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Esperienza o faccia tosta? Questo è Brooklyn Nets - Toronto Raptors

Sei giocatori dei Nets hanno giocato più del doppio ai Playoffs di ogni Raptors preso in considerazione. Alcuni sibilano che i Nets hanno perso l'ultima in modo da affrontare Toronto e non Chicago al primo turno. A tutte questi dati e dicerie avverse la squadra di casey è pronto ad opporre un attacco fenomenale capitanato da Lowry e DeRozan

Esperienza o faccia tosta? Questo è Brooklyn Nets - Toronto Raptors
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Di Antonello Angelillo

Parlato dei primi turni che spettano alle favorite per la Eastern Conference (Miami Heat ed Indiana Pacers) passiamo alle outsiders di lusso. La parte centrale del tabellone presenta due sfide equilibrate, imprevedibili ed inaspettate. Partiamo dalla prima delle due:

TORONTO RAPTORS (#3, 48-34) - BROOKLYN NETS (#6, 44-38)

Parecchie voci hanno sussurrato come i Brooklyn Nets, durante l'ultima notte NBA, abbiano perso volontariamente in casa dei Cleveland Cavaliers pur di affrontare Toronto e non Chicago (nella stessa notte entrambe perdenti) scivolando al sesto posto e facendosi scavalcare dai Wizards vincenti a Boston. Voci di corridoio che però potrebbero aver raccontato la verità. I Toronto Raptors di Dwane Casey appaiono, agli occhi di parecchi, meno temibili dei bellicosi Bulls. Chicago e Toronto hanno finito la stagione regolare con il medesimo record (48-34) ma la regola secondo la quale a pari-record è messo meglio chi arriva primo nella propria Division, ha premiato i Raptors.

Toronto Raptors capaci di sorprendere tutti. Cominciata la solita stagione a metà del guado sono arrivati alla trade deadline con il record di 24 vittorie e di 21 sconfitte, un po' meglio degli anni passati. Poi la bomba: Rudy Gay, franchise-player, ceduto a Sacramento (con Acy e Gray) in cambio di Greivis Vasquez, Patrick Patterson, Chuck Hayes e John Salmons. Un cambiamento radicale. Toronto si liberava di un contrattone cancerogeno perdendo però anche parecchio della sua produzione offensiva. Se non tutta. Da allora invece i Toronto Raptors sono cambiati. In quintetto è entrato Terrence Ross, prospetto di buon difensore, tiratore da tre in crescendo ma, al principio, solamente il più grande schiacciatore pound by pound della lega. L'addio di Gay ha comportato anche la divisione dell'eredità: a Lowry le chiavi del gioco, a DeRozan i tiri in più. Mai decisione fu più felice: dal 30 Gennaio record di 24-13. 48 vittorie totali, entoces: record di vittorie in una singola Regular Season per la franchigia.

La svolta dei Brooklyn Nets è arrivata con l'anno nuovo. A fine 2013 eravamo rimasti con in mano al nuovo coach Kidd appena 10 vittorie e 21 sconfitte. La stagione sappiamo tutti come si è conclusa: dal 1 Gennaio 34 vittorie e 17 sconfitte, esattamente una sconfitta ogni due vittorie. Il bistrattato Kidd ha finalmente trovato la quadratura, vuoi per la decisione di giocare bassi (decisione "agevolata" dall'infortunio da season-ender di B.Lopez) con KG centro, vuoi per quella di affiancare al solito Deron Williams acciaccato che ogni anno ci propone, un Livingston rispolverato. Fatto sta chei Nets hanno cambiato marcia. 

Quintetti base:
Toronto Raptors : Lowry, DeRozan, Ross, Amir Johnson, Valanciunas
Brooklyn Nets : Deron Williams, Livingston, Joe Johsnon, Pierce, Garnett

Lowry è probabilmente diventato uno dei migliori 10 play della Lega (due triple doppie), vivendo la sua miglior stagione di sempre per punti, rimbalzi, assist, percentuale dal campo e percentuale da tre. Da cagnaccio anti-allenatore qual'era è diventato un decision-maker illegale, un attaccante formidabile ed un passatore speciale (settimo miglior assistman dell'NBA). Di fianco ha trovato un DeRozan da All-Star Game come minimo: DeMar ha toccato il career-high per punti (22.7),rimbalzi (4.3) e perfino assist (4.0). Importante se non decisivo il fattore Gay nell'impennata di rendimento di DeRozan. Lì davanti non hanno il miglior front-court dei Playoffs (anzi, forse è il peggiore. Infatti solo il 27.4% dei tiri tentati sono stati presi in area, peggior squadra NBA): Amir Johnson ha continuato il suo processo di "isolamento" diventando un giocatore da complemento. Chi ha visto il proprio rendimento di gran lunga migliorare è stato Jonas Valanciunas, finalmente espoloso. Il lituano è enorme di statura ma dolce per movimento. Sta ampliando il suo parco mosse in post e si è reso protagonista di alcune esplosioni di pura tecnica a rimbalzo: 32 gare con doppia cifra di rimbalzi e 25 gare in doppia doppia per un totale di 8.8 rimbalzi a gara quando lo scorso anno erano appena 6. Notevole anche l'apporto dalla panchina: Vasquez è tornato quello di New Orleans dopo l'infelice parentesi di Sacramento, Patterson porta peso ma anche tiro da fuori; sono stati rivalutati oggetti misteriosi come Hayes, Salmons e Novak. Il punto di forza di questa squadra è l'attacco (top 10 NBA per efficienza, i cinque starters oltre la doppia cifra di media per punti; Vasquez e Patterson lì per lì per entrare nel lotto). Casey, piuttosto, si è lamentato della difesa, crollata nel finale di RS ("Se entriamo in post-season con questa difesa ci buttano subito fuori"). Eppure i canadesi sono l'unica squadra dell'Est nella top 10 per efficiency sia in attacco che in difesa.

