Milano fatica più del dovuto, 90-75 contro Trento

I biancorossi vincono con quinidici punti di scarto, ma alla fine la partita è stata molto più combattuta del 90-75 finale. Decisivo l'apporto finale di Linas Kleiza (4/5 da 3, 4/4 ai liberi) come di un sempre solido Samardo Samuels con la secondo doppia doppia da 15 punti e 14 rimbalzi

Milano fatica più del dovuto, 90-75 contro Trento
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Di Arianna Radice

Nella sua prima al Forum con lo scudetto sul petto, per Milano è festa già dal prepartita: nella "celebration night" è il patron Giorgio Armani a fare gli onori di casa salutando i 7000 del Forum mentre veniva issata al soffitto lo stendardo del 26esimo scudetto: "Sono felice, i ragazzi sono stati davvero bravissimi, hanno vinto tante battaglie" E poi ha aggiunto rivolgendosi ai giocatori""Ora inizia un altro anno importante, diamoci da fare!" Sul soffitto c'è molto spazio da occupare" ha aggiunto coach Banchi, per motivare ulteriormente i suoi.

L'Ea7 Milano va a sprazzi: va sotto per qualche attimo nel terzo quarto e subisce la rimonta e il sorpasso  di Trento, ma quando alza il ritmo chiude la partita, +15 ben più ampio rispetto ad una partita che è stata molto più combattuta del 90-75 finale. Milano fatica ad ingranare, infatti il primo canestro arriva dopo quattro minuti dall'inizio del match. Come detto, quando Milano schiaccia l'acceleratore, con le triple consecutive di Brooks e Ragland prendere un mini vantaggio 13-9. e per poi allungare fino al +10 (21-11) con 4 punti realizzati da James a cavallo dei primi due periodi, ma Trento, neopromossa, non si arrende e  si riavvicina fino ad impattare sul 35-35 con la schiacciata di Grant al 17'.Ragland allunga con la terza tripla del suo primo tempo, poi Brooks mette due liberi. Ma l’allungo non c’è e alla fine del primo tempo è 40-39 EA7.

La Dolomiti Energia non solo non molla, ma addirittura sorpassa e Coach Banchi chiama time-out. Trento va avanti di quattro, Samuels con due tiri liberi, Brooks con una penetrazione e poi un libero ricuciono lo strappo e a metà del quarto, l’EA7 rimette la testa davanti.  Brooks e Melli firmano il break di 14-0 che rilancia le ambizioni biancorosse (56-46). Trento, però, è tutt'altro che arrendovole, addirittura arriva ad un solo punto di distanza con i canestri di Baldi Rossi e Mitchell per il 68-67. Qui segna un grande canestro da tre allo scadere dei 24, il rofessore Kleiza. Poco dopo ci sono due liberi di Moss, Samuels sotto le plance e le triple di Ragland scacciano via Trento e chiudono i conti sul 78-69 al 37. Nel finale l’Olimpia controlla nonostante l’ostinata prestazione di Mitchell. Kleiza con la tripla del +12 entrando nell’ultimo minuto difatto decreta la fine della gara. Il 90-75 finale è un toccasana per il morale, in vista delle delicate sfide con Barcellona e Venezia.

Coach Banchi analizza la partita partendo dai doverosi complimenti agli avversari che si sono mostrati coriacei e ben organizzati. “Questa è una squadra che ha vinto con pieno merito la scorsa stagione di Legadue e ha saputo metterci in difficoltà con il proprio entusiasmo e con la mente leggera di chi viene a Milano senza nulla da perdere.”C’è ancora tantissimo lavoro da fare per affinare la conoscenza reciproca dei giocatori, ma è un lavoro che non spaventa “Abbiamo fatto un precampionato senza nuovi giocatori -ha proseguito il coach-perché gli infortuni non ci hanno permesso di prendere confidenza reciproca. E’ un processo migliorabile solo con il lavoro in palestra e la dedizione di ciascuno.”
E’ mancata sicuramente un po’ di cura nei dettagli viste le banali palle perse (ben 17 alla fine) e qualche pesante distrazione, ma il coach è sicuro che la partita con il Barcellona sarà diversa. “E’ innegabile che abbiamo commesso degli errori d'attenzione non essendo continui sui quaranta minuti, ma in vista della partita con il Barcellona non sono preoccupato. Sicuramente non saremo perfetti e magari verremo maggiormente puniti rispetto a oggi, ma arriveremo preparati. L'Eurolega ci ha messo davanti ad un gruppo difficilissmo con tantissime insidie, ma deve essere uno stimolo perchè questo è il nostro destino.”