Avellino e Venezia dovrebbero essere, sulla carta, valide concorrenti nella corsa playoff. Mentre sugli spalti va in scena un ammirevole gemellaggio tra le due tifoserie, in campo si assiste alla sagra degli errori tra due formazioni che, per motivi diversi,dimostrano di essere ancora alla ricerca dell'assetto ideale per affrontare un campionato che si preannuncia di (sempre più) basso livello. In casa irpina l'alibi del tardato raduno giustifica i disastri compiuti nella gestione dei palloni decisivi e in parte le 18 perse (8 del solo Adrian Banks, tra l'altro l'unico a dare continuità in attacco), non certo i 13 errori ai liberi. Per Venezia, Julyan Stone è un pesce fuor d'acqua (anche se mostra un paio di numeri d'alta scuola) e Dulkys riceve inspiegabilmente pochi palloni, ma per la vittoria bastano l'esperienza di Phil Goss e Tomas Ress e i numeri di Jeff Viggiano.

Primo tempo Justin Harper realizza il primo canestro dell'incontro, l'unica cosa decente di un  giocatore che non ha ancora capito dov'è atterrato e che nel basket europeo esiste anche la difesa. Venezia doppia i lupi (5-10) con gli ex mensanini Ress e Viggiano, mentre Stone dimostra subito che un play col suo fisico è destinato a fare la differenza.   sotto le plance è una piovra, ma a volte incespica nei suoi stessi tentacoli e gran parte dei suoi rimbalzi offensivi seguono tiri che lui stesso fallisce da mezzo metro. Avellino ha comunque un'impennata offensiva sul finire del primo quarto e sorpassa con Sundiata Gaines e Adam Hanga, mentre Venezia trova il pareggio allo scadere con Ruzzier. Nel secondo quarto Vitucci, privo di Cadougan, prova a ruotare i suoi uomini inserendo Cortese e Cavaliero. Recalcati cerca le contromisure per Anosike, che fa a fette Moore, ma è favorito dal collega che richiama in panca l'ex pesarese. Cortese e Banks sono protagonisti nell'allungo irpino (36-31), ma Venezia resta in scia con Viggiano e Moore, che realizza l'ultimo canestro del primo tempo.

Secondo tempo  A inizio ripresa i padroni di casa provano a scappare con Anosike e Banks (46-39), ma le palle perse sono una zavorra troppo pesantebe Venezia, che pur concede per due volte agli avversari la tripla del possibile +10, risale in un amen con Ress e Dulkys, che si conferma cecchino micidiale. Nell'ultimo quarto Avellino trova il canestro del 56-55 con Hanga poi, complice l'eclisse di Banks (8 perse) e le amnesie di Harper, scivola a -4 sotto i colpi di Goss e Ruzzier.
Una tripla di Banks e una schiacciata di Anosike ribaltano il punteggio (61-60); ancora l'ex guardia di Varese sigla il canestro del +4 (64-60), poi forse  per un problema fisico èbcostretto a uscire e la luce, per Avellino, si spegne. Una tripla di Viggiano e un canestro di Peric permettono ai lagunari di entrare nell'ultimo minuto sul +2. Avellino sbaglia tutto (liberi, tiri, scelte) e Venezia, che pure tenta in tutti i modi di rimettere in gioco i biancoverdi, può portare a casa il successo, assicurato dai liberi di Viggiano.

La pattuglia di tifosi ospiti può festeggiare il meritato successo, mentre quelli di casa, che comunque applaudono i propri giocatori, possono consolarsi con il primato in B conquistato dalla squadra di calcio.

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