La stagione 2013-2014 dei Memphis Grizzlies si può dividere in due parti: Il 2013, senza Marc Gasol, dove la squadra di coach Joerger ha spesso fatto fatica ha trovare la via della vittoria e uno strepitoso 2014 dove i Grizzlies sono stati la terza squadra per vittorie nella NBA, con una strepitosa rimonta sono riusciti a raggiungere il settimo posto nella Western Conference, battendo nell' ultima gara, valevole per la regular season, i Dallas Mavericks. Nei Playoffs Z-Bo e soci incontrano gli Oklahoma City Thunder del MVP, Kevin Durant. E’ proprio nei Playoffs che Memphis stupisce tutti. La squadra gira a perfezione grazie a Gasol, Randolph e Conley e alla asfissiante difesa di Tony Allen su Durant. Tuttavia ai Grizzlies non riesce l’impresa e si arrendono al duo Durant – Westbrook che insieme combinano 60 punti nella decisiva gara 7.

DA PAU GASOL A Z-BONati come Vancouver Grizzlies nel 1995, sono la seconda squadra canadese ad entrare nella lega, insieme ai Toronto Raptors. Gli anni canadesi, sono ricchi di delusioni, dove la franchigia riesce a raggiungere il punto più basso della sua storia nella stagione 1998-1999, con un recordo di otto vittorie e qurantadue sconfitte, il secondo peggior record nella storia della NBA. Nel 2001 la franchigia viene trasferita a Memphis dal nuovo proprietario Michael Heisley, nello stesso anno arriva Pau Gasol che dopo due anni di ambientazione porta la franchigia del Tennessee alla sua prima serie di Playoffs nella NBA, con un record di 50-32. Ma la prima esperienza si rivela una delusione, infatti i Grizzlies vengono spazzati via dai San Antonio Spurs,con un sonoro 4-0. Lo stesso scenario si ripete nei due anni successivi, stavolta a spazzarli via sono prima i Phoenix Suns poi i Dallas Mavericks. Dalla stagione 2006-2007 comincia il progetto di ricostruzione della franchigia, che punta tutto su Rudy Gay. Nei due anni successivi arrivano anche Mike Conley e Marc Gasol che rimpiazza il fratello Pau che si andrà a prendere il titolo ai Lakers. A Gay, Conley e Gasol si aggiungerà anche Zach Randolph. Con Z-Bo, Memphis è pronta a tornare nei playoffs. Infatti nella stagione 2010-2011 tornano a giocare la postseason dopo cinque anni di astinenza. Ed è proprio nei playoffs 2011 che arriva la prima vittoria della storia dei Grizzlies nei playoffs, contro gli Spurs. Tuttavia il cammino si interrompe nella serie contro i Thunder. Nella stagione 2012-2013, dopo una stagione regolare da 56 vittorie e 26 sconfitte, Memphis raggiunge il punto più alto della sua storia agguantando le finali di conference, perdendole sempre contro gli Spurs, che li spazzano via in quattro gare.

UN GRUPPO DI GIOVANI E VETERANI - Tre i nuovi innesti dei Grizzlies per la prossima stagione NBA: Vince Carter, Jordan Adams e Jarnell Stokes. Nonostante le trentasette primavere sulle spalle, Carter può ancora dire la sua su un campo NBA. Negli ultimi tre anni a Dallas, la guardia proveniente da North Carolina, ha dimostrato di essere un ottimo sesto uomo. Nelle tre stagioni giocate per i Mavericks, Carter ha messo a referto una media di dodici punti in poco pi di ventiquattro minuti di gioco a serata, inoltre il veterano ha tirato con il 40% dalla linea dei tre punti, statistica che potrà tornare utile alla stagione di Memphis, che nella scorsa annata ha faticato ha trovare canestri da fuori, dato dimostrato dai soli novantasei punti di media della scorsa stagione, quarta squadra peggiore nella lega. Dal Draft Memphis ha pescato Adams e Stokes. Il primo esce da UCLA, giocatore molto duttile, che potrebbe portare punti dalla panchina. La scorsa stagione ha segnato 17.4 punti di media e catturato 5 rimbalzi a serata, una delle poche pecche di questo ragazzo è il poco atleticismo. Il secondo, Stokes esce dal college del Tennessee dopo il terzo anno. Scelto alla numero 35, il giocatore nativo proprio di Memphis, la passata stagione ha registrato una media di 15.1 punti, tirando con oltre il 53% dal campo e ha catturato 10.6 rimbalzi a serata. Da vedere anche il suo minutaggio e che impatto potrà avere dalla panchina.