I bianconeri di Kidd vanno di small-ball. Livingston (se recupererà in tempo) e Deron Williams insieme nel back-court con due abili tiratori ma anche trattatori di palla come Pierce e Joe Johnson sugli esterni ed il solo Garnett in area. Giocare con un solo lungo ha i suoi vantaggi (più difficile leggere la situazione per gli avversari, area vuota) ma anche i suoi svantaggi. I Nets sono la peggiore squadra ai Playoffs, infatti, per percentuale di rimbalzo difensivo, raccogliendo appena il 72.3% di quelli disponibili. Statistica che Brooklyn ha visto materializzarsi a causa della prolungata assenza di Garnett, ai box per infortunio ma rivistosi nelle ultime settimane. Con KG in campo, per opposto, i Nets diventano addirittura la terza squadra per percentuale a rimbalzo difensivo. Tutto merito del 31.4% dei rimbalzi difensivi che The Big Ticket raccoglie (il migliore in questa statistica). Dalla loro oppongono alla spensieratezza dei Raptors un numero di minuti ai Playoffs - come gruppo - enorme: Garnett, Pierce, IsoJoe, Deron e Collins hanno tutti più del doppio dei minuti di ogni Raptors in post-season e tutti sono arrivati almeno una volta alle Finals di Conference se non oltre. Anche dalle parti del Barclays Center un peso ingente lo assume la panchina: quarta per produzione offensiva (38.5 punti) grazie alle serate pazze di Thornton (sei delle ultime otto in doppia cifra, nelle ultime due ne ha piazzati prima 24 e poi 20) e Teletovic (due ventelli ad Aprile) da dietro l'arco e le misure di un Mason Plumlee sempre più efficiente.

Punti chiave: Deron William - Kyle Lowry

Il match-up più bello da gustarsi. Due playmaker in grado di far saltare il banco con le proprie giocate. Lowry, talento in ascesa di cui abbiamo parlato sopra. Deron, all'ultima chiamata per consacrarsi come un Big. Entrmabi influiscono in maniera inequivocabile sulla propria squadra. Deron Williams ha vissuto la stagione con il minor numero di minuti giocati dalla sua stagione da rookie ma ha contribuito forse come non ha mai fatto: con lui i Nets toccano quota 8.3 punti in più rispetto ai minuti giocati con lui in panchina. Cosa manca a Deron per diventare un campionissimo è (anche) la difesa: se guardiamo agli scontri diretti stagionali fra Nets e Raptors i secondi segnano 117 punti su 100 possessi in 65 minuti quando Deron Williams è in campo. Tantini. Senza di lui si fermano a 98.2 punti in 127 minuti. Pochi. Le tendenze di Lowry con Brooklyn sono ben altre: 8.5 i punti segnati di media in area da Kyle contro BKN quando con le altre squadre si limita a 4.9. Ed anche qui la mancanza di un centro tende a farsi sentire. Chissà che Kidd non deleghi Livingston a marcare Lowry con conseguente turbinio e sconvolgimento delle altre single-coverage. Non sorprendetevi di vedere Livingston marcare  Amir Johnson, qualora dovesse accadere: tante le volte in cui Shaun ha marcato giocatori di ben altra stazza (vedasi LeBron James). Se i Nets hanno un pregio oltre all'esperienza è questo: la duttilità. Chiunque può segnare e chiunque può difendere chiunque (a grandi linee). 

Pronostico: 4-3 Brooklyn

Difficile prevedere qualcosa da questa serie, forse la più difficile da decifrare. Al 90% sarà portata almeno a gara 6. Il fattore campo in mano ai canadesi sarà un coefficiente pesante. I Raptors giocheranno con meno pensieri e meno pressione: per loro è un sogno ed un risultato fenomenale già essere qui col terzo seed. Figuratevi presentarsi alle Semifinali di Conference. D'altra parte peserà la sapienza di Jason Kidd e dei suoi prodi guerrieri che di queste battaglie ne hanno già giocate parecchie.

Date:

Gara 1: 19 aprile, 18.30 italiane, @Toronto
Gara 2: 23 aprile, 1.30 italiane, @Toronto
Gara 3: 26 apirle, ore 2 italiane, @Broklyn
Gara 4: 28 aprile, ore 1 italiane, @Brooklyn
Gara 5 (if necessary): 31 aprile, orario da determinare, @Toronto
Gara 6 (if necessary): 3 marzo, orario da determinare, @Brooklyn
Gara 7 (if necessary): 5 marzo, orario da determinare, @Toronto

Curiosità:

  • Toronto è la miglior squadra quando si gioca nel quarto quarto (12 punti in più degli avversari ogni 100 possessi), Brooklyn la peggiore quando si gioca nel terzo quarto (10.4 punti in meno degli avversari ogni 100 possessi)
  • Patterson ha il maggiore plus minus postato da un giocatore contro BKN in RS quest'anno: +75 in tre gare (una con Sacramento)
  • Toronto è la squadra NBA con più partite di RS (54 su 82) che a 5 minuti dalla fine deve ancora decidersi (ossiacon nessuna delle due squadre in vantaggio di 5 o più punti)
  • E' anche il derby fra due dei più famosi rapper del panorama mondiale: Jay-Z (Nets) contro Drake (Raptors), per altro recentemente impegnati in qualche battibecco fra di loro
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About the author
Antonello Angelillo
Giornalista di calcio e basket NBA. Adoro scrivere di moduli, giocatori, cambi e tabellini in generale. Amante del calcio inglese, dell'Inter e simpatizzante del Real Madrid.