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Love vede rosso e sconfigge i Bulls

Una partita da 31 punti e 8 rimbalzi di Kevin Love sbaraglia la difesa dei Bulls, che giocano senza Noah e Hinrich, oltre a ovviamente Derrick Rose. I Wolves tornano a vincere a Chicago dopo 5 anni.

Love vede rosso e sconfigge i Bulls
marcoloprato
Di Marco Lo Prato

3 Gennaio 2009. A questa data risaliva l'ultima vittoria dei Minnesota Timberwolves in casa dei Bulls, a Chicago. Ebbene, dopo una striscia di 7 sconfitte consecutive patite contro la squadra di Tom Thibodeau, Love e compagni riescono ad espugnare lo United Center grazie alla magnifica prestazione del loro All Star, capace di domare Carlos Boozer, limitandolo a un misero 9/24 dal campo (saranno 20 i punti totali dell'ala grande di Chicago, conditi da 14 rimbalzi). 

I Bulls devono fare a meno di Joakim Noah, assente causa influenza, e Kirk Hinrich, alla quarta partita saltata consecutivamente per un infortunio. Anche il centro titolare dei Wolves, Nikola Pekovic, si infortunia nel primo quarto e non rientrerà più. Al posto di Noah parte in quintetto Taj Gibson, autore di 10 punti e 7 rimbalzi, che disputa un grande primo tempo, ma nel secondo è frenato dai falli. Per Minnesota invece fa una grande partita Ronny Turiaf, per l'occasione scongelato dalla panchina, che aumenta la sua misera media punti (2,3 a partita) con una grande prestazione da 14 punti e 7 rimbalzi.

Minnesota tira bene contro la difesa dei Bulls (che resta la seconda per efficienza della Lega, con soli 92,9 punti di media subiti a partita) e fa registrare un 46,6% dal campo, contro il 37% dei padroni di casa. A nulla sono quindi valsi i 19 punti e i 6 assist di DJ Augustine, che si sta rivelando un tassello importante per Chicago, che l'ha firmato dopo che il playmaker era stato tagliato dai Toronto Raptors. 

"Entrambe le squadre hanno avuto assenze importanti, ma sapevamo che il gioco contro i Bulls è sempre estremamente fisico, e abbiamo risposto bene alle loro mosse", così commenta la vittoria Rick Aldeman, coach dei T'wolves. Turiaf aggiunge: "Sono contento di questa partita e di quanto ho giocato, anche se il mio obiettivo quest'anno è principalmente divertirmi, senza pensare a quanti minuti ho a disposizione". Per quanto riguarda i Bulls, Gibson spiega così la sconfitta: "Joakim Noah è un giocatore da All Star Game, quando manca si sente parecchio. E' uno dei leader emotivi e tattici della squadra". Anche Thibodeau concorda con il parere del suo giocatore: "Quando mancano giocatori come Jo, sai che la possibilità di fare errori senza pagarne le conseguenze è minima. Non puoi giocare con intensità solo 32 minuti, devi farlo per tutta la partita".

I Bulls sono ora con un parziale nel mese di gennaio di 10 vinte e 4 perse, confermandosi al quinto posto nella Eastern Conference (record 22-22), quindi in piena zona playoff. I Wolves invece, con la stessa percentuale di vittorie, sono sprofondati all'undicesimo posto nella Western Conference.