Reggio Emilia riscatta la non prestazione di Gara 4 e, offrendo una solidissima prova, si porta a una sola vittoria dalla finale scudetto. Ancora una volta, la chiave della vittoria della Grissin Bon è la gran pressione difensiva, questa volta sui lunghi irpini. A Cervi e Buva è infatti concesso pochissimo, col croato messo fuori causa dai falli, gli ultimi due chiamati su blocchi in attacco. Mentre la Sidigas, ancora senza Acker, non ha nulla da troppi giocatori (Green sparacchia, Veikalas non si scuote dal torpore e Ongwae a questi livelli non è presentabile), Reggio ha in dote un mattoncino da tutti i suoi effettivi. Aradori è il top scorer e autore di un paio di realizzazioni di gran classe; De Nicolao è decisivo con punti e recuperi nel quarto periodo; Kaukenas usa le tonnellate di esperienza sulle sue spalle per ottenere fischi generosi dagli arbitri. E poi, i redivivi Lavrinovic e Golubovic, le triple di Needham, l'atleticità di Polonara e la buona difesa di Gentiile su Nunnally. Reggio però non può calare la concentrazione. Sabato sera, ad Avellino, servirà comunque un'impresa per evitare Gara 7.

Primo quarto Menetti manda sul parquet De Nicolao, Aradori, Kaukenas, Silins e Lavrinovic; Ragland, Veikalas, Nunnally, Leunen e Cervi per Sacripanti. Si parte con una tripla di Ragland, a cui replica Kaukenas con una schiacciata a due mani. Il play avellinese costringe De Nicolao a due falli in poco più di un minuto, e la musica non cambia con Needham, che che commette fallo appena entrato in campo. Tuttavia, Ragland forza troppi palloni, e Avellino approfitta solo in parte delle pessime percentuali al tiro di Reggio Emilia. Dopo 5 minuti, la Grissin Bon mette la testa avanti con Aradori (8-5). La Sidigas soffre la pressione difensiva dei biancorossi, ma riesce a restare a contatto grazie a una tripla di Green e ai liberi di Buva (11-10). Con Cervi in panca, Avellino si affida troppo, e con scarsi risultati (2/9) al tiro dalla lunga distanza, e capitalizza solo in parte i tanti falli subiti (5/9 ai liberi). Dall'altra parte, un positivo Golubovic si fa valere con i suoi ganci, e con una tripla di Della Valle la Reggiana chiude il quarto sul +5 (18-13). 7/17 al tiro per i padroni di casa, 3/15 per gli ospiti. 

Secondo quarto Lavrinovic è protagonista assoluto in avvio di quarto con 7 punti che portano la Reggiana sul +8 (25-17). Avellino ha pazienza e prima riduce lo svantaggio sfruttando anche un tecnico fischiato al centro lituano, poi sorpassa con una tripla di Nunnally (25-26). La frazione prosegue all'insegna dell'equilibrio, con Nunnally e Aradori che si producono in un paio di prodezze. Un contropiede di Kaukenas e un gioco da 3 punti di Aradori suggellano un parziale di 8-0 che concede un discreto vantaggio alla Reggiana (37-31), ma la Sidigas ha come ancora pazienza ed è sempre lì: due liberi di Leunen, due grandi giocate di Nunnally e il controsorpasso è servito (37-38). La Grissin Bon riesce a costruire l'ultima azione e ad affidarla alle mani sicure di Golubovic, che schiaccia per il 39-38 con cui si va al riposo lungo. 

Terzo quarto Menetti ricomincia con lo stesso quintetto iniziale, Sacripanti opta per Green al posto di Veikalas. De Nicolao commette immediatamente il terzo fallo. Dopo un inusuale 0/2 di Nunnally dalla lunetta, arriva la punitiva tripla di Kaukenas (42-38). Pur con percentuali molto basse al tiro, Avellino resta in scia grazie ai tanti falli con cui carica la difesa reggiana, con  Silins che  è il primo a raggiungere quota 4 falli (46-44). Reggio accelera con Lavrinovic e Della Valle (51-44) e, grazie a un positivo De Nicolao, mantiene il distacco (55-48). Avellino questa volta fa fatica a rientrare a contatto, sprecando con Ragland e Nunnally, e Della Valle porta i suoi sul +9 (57-48). Anche Green getta al vento due possessi, e solo grazie a Pini Avellino può andare all'ultimo intervallo con 7 punti di svantaggio (57-50). 

Ultimo quarto Avellino apre gli ultimi 10 minuti con un canestro di Cervi, ma precipita a -10 dopo un gioco da 3 punti di Needham (60-50). Con Nunnally ben controllato da Gentile, La Scandone si affida a Ragland, ma paga un tecnico fischiato a Sacripanti e, a 6 al termine, è sotto di 11 (68-57) dopo una tripla di Needham. Una tripla di Nunnally riaccende le speranze degli irpini, ma due falli su blocchi valgono a Buva il quinto fallo. Reggio non riesce però a infliggere il colpo di grazie, e con un'altra tripla di Nunnally Avellino ritrova il -3 (68-65). De Nicolao e Polonara combinano un 4-0 per il nuovo +7, confermato da un'iniziativa di Aradori a 1:40 dal termine (74-67). Il punto esclamativo lo mette De Nicolao, col recupero che vale il +9 a 1:02 e spegne le velleità irpine.