Sarà Reggio Emilia a giocarsi il primo match point dell'entusiasmante finale dei playoff 2015. La Grissin Bon si aggiudica Gara 5 con una gran difesa a zona che costringe Sassari a un filotto di oltre 20 triple sbagliate, reagisce all'ennesimo infortunio (Lavrinovic) con un coraggioso Cervi, ha minuti di qualità da Diener e, soprattutto, tanti protagonisti (Silins, Kaukenas, Della Valle, Cinciarini) nei momenti cruciali dell'incontro. Al contrario, Sassari è apparsa a tratti disordinata, confusionaria, incapace di trovare la chiave per attaccare la zona reggiana. A tenere a galla il Banco di Sardegna, un immenso Shane Lawal (17 punti e 21 rimbalzi), mentre nel convulso finale Logan scompare e Dyson spreca con un fallo in attacco l'ultimo possesso. 

Primo quarto Le due squadre partono contratte e molto imprecise. Dopo 7 possessi non finalizzati, con 3 palle perse per Sassari, il primo canestro dell'incontro è di Kaukenas, naturalmente su assist di Cinciarini. Sassari risponde con un'affondata di Lawal e con un contropiede di Sanders dopo un recupero di Logan. Reggio risponde con la stessa moneta: recupero in difesa, contropiede e schiacciata di Polonara. Con la prima tripla di Cinciarini in 5 partite, Reggio prova l'allungo (9-4). I tanti errori al tiro, però, tengono il punteggio basso e Sassari può, pur con difficoltà, restare in scia grazie all'ottimo impatto di Brooks (11-8). Menetti fa rifiatare Cinciarini, mandando in campo Diener, ed è costretto a richiamare in panca Lavrinovic, che accusa un problema al polpaccio. Dyson ne approfitta con velenosi raid nell'area reggina (15-15), prima che Dalla Valle chiuda il quarto con la tripla del 18-15.

Secondo quarto Arriva puntuale la tripla di Silins. Sassari spreca troppo in attacco con azioni disordinate, Reggio ringrazia e con i canestro di Dalla Valle, Cinciarini e Silins vola a +12 (27-15). Sassari rosicchia qualche punto speculando sui rimbalzi di Lawal, padrone incontrastato dell'area dei 3 secondi reggina (27-20) e Menetti è obbligato al time out. Il grande impegno di Cervi non basta a contenere Lawal, ma a far respirare la Grissin Bon arrivano le triple di Polonara,  Silins e Kaukenas (36-24). Il Banco di Sardegna manifesta gravi problemi nella costruzione del gioco, affidandosi alle estemporanee invenzioni di Logan e Sosa e non mettendola mai da oltre l'arco (0/11); funziona solo Lawal, che colleziona rimbalzi e falli subiti (10 e 5), tirando discretamente dalla lunetta (5/8) e tenendo a galla Sassari con 23 di valutazione sul 35 complessivo della sua squadra. Reggio fallisce l'ultimo tiro, così come Sassari, e il primo tempo si chiude sul 38-31. 

Terzo quarto Pronti via e Sanders riapre la partita con 4 punti (parziale di 11-2 per Sassari). La Dinamo fallisce per 2 volte la tripla del pareggio, ma si porta a -1 con il solito Lawal. La Reggiana non riesce a rompere il ghiaccio, e Menetti è costretto a chiamare time out.  Reggio però non si scuote, e Sassari opera il sorpasso con Sanders (38-39). La Grissin Bon muove finalmente il punteggio dopo 4 minuti con un paio di liberi di Polonara. Sanders però è una spina nel fianco per la difesa reggina, incapace di leggerne i movimenti (40-43). In un momento difficile per la Grissin Bon, arriva la prima tripla di Drake Diener, mentre Sassari sbaglia per l'ennesima volta da oltre l'arco (0/15). Con Della Valle nelle vesti di tuttofare, Reggio si riporta avanti con un parziale di 12-2 (52-45). Sassari interrompe l'astinenza con Sosa e un gioco da 3 punti di Dyson, che provoca le proteste di Menetti e il conseguente tecnico. Sassari arriva a -1 ma spreca il possesso del sorpasso, il periodo si chiude sul 52-51.

Ultimo periodo Sassari inaugura il quarto con altre 2 triple sbagliate, ma sorpassa con Lawal, che con 7 minuti da giocare tocca quota 20 rimbalzi. Quando il futuro giocatore del Barcellona rifiata in panchina, Sassari torna ad affidarsi al tiro dalla lunga distanza, che non porta risultati (0/21) e Reggio ne approfitta per punirla in contropiede sull'asse Cinciarini - Polonara e controsorpassare con un tap in di Cervi (57-55). Cinciarini disegna anche l'assist per la schiacciata di Cervi che vale il +6 (63-57), e a 3:38 dalla sirena Sacchetti vuole il time out. Sassari ne esce con una tripla di Sosa e una di Sanders, le prime dopo 22 tentativi; Reggio replica con la freddezza di Silins, che prima realizza un piazzato, poi stoppa Dyson e subisce fallo, facendo 1/2 dalla lunetta (66-63) a 1 minuto dalla fine. Sassari spreca un possesso importante (14esima persa della partita), e a 43 secondi Reggio è +3 e palla in mano. La Grissin Bon però pasticcia, e Sanders in contropiede sigla il -1. 17 secondi dal termine, Cinciarini va in lunetta: 2/2, 68-65. Reggio ha ancora 2 falli da spendere, e li usa per lucrare sui secondi mancanti. Ne mancano 12, Menetti decide di evitare il tiro da 3 di Sassari e Kaukenas manda in lunetta Dyson. L'americano fa 2/2. Sassari impiega 4 secondi per bloccare il cronometro, e a 5 secondi dalla sirena in lunetta va Kaukenas. Il lituano sbaglia il primo, realizza il secondo, è 69-67. Dyson non segue le indicazioni di Sacchetti, vuole lui l'ultimo tiro, ma sbaglia tutto commettendo fallo in attacco. A 1 secondo e 7 centesimi dalla fine, in lunetta torna Cinciarini, 2/2 e Reggio sul 3-2!

"Ho giocato sottotono, dovevo fare qualcosa per questa squadra e ci sono riuscito con questi 4 liberi nel finale. Ora giochiamoci questi 2 match points. E' una serie lunghissima, ma ci crediamo, perché nonostante gli infortuni giochiamo con il cuore e non molliamo mai. Siamo a una partita dallo Scudetto, a una partita dal sogno". Parole da leader, parole da Cinciarini.