IL QUINTETTO - Lo starting five dei Grizzlies dovrebbe essere lo stesso della passata stagione. Mike Conley playmaker, Lee come guardia, Prince in posizione di ala piccola, sotto al canestro la coppia Randolph e Gasol. Come detto in precedenza, quest anno ci saranno più alternative dalla panchina, in primis le guardie Allen, Carter, Adams e Pondexter per sostituire Lee e Prince, inoltre si può contare su Calathes o su Beno Udrih per sostituire Conley, resta da vedere solo Leuer, Koufos e Stokes, saranno all’altezza per sostituire la coppia Gasol – Randolph.

LA STELLALa vera star di questi Memphis Grizzlies è Zach Randolph. Da quando Z-Bo è in città, i Grizzlies hanno sempre avuto l’accesso ai Playoffs, fatta eccezione per la stagione 2009-2010. Eppure all’inizio della sua carriera NBA, non era destinato a diventare una stella. Fu scelto alla numero 19 dai Portland TrailBlazers. Dopo le prime due stagioni difficili, arriva l’anno della svolta. Infatti nella stagione 2003-2004, Randolph parte in quintetto per ottanta volte, e mette a segno 20.1 punti e 10.5 rimbalzi di media, aggiudicandosi il premio di NBA Most Improved Player. A portland passerà altre tre stagioni, mantenendo la media di 20,1 punti e 9,2 rimbalzi di media. Dopo l’esperienza a Portland passa ai New York Knicks, ma nonostante le buone medie, viene ceduto a Los Angeles sponda Clippers. Ma la storia d'amore con i Clippers dura solo 39 partite e quindi passa ai Memphis Grizzlies. In queste cinque stagioni nel Tennessee arrivano due chiamate per l’All Star Game. Inoltre è il protagonista della prima vittoria dei Grizzlies nei Playoffs, eliminando clamorosamente gli Spurs. Z-Bo è anche il protagonista della cavalcata di Memphis fino alle finali della Western Conference, persa poi proprio contro San Antonio. ​

IL COACH: David Joerger La scorsa stagione è stato David Joerger, al primo anno da allenatore NBA, a raccogliere l’eredità di Lionel Hollins. Dopo ​una brutta partenza, è riuscito a portare la squadra fino ai playoffs con un record di 50-32. Joerger ha portato una mentalità difensiva, che si adatta perfettamente alle caratteristiche della squadra. Infatti la scorsa stagione i Grizzlies sono stati la terza miglior difesa nella NBA, concedendo solo 94.6 punti a serata di media, agli avversari.

OBIETTIVI – L’obiettivo minimo, per questa stagione, sarà l’approdo ai Playoffs per il quinto anno consecutivo, ma nella in una conference competitiva come quella dell’ ovest niente è sicuro. Se i Grizzlies non avranno problema con gli infortuni come l’anno precedente con Marc Gasol e la squadra girerà bene, come nella seconda metà della passata stagione, potranno certamente puntare in alto e sognare di ritornare alle finali di conference come nella stagione 2012-2013.

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About the author
Loris Porciello
Studente, malato di NBA e NFL, appasionato di calcio. Super tifoso dei Dallas Mavericks e dei Dallas Cowboys, Vince Carter il giocatore preferito. MJ e Kobe come dèi. Amante del rap della West Coast. Un sogno, diventare giornalista sportivo.