibile contro l'Olympiacos, crocevia già senza ritorno della campagna europea della Montepaschi. Pesaro raccoglie invece i cocci e guarda avanti con la consapevolezza che dal mercato dovrà arrivare qualcosa di più di un semplice rinforzo.
 
EA7 Emporio Armani Milano - Pistoia Basket 2000 75-55 18-13, 15-11, 23-15, 19-16)
Langford 17 (6/6, 0/2, 5/5), Moss 14, Melli 10; Johnson 13, Gibson 12, Wanamaker 11
Milano vince facilmente contro il fanalino di coda Pistoia e raggiunge il gruppone in testa alla classifica. In attesa di Lawal e di capire se Jerrells è l'uomo giusto per le ambizioni di questa squadra, arriva una buona notizia in chiave budget: Hairston ha trovato l'accordo con il Galatasary, liberando Milano da un onerosissimo contratto. Samuels, sotto pressione per l'arrivo di Lawal, prova a prendersi qualche responsabilità nel primo quarto, ma in mezzo a tanti errori (36% da 2 per l'Olimpia nei primi 10 minuti) Forlì, pur non facendo granché, riesce a restare in scia. Milano allunga nel secondo quarto, quando si accende Langford (7 punti con 3/4 al tiro), mentre Forlì è tutta nelle iniziative di Gibson e Johnson. Quando le percentuali di quest'ultimo si abbassano, Milano dilata il vantaggio in doppia cifra grazie a Moss (7 punti nel terzo periodo). Forlì non trova più la via del canestro, l'Olimpia controlla facilmente toccando il più 20, chiudendo con una facile vittoria "l'esilio" a Desio. 
 
Le altre gare
 Le partite di domenica hanno confermato il grande equilibrio di inizio stagione. In questa Serie A, tutti possono far male e tutti possono sfiguare: un equilibrio verso il basso, purtroppo, dal quale emergono buoni giocatori che una manciata di anni fa sarebbero stati onesti gregari. Ma tant'è...Su tutti, colpisce la facilità nel trovare sempre la soluzione giusta di Dyson, play e leader di Brindisi. Dopo le prime uscite ai limiti di perfezione, Drake Diener tira invece il fiato e Sassari ne risente, consentendo a Cremona di agguantare il primo successo. Vitucci torna a Varese ma ottiene solo fischi e una pesantissima sconfitta che è un campanello d'allarme per le ambizioni di Avellino. Tutto facile per la Virtus contro Montegranaro, mentre Roma paga ancora una volta gli errori nel finale di Taylor. 
 
Granarolo Bologna - Sutor Montegranaro 96-73 (27-13, 18-16, 21-24, 30-20)
Walsh 21, Gaddefors 15, Motum 15; Sakic 15+11 rimbalzi; Skeen 13; Cinciarini 11
Tutto facile per la Virtus, che riscatta senza patemi la batosta subita a Siena. Banchi vede tutto il suo quintetto andare in doppia cifra, ma il top scorer è Walsh, che parte dalla panchina e si conferma l'uomo più importante, per esperienza e intelligenza, di Bologna. Accanto a lui, è ormai una realtà Gaddefors, mentre sotto le plance va in doppia doppia King (11+10) e si fa finalmente notare Motum. Hardy, invece, sovrastimato dopo le prime 2 gare, segna 2 punti nei primi 3 quarti, trovando canestri facili solo a gara ampiamente chiusa. Montegranaro non entra mai in partita. L'esordio di Mardy Collins, colpo di mercato reduce da un infortunio, porta solo 4 punti con 2/10 al tiro e 3 perse. 
 
