Portland 111 – Detroit 99

Aldridge 27+12 rim, Lillard 23 + 7 ass, Smith 31, Stuckey 17

Serve un overtime e un tiro all'ultimo secondo di Lillard per strappare una vittoria sudata ai Pistons. 4 vittoria consecutiva e ventunesima della stagione per Portland che, a questo punto, è la vera e propria sorpresa dell'anno. Anche in questo match i Blazers hanno dimostrato di essere squadra vera, di non temere nessuno e di avere la costanza mentale di poter giocare il proprio basket anche quando deve inseguire. Portland recupera un disavanzo di ben 13 punti nell'ultima quarto e vince. I Pistons sono la prima squadra Nba per quanto riguarda i rimbalzi e Portland non si fa spaventare da questa statistica, anzi dominano sotto le plance e sono ben 18 i punti da rimbalzo offensivo che segnano nell'ultimo e decisivo quarto. Josh Smith gioca una gran partita e a meno di 3 minuti dalla fine piazza la bomba del più 5 che sembra dare sicurezza a Detroi, ma due grandi giocate di Robin Lopez che converte due rimbalzi offensivi consecutivi e il tiro all'ultimo secondo di Lillard mandano la partita all'overtime. Detroit sembra aver accusato il colpo e il ritmo va tutto nelle mani della franchigia dell'Oregon che riesce a respingere tutti gli assalti dei Pistons nei 5 minuti extra e a chiudere con la W.

Houston 91 – Sacramento 106

Harden 25, Parsons 19, Gay 26, Cousins 21 + 10 rim

Vittoria a sorpresa dei Kings nella seconda partita di Rudy Gay dopo lo scambio. Dopo una settimana di voci infondate o meno che davano i Kings muoversi ancora sul mercato per arrivare addirittura a Rondo, Sacramento gioca una gran partita alla Sleep Train Arena. “Rende il gioco più facile, non è un fardello la sua presenza, ma anzi è un altro go to guy per me e Isaiah (Thomas)”, queste le parole di Demarcus Cousins sul nuovo compagno di squadra. Il nuovo attacco dei Kings con Gay, Cousins e Thomas segna 76 dei 106 punti di Sacramento e il pubblico di casa non può che aspettarsi altre vittorie una volta che questo trio sarà ben amalgamato. Con la partenza di Vasquez per Toronto tocca proprio al piccolo playmaker con un nome importante in questa Lega, emergere come top player. 19 punti e 8 assists in 40 minuti il suo bottino. Con lo sviluppo costante di Thomas e l'aggiunta di Rudy Gay Sacramento si pone come una franchigia in crescita in una Western Conference sempre più competitiva. Problemi alla schiena per Jeremy Lin che ha dovuto saltare questa partita.

Minnesota 101 – Memphis 93

Love 30 + 9 rim, Pekovic 19, Conley 28, Randolph 20 + 12 rim

Altra super partita per Kevin Love, che sta giocando il suo miglior basket da quando è in Nba. La difesa di Memphis fa il possibile per contenerlo e quando comincia a capirci qualcosa ci pensa Pekovic a fare il Love della situazione. Suoi i 6 punti finali che danno il LA alla vittoria dei Wolves. Minnesota non batteva Memphis in casa dal 2009, anno da rookie proprio di Kevin Love. I Grizzlies onorano comunque la partita. Recuperano uno svantaggio di ben 19 punti e si portano a meno due all'inizio dell'ultimo quarto. Conley e compagni spaventano Minnesota che è costretta a correre ai ripari. La gara si fa dura e vola qualche colpo proibito come il bruttissimo intenzionale di Ed Davis ai danni Alex Shved lanciato in contropiede. A Minnesota manca l'apporto di Kevin Martin che gioca solo 19 minuti a causa di qualche fastidio fisico. Con Love raddoppiato costantemente tocca a Nikola Pekovic salire in cattreda. Il Montenegrino domina il pitturato e abusa di Zach Randolph. Alla fine Memphis esaurisce le energie e la costanza di Minnesota viene premiata.

Orlando 98 – Oklahoma City 101

Afflalo 25, Oladipo 15, Durant 28 + 9 rim, Westbrook 20 + 12 ass

12 vittoria di fila in casa per i Thunder che faticano e non poco ad avere la meglio sui Magic. Okc butta via un vantaggio di 16 punti nell'ultimo periodo e solo due liberi di Durant e una stoppata decisiva di Ibaka consentono ai Thunder di portare a casa la vittoria. Orlando gioca bene di squadra, manda tutti e 5 i titolari in doppia cifra e sfiora l'impresa, nonostante siano stati letteralmente dominati nel pitturato (50 a 30). Nell'ultimo quarto però Orlando aumenta la pressione, forza sei palle perse e segna 27 punti contro i 18 di Okc, riesce ad annullare la coppia Durant – Westbrook ma non fa i conti con Serge Ibaka, che rimanda al mittente il tiro di Vucevic che avrebbe significato il pareggio negli ultimi secondi. Nota di colore: un tifoso durante l'intervallo scende in campo per chiedere la mano della fidanzata. Ovviamente è un si e la Cheseapeke Energy Arena si anima. Anche questo è NBA.

New Orleans 93 – Denver 102

Anderson 26,Rivers 17, Chandler 19, Hickson 19 + 11 rim

Con Anthony Davis ancora out New Orleans fatica e Denver ne approfitta. Chandler e Hickson sono i mattatori della partita e Nate Robinson dalla panchina da un apporto fondamentale non solo di punti (14) ma per l'energia delle sue giocate. Il piccolo Nate che non arriva al metro e ottanta, rifila ben due stoppate agli avversari in momenti decisivi della partita. E' un Nate esplosivo e showman anche a fine partita, come sempre: “Ho imparato da Dikembe e Shaq, vedete ragazzi? Anche io so stoppare. Stasera sono state due, spero di fare meglio in futuro”. La partita rimane in equilibrio fino al terzo quarto quando New Orleans va in corto circuito e sbaglia ben 7 tiri consecutivi. Denver scappa via e firma un 8 – 0 di parziale che i Pelicans non riusciranno più a ricucire. Da segnalare la defezione di Tyreke Evans alle prese con l'aggravarsi dell'infortunio alla caviglia procuratosi qualche giorno fa.

Golden State 102 – Phoenix 106

Curry 30 + 7 ass, Thompson 19, Bledsoe 24 + 8 ass, Dragic 21

Phoenix vince lo scontro diretto tra i due backcourt più in forma della Lega. La coppia Bledsoe – Dragic ne mette 45 la coppia Curry Thompson 4 in più ma non basta per evitare la sconfitta. Jeff Hornacek coach dei Suns a fine partita dice: “credo che le nostre due guardie se la possano giocare alla pari con chiunque”. La partita è bella e vibrante, con continui cambi di ritmo. La svolta avviene a 4 dalla fine quando prima Bledsoe e poi Frye bombardano dall'arco scrivendo il più due ma P.J Tucker sbaglia un appoggio facile in contropiede dando a Steph Curry l'occasione di riportare avanti i suoi nel minuto e mezzo successivo però la difesa di Phoenix gioca una gran partita, impedisce a Curry di fare canestro e nella girandola di falli tattici successivi Phoenix mette i 4 punti che servono per vincere.