Fa forse male al cuore veder finire così un autentico visibilio durato 48 minuti. Forse, questa partita meritava un finale più epico di un turnover come buzzer beater, ma ci salviamo un altro scenario per più alti paloscenici.

Dopo il solito show da lasciare senza il fiato che il The Q offre nel pre-partita, le due squadre iniziano a darsi battaglia punto dopo punto, a cominciare dai primi possessi. E' evidente come entrambe le formazioni siano rivolte più alla fase difensiva, poichè, parliamoci chiaro, quella offensiva viaggia già su di un livello altissimo per essere a metà novembre.

Le prime luci della ribalta sono tutte sulle sagome di Tim Duncan (19 punti e 10 rimbalzi) e LeBron James (15 punti, 6 rimbalzi e 9 assist) i quali, quasi come dei nonni premurosi, spianano la via per poi lasciare la gloria ai nipoti. Il primo nipotino risponde al nome di Boris Diaw, autore probabilmente di una delle migliori prove della sua carriera in maglia Spurs: 19 punti, 6 rimbalzi, 7 assist, 3 palloni recuperati e +8 di +/-. Il numero 33 è semplicemente imprendibile da qualunque tipo di marcatura.

La partita rimane equilibrata dal primo all'ultimo minuto, anche quando i padroni di casa vanno sul +11 per una manciata di minuti dopo una mitragliata di giocate targate Kyrie Irving: il play Campione del mondo chiude con 20 punti e vince a mani basse la sfida nella sfida con Tony Parker (8 punti), non certo in modalità Playoff. 

Tra le file dei Cavs sia Kevin Love che Anderson Varejao siglano una doppia-doppia. Il lungo californiano sfodera la sua migliore prestazione difensiva dell'anno, limitando Tim Duncan nel secondo tempo e facendo quel che può contro lo strapotere di Boris Diaw. Per lui 10 punti ed 11 rimbalzi. Il centro brasiliano è invece l'high scorer di serata con 23 punti, ai quali aggiunge 11 rimbalzi. 

Molto male Manu Ginobili (7 punti), senz'altro il più appannato dei suoi, nonostante le giocate finali lo trovino sempre come protagonista. La guardia argentina sembra troppo indaffarata a "lavorare" con i direttori di gara più che con i propri compagni. Molto meglio Leonard, il quale riduce LeBron a 15 punti siglandone 19 lui stesso, assieme a 10 rimbalzi, 4 assist e 4 palloni recuperati.

San Antonio espugna così Cleveland e migliora il suo record a 7-5, consapevole tuttavia che per il titolo di quest'anno ci sarà sicuramente un avversario in più da battere.