Cimberio Varese - Sidigas Avellino 85-68 (20-13, 24-18, 25-19, 16-18)
Clark 20 (5/5, 3/6, 1/1), De Nicolao 15, Polonara 15; Thomas 17 (8/13, 1/1 ai liberi), Ivanov 12, Haynes 10
Frank Vitucci ritorna a Varese dopo lo splendido 2012/13 e le polemiche estive. Queste ultime hanno la meglio negli umori del pubblico di Masnago, che accoglie a suon di (prevedibili) fischi l'ex coach. In campo, non c'è partita. Varese disputa la miglior prestazione dell'anno, Avellino è inguardabile e il +17 finale è sin troppo stretto. Clark, dopo qualche gara sottotono, dispensa triple e assist oscurando Lakovic, che rischia di diventare un caso. Hassell è produttivo sotto canestro (12 punti e 9 rimbalzi), Polonara e De Nicolao confermano che in questa stagione saranno protagonisti, Ere, non al meglio, trova comunque il modo di rendersi utile. Sull'altro versante, Lakovic è sbiadito e tutta Avellino ne risente. Gli esterni non ingranano, con Richardson e Dean latitanti e Haynes presente solo a sprazzi. Si salva il solito Thomas, un pivot atipico rispetto alle ultime scelte di Vitucci (Johnson, Dunston) molto più costante in fase realizzativa che in quella difensiva. 
 
Vanoli Cremona - Banco di Sardegna Sassari 86-74 (21-20, 25-13, 23-27, 17-14)
Rich 25 (10/22, 0/1, 5/6), Jackson 15, Kalve 11; Thomas 22 (6/8, 2/5, 4/5), Johnson 15+13 rimbalzi, D.Diener 12
Cremona non schieara il neo acquisto Tripkovic ma trova comunque la prima vittoria della stagione. Contro due califfi del ruolo come Travis Diener e Marques Green, Ben Woodside conferma le ottime credenziali che lo hanno accompagnato in Italia, e pur non segnando molto (6 punti con 3/8 al tiro), è perfetto nel far girare la squadra (7 assist, 1 sola persa, 3 recuperi). A beneficiarne è soprattutto Jason Rich, che con 10 punti nel secondo quarto produce l'allungo che risulterà decisivo. Sassari non ha il solito Mandrake (12 punti con 5/10 al tiro per Drake Diener), mentre i suoi play mettono insieme 4 punti e 6 perse (5 del solo Green). Omar Thomas prova con Johnson a tenere in piedi la baracca, ma Cremona riesce a gestire il vantaggio.
 
Acea Roma - Pallacanestro Cantù 80-82 DtS (14-17, 17-14, 24-21, 13-16)
Taylor 19, Hosley 17, Mbakwe 13+10 rimbalzi; Jenkins 22 (4/7, 4/7, 2/2), Gentile 14, Leunen 10+9 rimbalzi
Nonostante i 19 punti messi a segno, Jordan Taylor è ancora una volta protagonista in negativo. Come 7 giorni prima ad Avellino, il play ha tra le mani la palla del successo ma non riesce a finalizzare, allo scadere del quarto periodo, il canestro decisivo. Nel supplementare, Taylor cerca di rifarsi (8 punti senza errori al tiro, 2 triple), ma Cantù trova con Jenkins e Leunen le triple della vittoria.
 
Umana Venezia - Enel Brindisi 82-87 (18-18, 21-14, 17-28, 26-27)
Smith 21 (4/9, 3/4, 4/8) + 10 rimbalzi, Taylor 16, Easley 10; Dyson 24 (4/5, 2/3, 10/12); James 11+12 rimbalzi, Aminu 18
Jerome Dyson fa girare la testa anche a Venezia. Il play dapprima tiene in gara i suoi ribattendo ai punti di uno scatenato Smith, poi realizza 10 punti nell'ultimo periodo mettendo in cassaforte il primo successo di Brindisi in laguna dopo 10 ko consecutivi. Venezia è avanti all'intervallo, ma per recuperare il blackout difensivo del terzo periodo, dove concede ad Aminu e James di segnare con continuità, brucia tutte le rimanenti energie e nel finale subisce il talento di Dyson. 
 
Giocata sabato: 
Grissin Bon Reggio Emilia - Pasta Reggia Caserta 76-59 (21-21, 19-8, 16-15, 20-15)
White 17, Antonutti 12, Brunner 11+11 rimbalzi; Brooks 17, Moore 15; Mordente 10
 
Classifica: Varese, Brindisi, Bologna, Cantù, Siena, Milano, 6;  Reggio Emilia, Avellino, Sassari, Roma, Caserta 4; Pesaro, Venezia, Cremona, Montegranaro 2; Pistoia 0