La Virtus Bologna doveva assolutamente vincere per mantenere intatte le pochissime speranze di accesso alle Final Eight di Coppa Italia. Speranze legate ad una improbabile sconfitta interna della Reyer Venezia, impegnata nell'anticipo delle 17 contro Pesaro. La Reyer ha poi vinto, spegnendo sul nascere i sogni felsinee.

All'inizio il match vive un sostanziale equilibrio: nessuna delle due squadre riesce a scappare e dopo 5 minuti il punteggio è sul 12-10. Protagonisti in  questa fase sono, da una parte, Dwight Hardy (6p.) e, dall'altra, Uter (4.p.). L'Acqua Vitasnella Cantù piazza un parziale mortifero di 0-9 (la tripla di Ragland intervalla le conclusioni di Leunen e Uter, con quest'ultimo che mette anche due liberi), poi arriva la reazione della Granarolo, con il canestro da sotto di Jordan e la tripla di Ware. Dopo due liberi di Aradori, fin qui poco incisivo, seguiti da un canestro di Hardy,il primo quarto si chiude con la tripla di S.Gentile, che sfrutta al meglio un intelligente assist di Marconato. Nel secondo quarto, Bologna rosicchia punti, in maniera lenta ma progressiva: sul 29-31 l'aggancio e sorpasso sono firmati da un tarantolato Jerome Jordan, che mette a segno 5 punti di seguito (34-31), ma il mini-break firmato Marcel-Aradori permette ai brianzoli il controsorpasso. Gli ultimi minuti si chiudono nel segno di Ware e Jenkins. Si arriva all'intervallo lungo sul 38-40. Durante la pausa i tifosi omaggiano l'ex Presidente Alfredo Cazzola, che ha guidato la Virtus alla conquista di un' Eurolega, quattro scudetti, due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.

Nel terzo quarto Uter parte forte, con due canestri in pochi istanti, ma Bologna non molla e tiene botta fino al 48-50. Nove punti di un immarcabile Ragland e l'ennesimo tiro da sotto di Uter mandano Cantù in orbita a + 9 (52-61). La Granarolo riesce a non soccombere grazie all'ennesima tripla di Ware e ad un canestro di Jordan: la frazione si chiude sul 57-61. I 10 minuti finali si aprono con gli attacchi che sprecano molto ed entrambe le squadre restano a zero canestri segnati nei primi 120 secondi. Spezza l'equilibrio il solito Uter, ma Bologna è sempre ad un passo, prima che la tripla dell'ex pistoiese Rullo porti l'Acqua Vitasnella Cantù sul 61-66. Bechi chiama time out e la Virtus torna sotto con tre liberi di Hardy, ma un positivo Gaddefors macchia la sua partita mancando in maniera clamorosa la schiacciata che avrebbe potuto dare il -1 alla Granarolo. Cantù respira, con una tripla dello" Squalo" Aradori e l'ennesimo canestro del centro giamaicano Uter (64-72 a due minuti dalla fine).  Nel finale Cantù riesce a gestire senza grandi affanni il vantaggio: il match si conclude con il punteggio di 69-78

Una Virtus generosa cede di fronte ad un' avversaria complessivamente più forte, solida e cinica, nonostante l'assenza di Cusin. Positiva la prova di Dwight Hardy (17), mentre Ware continua, cosa non inusuale, ad avere qualche pausa di troppo, a dispetto di 13 punti (con 4 triple). Negativo Walsh, in difficoltà e poco incisivo. Gaddefors invece ha sulla coscienza la mancata "dunk"del -1, che incide sulla partita. Per Cantù sugli scudi Uter e Jenkins (18 punti ciascuno), bene Ragland (15 e decisivo nel terzo tempo), mentre Aradori cresce alla distanza dopo un inizio con vari errori.