Forte del fattore campo, dove nelle ultime 6 gare si era arresa soltanto a Milano, Brindisi ospita Reggio Emilia coltivando il sogno di un sorprendente accesso alle semifinali scudetto. Reggio Emilia però è una squadra troppo esperta per essere sottovalutata, e sono proprio i suoi giocatori dal palmares più prestigiono, i lituani Kaukenas e Lavrinovic, a decidere l'incontro e a portare l'inerzia dalla parte della terza classificata della regular season. 

Primo quarto Reggio parte subito con aggressività e, complice le cattive percentuali di Brindisi, vola sul +5 (2-7). Brindisi fatica a trovare il canestro, sbagliando di tutto da oltre l'arco (0/4), e prima con un gioco da 3 punti di Lavrinovic, poi con un appoggio di Della Valle, gli ospiti si portano volte sul +7 (5-12) per poi doppiare gli avversari sul 9-18. I padroni di casa si aggrappano a Elston Turner, che li tiene in scia con 2 triple.

Silins apre il secondo quarto con una tripla di tabella. Brindisi scivola sul -10 prima di trovare punti utilissimi per il morale con una tripla di Zerini, e per riaprire la gara con la terza bomba di Turner (19-25). Reggio sfrutta la classe e l'esperienza di Lavrinovic per conservare il vantaggio, ma viene nuovamente punita da una tripla dello scatenato Zerini e da una rubata di Harper (27-29). L'attacco della Grissin Bon si inceppa, con Kaukenas e Diener che sprecano più possessi nonostante il gran lavoro a rimbalzo di Polonara e Chikoko, e Brinsisi impatta sul 29 pari con due liberi di Harper. Reggio ha però la forza di piazzare un parziale di 4-0, a cui Brindisi risponde con la tripla allo scadere di Pullen (32-33). 

Drake Diener riparte dopo 5 errori consecutivi col primo canestro della ripresa, Brindisi trova il sorpasso e il primo vantaggio con Pullen e Denmon (36-35), ma l'ex Sassari sembra finalmente on fire e controsorpassa con una tripla. Menetti rimanda in campo nel momento più delicato Lavrinovic, che a dispetto delle 35 primavere è immarcabile per Mays e James ed è, con Diener, il primo giocatore a raggiungere la doppia cifra (39-42). A dar man forte al centro lituano è il connazionale Kaukenas, che con punti e assist confeziona un nuovo allungo (43-50). Brindisi non riesce a replicare e viene travolta da un 5-0 firmato Cervi-Polonara (43-55), riuscendo solo a limitare i danni grazie al solito Zerini, unico in doppia cifra per i pugliesi. 

Kaukenas continua a bombardare anche in avvio di ultimo quarto. Brindisi spera nel (tardivo) risveglio di Denmon, ma Reggio riesce sempre a trovare la soluzione offensiva per ribattere alle conclusioni dell'Enel. Alla tripla di Pullen, che sfonda la barriera del -10 (58-65), risponde con la stessa moneta Cinciarini, a quella di Harper una di Polonara (61-71). E' lo stesso Polonara, con un gancio dopo un rimbalzo in attacco, a mettere il canestro della staffa. 


 Acqua Vitasnella Cantù - Umana Venezia 81-64 (22-17, 13-13, 24-16, 22-18)
Abass 19 (4/4, 2/3, 5/6), Williams 13, Johnson Odom 12, Metta World Peace 9; Ortner 21, Goss 11, Peric 10

Sfruttando la vena dell'inaspettato Awudu Abass, Cantù cancella il match point di Venezia e rimanda a gara 5 il discorso qualificazione. Venezia incappa in una serataccia nel tiro dalla lunga distanza (3/16) e viene surclassata a rimbalzo (41-28). L'Umana regge nel primo quarto grazie all'ottimo Ortner (10 punti) e, sebbene sia alquanto sterile in attacco (5/14 nel secondo quarto) riesce a costringere gli avversari a un inguardabile 13 pari nel secondo quarto. Abass sale in cattedra nel terzo quarto, dove realizza 8 punti utili a Cantù a scavare un solco incolmabile. Venezia litiga col canestro (5/18 dal campo) e vede spegnersi sotto i colpi di Buva e Williams le speranze di evitare gara 5.