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Memphis azzanna ancora, Oklahoma si sveglia tardi

Memphis si porta sul 2-1 vincendo al supplementare una gara che, a metà dell'ultimo quarto, li vedeva condurre di 17 punti. Oklahoma riesce in una clamorosa rimonta ma arriva senza energie all'overtime, pagando lo scarso contributo dato dai compagni a Westbrook e Durant. Conley e Allen gli artefici del successo dei Grizzlies.

Memphis azzanna ancora, Oklahoma si sveglia tardi
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Di Antonello Varallo

Memphis rispetta la tradizione vincendo per la sesta volta nelle 7 gare decise da un overtime disputate dal 2010 contro i Thunder. I padroni di casa sprecano un vantaggio di 17 punti nell'ultimo quarto, sono costretti al supplementare da un altro gioco da 4 punti (questa volta di Westbrook) ma non si disuniscono, e grazie a Conley passano a condurre la serie. Durant realizza 30 punti ma sbaglia facili conclusioni, ma il problema è Oklahoma fatica a trovare un'alternativa al capocannoniere e a Westbrook, mentre Memphis riceve un valido contributo dalla panchina.

L'inizio di gara è caratterizzato da tanti errori al tiro da entrambe le parti. Nei primi 5 minuti, si segnano in totale 12 punti (6-6), mentre nella seconda metà del primo quarto a fare la differenza è la panchina di Memphis. Koufas e Allen sorprendono la difesa di Oklahoma, che invece ha nulla da Jackson e Butler e solo grazie a 4 liberi di Durant riesce a limitare i danni (24-18). Tony Allen diventa un fattore in avvio di secondo quarto con 3 canestri consecutivi, 2 su assist di Udrih che si mette in proprio per realizzare il canestro del +10 (32-22). Brooks rimanda in campo Durant, ma è ancora lo sloveno a rendersi protagonista, prima con una tripla, poi con un tiro dalla media su assist di Gasol e infine con un libero realizzato dopo un fallo di Westbrook (38-26). Durant si fa vedere più in difesa (stoppata su Randolph) che in attacco, ed è grazie a Westbrook che Oklahoma riesce a restare in partita, chiudendo il primo tempo sul 44-36. L'inizio di ripresa è targato Grizzlies: arriva il più 13 (51-38) siglato da una tripla di Lee e da 2 iniziative di Conly. L'attacco di Oklahoma è tutto nelle mani di Westbrook, ma prima Prince, poi Randolph mantengono le distanze sopra la doppia cifra (63-51). Durant colleziona errori in serie, e Memphis ne approfitta con Conley, arrivando a 17 punti di vantaggio (71-54) a 2:47 dal termine del terzo quarto. I Thunder reagiscono con una tripla di Fisher, e sfruttando un paio di errori di Randolph riescono a rosicchiare qualche punto entrando nell'ultimo periodo sul 71-61.
Allen e Koufos riportano Memphis sul +17 (81-64) a 7:44 dalla sirena. L'attacco dei Grizzlies smette incredibilmente di graffiare e i Thunder ne approfittano. Quasi 7 minuti di astinenza dei padroni di casa permettono infatti a Oklahoma di piazzare un terrificante parziale di 17-0, iniziato con 3 liberi di Sefolosha e concluso dalla tripla di Westbrook che, a 57 secondi dal termine, fissa l'81 pari. Memphis si scuote con Tony Allen, che prima schiaccia di prepotenza, poi soffia palla a Westbrook e segna l'85-81. Allen però commette fallo su un tentativo da tre punti di Westbrook, che va a bersaglio e finalizza il gioco da 4 punti per l'85 pari. Memphis ha la palla della vittoria ma sbaglia il tiro con Conley, restano 2 secondi da giocare, ci prova Durant ma la sua tripla non evita l'overtime. Un gioco da 3 punti di Durant dà il primo vantaggio del supplementare a Oklahoma, ma ci vuole altro per abbattere i Grizzlies. Gasol e Conley portano i padroni di casa sul +4 (92-88). Durant prova la rimonta, ma dalla lunga distanza continua a litigare col canestro. Sotto di 3 con una manciata di secondi da giocare, Oklahoma ricorre al fallo sistematico. Courtney Lee realizza 3 liberi su 4, abbastanza per mettere al sicuro il risultato.

"Siamo contenti ma anche contrariati per come abbiamo gestito l'ultimo quarto," dichiara Conley. "Sapevamo che avrebbero continuato a lottare perché è quello che fanno e questi sono i playoff. Inoltre, hanno due dei migliori giocatori della lega." Scott Brooks guarda al prosieguo della serie "Dobbiamo solo restare uniti. Ora siamo sotto, ma ora dobbiamo guardare con attenzione il filmato della gara per fare del nostro meglio nella prossima partita e tornare a casa sul 2-2. Durant è molto orgoglioso ed è frustrato per non aver realizzato tiri che di solito mette a segno dormendo."