Sognando Jimmer Fredette. A Milano si pensa in grande: dopo aver rinnovato il contratto ad Alessandro Gentile fino al 2018 e aver praticamente chiuso per Cervi (aspettando anche la decisione di Cinciarini), l'Olimpia EA7 prova a fare il grandissimo colpo. Se per Datome la pista è molto complicata, sembra decisamente più fattibile quella per il playmaker, attualmente free agent dopo quattro anni di NBA.

Jimmer Fredette, un nome che ha fatto impazzire moltissimi negli Stati Uniti, specialmente durante i suoi anni collegiali, nella piccola università di Brigham Young, nello Utah: entrato in punta di piedi dopo l'esperienza nella Glenn Falls High School di New York, ha realizzato 7 punti nella sua prima stagione, per poi aumentare a 16,2 nella seconda, a 22 nella terza e oltre i 28 nella quarta e ultima. Un'annata quasi incredibile quella 2010/11, la sua da Senior a BYU: fu eletto unanimamente miglior giocatore della Division I e trascinò i suoi fino alle Sweet Sixteen al torneo NCAA, attualmente il record per l'università dello Utah.

Per capire quando fosse in voga Fredette in quel periodo si possono scomodare le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama in persona, che svelando il suo bracket per il torneo NCAA 2011, disse di Jimmer: "Unbelievable. Best scorer obviously in the country. Great talent". Anche Kevin Durant e tanti altri fuoriclasse si erano espressi su Twitter riguardo al talento del playmaker che aveva fatto sfracelli al college.

Jimmer Fredette is the best scorer in the world!!

— Kevin Durant (@KDTrey5) 27 Gennaio 2011

In NBA però non è andata bene come al college: due stagioni e mezzo a Sacramento, che l'aveva scelto con la decima assoluta nel Draft 2011, senza lasciare il segno nonostante un minutaggio neanche bassissimo, ma comunque sotto i 20 minuti di utilizzo a partita. Pochissimo utilizzo nei Bulls, qualcosa di meglio nella scorsa stagione a New Orleans. Un fisico troppo ridotto per potersela cavare nella metà campo difensiva, e in generale una scarsa attitudine a difendere hanno limitato enormemente i suoi progressi.

L'attacco certamente non è un problema, anzi, i punti nelle mani sono tantissimi: potrebbe essere un giocatore su misura per l'Europa, dove potrebbe trovare la sua dimensione da pro. Tiratore eccellente (ha infranto metà dei record nella sua università e in generale nella Mountain Conference), scorer straordinario, tanto che su YouTube si possono trovare vari "attestati di stima", tra cui questo:

Possiamo parlare di vera e propria Jimmer-mania, ai livelli della Linsanity che aveva colpito New York, durata però poco, visto che poi il campo l'ha visto non tantissimo in NBA. Milano ci prova, ha spedito un'offerta senza ancora ricevere una risposta, che potrebbe anche essere positiva, anche se Fredette potrebbe voler prima sondare le opportunità che avrebbe nella lega americana prima di accettare la corte dell'EA7. Non un problema di guadagno (difficilmente andrà oltre il milione di dollari se dovesse rifirmare in NBA), ma di prospettive. Quelle che sarebbero molto rosee per l'Olimpia se Jimmer dovesse accettare.