A differenza dei Dallas Mavericks, degli Houston Rockets ed anche dei Chicago Bulls, da subito pessimisti, loro - i Knicks - ne sono stati convinti sin dall'inizio: Carmelo Anthony non avrebbe lasciato New York. Quasi certamente, ormai, sarà così. Ne è assolutamente certo Frank Isola del New York Daily News, secondo il quale domani (cioè oggi, ndR), primo giorno in cui i contratti potrano essere ufficialmente siglati, Melo annuncerà ufficialmente il rinnovo contrattuale che lo legherà ai New York Knicks per i prossimi 5 anni, con un ingaggio complessivo pari a 129 milioni di dollari. Le certezze condivise da Frank Isola non hanno trovato sponda nelle fonti vicine alla franchigia newyorkese: come confermato da Ken Berger di CBS Sports, i Knicks non avrebbero ricevuto alcun tipo di comunicazione ufficiale riguardante la risoluzione finale di Carmelo Anthony. Eppure i primi sarebbero ugualmente fiduciosi, come dall'inizio del Melo-dramma. Il reporter del New York Daily News cita addirittura un amico personale che sarebbe stato in sua compagnia immediatamente prima che salisse sul treno, a Los Angeles, per un workout collettivo con Kevin Durant, MVP 2013/2014 degli Oklahoma City Thunder, e Kevin Love, (ex) uomo-franchigia dei Minnesota Timberwolves: "E' la decisione più importante della sua carriera, è stata un'agonia lunga una settimana ma domani dirà qualcosa; vuole restare a New York, crede in Phil Jackson".

Negli ultimi giorni era emersa, per bocca di Bill Simmons di Grantland, la forte candidatura dei Los Angeles Lakers, ugualmente decisi ad offrirgli il loro massimo salariale, ovvero un contratto quadriennale da 97 milioni di dollari complessivi: i New York Knicks sembrano aver superato ormai anche la concorrenza losangelina. Anche lo scenario suggestivo dipinto appena ieri da Marc Stein di ESPN, secondo il quale Carmelo Anthony sarebbe stato in attesa di una decisione immediata da parte di Chris Bosh così da raggiungere LeBron James ai Miami Heat, è stato infine cancellato da Adrian Wojnarowski di Yahoo! Sports, secondo il quale il franchise-player della Grande Mela non sarebbe mai entrato nelle discussioni riguardanti il futuro del "Chosen One" e, addirittura, non sarebbe nemmeno riuscito ad avere contatti diretti con lui. Proprio Adrian Wojnarowski, però, getta un'ombra di cinismo (o realismo) sulle ormai chiare intenzioni di Carmelo Anthony, sottolineando che nel suo entourage (professionale e familiare, forse) il consiglio prevalente sarebbe di accettare l'ingente somma di denaro offerta dai New York Knicks - oltre 30 milioni di dollari superiore a qualunque altra offerta pervenuta o proponibile dalle altre 29 - e rimandare eventualmente ad un secondo momento la scelta di lasciare la Grande Mela per una destinazione alternativa, per la quale avrebbe comunque la possibilità di chiedere una trade.

Un'ultima nota curiosa: a contribuire, seppur in minima parte, al lungo e sofferto processo decisionale di Melo avrebbe contribuito anche il succitato Kevin Durant, il quale si sarebbe prodotto in elogi personali nei confronti della figura umana e professionale di Derek Fisher, neo-allenatore dei New York Knicks. La prima mossa di Phil Jackson: colui al quale Carmelo Anthony ha scelto di affidarsi.

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Damiano Cembali
Tifoso di calcio (e F1) per corredo genetico, di pallacanestro (soprattutto NBA) per vocazione, mi impegno a coniugare interesse per la parola scritta al piacere del confronto aperto. Ingegnere di formazione, analista (sportivo) per ambizione.