La finale scudetto sarà tra Sassari e Reggio Emilia. Onore a Venezia, applausi a coach Recalcati (acclamato dai suoi tifosi a fine partita), ma Reggio Emilia compie l'impresa, dimostrandosi una squadra dai meccanismi perfetti e dalla mentalità ferrea. Max Menetti costruisce una gabbia difensiva in cui Venezia si impantana, azzecca tutte le mosse offensive e con pieno merito sfiderà Meo Sacchetti in una finale inaspettata ma che vedrà di fronte le due squadre più meritevoli. 

"Nel momento peggiore abbiamo dato il nostro meglio," commenta un emozionatissimo Menetti. "Ringrazio il nostro patron Landi e tutto il nostro pubblico. Ce la giocheremo alla grande, ringrazio il mio amico Sacchetti che mi aveva "invitato" in finale." 

Primo quarto Difesa e contropiede. Sono le armi con cui Reggio Emilia, che ritrova a sorpresa Darius Lavrinovic, prova a mettere sotto scacco Venezia. Il piano di battaglia ai coach Menetti frutta alla Grissin Bon un vantaggio massimo di 5 punti (11-16) costruito con le triple di Cinciarini e Della Valle. Recalcati punta sulla maggiore profondità della sua panchina, ma le rotazioni di uomini e schemi offensivi  cozzano contro le mani fredde dei suoi (3/11 da 2, 2/6 da 3). 

Secondo quarto Aradori prova finalmente a essere un fattore infilando i primi 4 punti del secondo periodo. Venezia non migliora le sue percentuali al tiro, nonostante l'uscita di Lavrinovic le consenta una netta supremazia a rimbalzo. Dopo la raffica iniziale di Aradori, l'Umana colleziona soltanto errori, e dopo quasi 5 minuti il puntaggio è bloccato sul 18-22. Dopo tanti errori da sotto le plance, Peric si sblocca con una tripla, dando il via al parziale di 7-2 con cui Venezia opera il sorpasso (25-24). Venezia rimette la testa avanti con una tripla di Lavrinovic, ma Peric sembra essere tornato quello di gara 5 e Stone è produttivo da ogni zona del campo, chiudendo il primo tempo con la tripla del +5 (34-29). 

Terzo quarto Venezia allunga con Viggiano e Peric (38-29). Menetti si rifugia in un time out e Reggio reagisce con un parziale di 9-0, trovando il pareggio con Cinciarini (38-38). Kaukenas prima fallisce la tripla del sorpasso, ma lo firma nell'azione successiva con un sottomano, obbligando Recalcati al time out riparatorio. Venezia riprende fiato e riparte con le triple di Nelson e Jackson (46-44). Reggio si aggrappa alle invenzioni di Cinciarini, che alterna iniziative personali ad assist, e va all'ultimo intervallo in vantaggio di 2 (46-48). 

Ultimo periodo Recalcati abbassa il quintetto giocando con Stone ala forte e Nelson centro. Un gioco da 3 punti di Jackson e una tripla di Goss danno ragione alle scelte del decano. Reggio trova solo 3 punti nei primi 5 minuti, fino alla tripla di Polonara che firma l'ennesimo controsorpasso (53-54). Lavrinovic e lo stesso Polonara firmano l'allungo, e a 2:35 dalla fine Reggio è a +5 (53-58). Venezia spreca il possesso con Peric e viene punita da un arresto e tiro di Cinciarini, ripreso poi dagli arbitri per un'esultanza giudicata eccessiva. Dopo 2 liberi di Peric, arriva la tripla di Cinciarini che di fatto chiude i giochi. A 40 secondi dalla fine, Venezia è a -6 e fallisce la tripla della speranza con Goss. Kaukenas dalla lunetta infila i liberi della sicurezza per Reggio Emilia, che completa un miracolo sportivo raggiungendo con pieno merito la Finale. 

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