Nottata di esordi in Nba. Da quello di LeBron James a Cleveland a quello di Steve Ballmer come nuovo presidente dei Los Angeles Clippers. Ma, mentre la festa di LeBron viene rovinata da Carmelo Anthony e dai New York Knicks, a Ballmer va meglio e bagna con la prima vittoria stagionale il suo esordio. A discapito di percentuali dal campo e rimbalzo scadenti, dove i Clippers vanno sotto, e di molto, contro i Thunder le palle perse costano carissime ad Okc che, dopo aver perso Durant, Jackson, e Lamb, a metà secondo quarto perdono anche Russell Westbrook per un infortunio alla mano e devono capitolare nonostante una strenue resistenza ed un Perry Jones formato Durant: chiuderanno con 32 punti, 7 rimbalzi e 3 assist, migliore prestazione personale in carriera.

Si alza il sipario allo Staples Center di Los Angeles per i nuovi Clippers firmati Steve Ballmer e per una serata di gala degna di tale nome ci sono di fronte gli Oklahoma City Thunder, seppur dimezzati nel roster. Brooks deve fare a meno di Jackson, Durant e Lamb, e sugli esterni tutte le attenzioni della difesa dei Clippers sono per Westbrook che inizia in sordina lasciando il palcoscenico a Perry Jones ed Ibaka. Il duo è immarcabile nel primo quarto e combinano per 17 dei 28 punti finali dei Thunder, che conducono di 6. I Clippers si affidano al solito Chris Paul, 6 punti e 2 assist, ma sembrano ancora macchinosi in attacco e svogliati in difesa. Le maggiori rotazioni dei padroni di casa che pescano Crawford e Hawes dalla panchina propiziano la rimonta, complice anche l’infortunio che a metà del secondo quarto toglie dai giochi Westbrook (si parla di frattura alla mano destra e lungo stop). Jamal è scatenato e mette a referto 10 punti in 5 minuti che portano i Clippers avanti di 2 (36-34). Il parziale si allunga quando sul parquet tornano in campo De Andre Jordan e Griffin e con loro torna anche lob – city. Jones predica nel deserto, Ibaka ci mette qualche toppa qua e la, mentre Telfair prova a dare un contributo dalla panchina, ma non basta. Il parziale del secondo quarto è 24-13 ed all’intervallo lungo Los Angeles è sopra di 5 (46-41).

Nel momento del bisogno i Thunder si stringono in cerchio e fanno squadra il più possibile. Ad inizio ripresa i Clippers potrebbero sbranare la preda, ma le percentuali non glielo permettono (a fine gara saranno impietose: 39% dal campo, 23% da tre). Okc non molla, Jones è infallibile, Ibaka e Adams chiudono la strada ai lunghi di casa e la partita è più equilibrata del previsto. Si entra nell’ultimo quarto con i Clippers avanti di 8, ma i Thunder vivi ed in partita. La squadra di Doc Rivers inizia a mostrare le stesse difficoltà della scorsa stagione nei momenti difficili, fermando la palla ed affidandosi agli uno contro uno di Griffin e Paul ed il risultato è il contro parziale di Jones, Telfair e company: dall’84-74 di metà frazione si arriva all’89-88 ad un minuto dalla fine, con la triple di Telfair che esalta Durant e la panchina intera. I Thunder ci credono, sperano nell’upset, ma i tre possessi successivi degli uomini di Brooks sono da suicidio: due palle perse ed un errore al tiro di Telfair condannano Oklahoma alla seconda sconfitta di fila. Piove sul bagnato ad Okc, nonostante la rimonta e la reazione della squadra, Scott Brooks dovrà fare fronte alle sconfitte e all’assenza di Westbrook per molto tempo. Ballmer esulta per la vittoria dei suoi ragazzi, ma sa che Rivers dovrà lavorare a lungo su questi Clippers.

Nonostante la sofferenza Doc Rivers è contento, ovviamente, della vittoria ed esclama a fine gara: “Sono orgoglioso della reazione, soprattutto difensivamente, della squadra. Non so se la scorsa stagione avremmo portato a casa questa partita. Buon inizio”. L’altra sponda mostra uno Scott Brooks ovviamente amareggiato, più per gli infortuni che per la sconfitta, quantomeno dignitosa: “E’ davvero spiacevole la situazione nella quale ci troviamo, ma la dobbiamo affrontare a testa alta e sicuramente dovremo trovare il modo migliore per uscirne al meglio. Una buona squadra e dei buoni giocatori escono così dalle avversità, e i nostri ragazzi stasera l’hanno capito. Sono contento della reazione, guardiamo avanti”. Perry Jones, assoluto protagonista della gara, ha dichiarato: “Sono orgoglioso di come abbiamo lottato, non abbiamo mai mollato. L’unica cosa che possiamo fare è combattere e giocare con tutte le forze che abbiamo nel nostro cuore, fino a quando non torneranno gli infortunati”.

Le statistiche della gara evidenziano come i Thunder abbiano perso la partita a causa delle palle perse: 22 contro le 11 dei padroni di casa (Jones 5). Le percentuali di tiro di Oklahoma unite ad una notevole presenza a rimbalzo (47-33, 10 di Adams e 9 di Ibaka), non sono bastate alla squadra di Brooks per portare a casa la prima vittoria stagionale. Ci proveranno contro Denver nell’esordio casalingo di sabato, mentre i Clippers affronteranno il primo derby stagionale.