Una serie di acciacchi costringe Tony Parker a restare a riposo (è l'unico Spurs a giocare almeno 30 minuti a partita), ma San Antonio non ne risente e con 16 punti messi a segno da Patrick Mills nell'ultimo quarto espugna lo Staples Center. Il team di Gregg Popovich è in un momento difficile sul versante infortuni. Manu Ginobili rientra dopo 8 gare, ma restano ancora fuori Splitter (al quarto incontro saltato) e soprattutto Leonard, che non gioca da 12 gare a causa di un osso della mano destra rotto. I Clippers confermano invece la tradizione negativa nella prima gara dopo l'All Star Game, venendo sconfitti per il sesto anno consecutivo (la scorsa stagione persero di 26 proprio con gli Spurs). San Antonio vince la 29esima gara su 30 in cui si è ritrovata a condurre dopo 3 quarti. L'unica sconfitta risale al 17 gennaio, contro i Trail Blazers. 
 
Marco Belinelli apre la prima partita disputata dopo il trionfo nel 3 point contest con una tripla realizzata al primo possesso degli Spurs. I Clippers rispondono con l'asse Blake Griffin - DeAndreJordan, e maturano un vantaggio di 8 lunghezze (17-9) con una tripla di Crawford, approfittando anche di qualche errore di troppo dell'italiano. San Antonio rientra (17-16) con un buon Diaw e una tripla di Joseph, che parte in quintetto al posto di Parker, e trova il sorpasso con Danny Green, su assist di Duncan. E' sempre Green, con una tripla, a dare il vantaggio ai texani (20-23), che vengono però ripresi e sorpassati nel finale di primo quarto da 6 punti consecutivi di Darren Collison (26-24).Spinti da Shannon Brown, gli Spurs ribaltano la situazione in avvio di secondo quarto (26-29). Chris Paul realizza il suo unico canestro dal campo per l'ennesimo cambio della guardia (34-33), prima di una serie di triple che, ancora una volta, regalano effimeri vantaggi e veloci rimonte: prima 3 triple (Belinelli da una parte, Griffin e Crawford dall'altra) realizzate in 50 secondi che portano sul +6 i Clippers (48-42), poi un parziale di 14-3 degli Spurs, con 2 triple di Danny Green, per il 51-56 che chiude il primo tempo.
 
L'equilibrio resta costante anche nel terzo quarto. Gli Spurs si portano sul +6 (61-67) grazie a Duncan, i Clippers pareggiano (67-67) con Griffin; è quindi la volta dello strappo di Belinelli, prima con un gioco da 3 punti, poi con una tripla (69-73), ma è il solito Griffin a ricucire (74-74). Solo allo scadere del periodo, San Antonio trova un break con Ginobili (82-76) a cui Los Angeles non riesce a replicare a causa degli errori di Crawford.
 
In avvio di ultimo quarto, gli Spurs provano a scappare con Patrick Mills, che realizza i primi 11 punti della sua formazione per il massimo vantaggio della gara (81-93). I Clippers riducono le distanze con Griffin e una tripla di Crawford, ma ancora Mills, sempre da 3, li ricaccia indietro (92-102). 5 punti di Ginobili permettono ai texani di cominciare gli ultimi 90 secondi con un margine di vantaggio rassicurante (98-109), e la resa dei Clippers viene sancita da un errore di Paul dalla lunetta e dalla sua successiva sostituzione.
 
Gli Spurs festeggiano il successo numero 21 in trasferta a fronte di 7 sconfitte (nessuno ha fatto meglio fino a ora) e si avviano alla 17esima stagione consecutiva con un record positivo. Ai Clippers non bastano i 35 punti di Griffin, 35.3 punti di media nelle ultime 6 partite e almeno 25 nelle ultime 9.
Tim Duncan, che conferma come l'esclusione di Parker vada vista nell'ottica di arrivare ai playoff senza acciacchi e col pieno di energie, rende merito alla prova di Patrick Mills: "Nel quarto periodo si è preso tutte le responsabilità nei primi 5 minuti e ci ha dato quel vantaggio di cui avevamo bisogno. Cercavamo punti per mettere pressione sui Clippers, e lui ha risolto il problema."