Lo spettacolo Nba continua e nonostante le sole sei gare della notte le emozioni non sono mancate. Le partite più tirate della notte si sono giocate a Miami e Los Angeles, mentre le altre hanno visto tutte un divario tra la vincente e la sconfitta di più di 10 lunghezze. Fa rumore il tonfo dei Raptors a Phoenix, mentre invece non fa più notizia la dèbacle casalinga dei Cavs. Detroit fa 5 su 5. Kobe torna clutcher per una notte dopo i 12 sbagliati consecutivi. Infine, per chiudere, le migliori azioni della notte Nba!

Cleveland Cavaliers (19-15) - Dallas Mavericks (25-10) 109-90

Semplicemente troppo superiori i Dallas Mavericks per questi Cleveland Cavaliers che sono ancora ben lontani dall'essere la squadra che si pensava che fossero. I Mavs invece sanno cosa vogliono, dalla partita e dalla loro stagione e sfruttano tutti i punti di forza a disposizione: chiudono perfettamente l'area, lasciando soltanto le briciole a Love (30 più 10 rimbalzi) e compagni, che fanno tanta, troppa fatica per arrivare al canestro. Dall'altra la fragilità difensiva della squadra di Blatt è disarmante, e la giustificazione dell'assenza di James o l'alchimia ancora da trovare oramai sembra non reggere più. Dallas passeggia, controlla e gestisce come meglio crede, non facendo quasi mai fatica nel trovare facili soluzioni a difesa schierata o in contropiede e manda ben 6 uomini in doppia cifra (Ellis top scorer con 20). Il +30 finale è la giusta fotografia della distanza tra le due squadre attualmente.

Detroit Pistons (10-23) - Sacramento Kings (14-20) 114-95

Il brutto anatroccolo si sta trasformando. Con quella di stanotte siamo giunti alla quinta vittoria consecutiva per la squadra di Van Gundy che dalla partenza di Smith sembra aver trovato linfa e quadratura del cerchio. L'obiettivo palyoffs non sembra più una chimera, ma un traguardo quasi a portata di mano. Jennings e Drummond spazzano via anche i Sacramento Kings di DeMarcus Cousins, limitandolo soltanto ad un pessimo 5-17 dal campo, mentre il duo di MotorCity ne mette 50 in coppia, ai quali si aggiungono 14 di un positivo Monroe e 13 dalla panchina di Meeks. Dopo tre quarti di sostanziale equilibrio il play ex Roma decide di chiuderla con 8 punti in un minuto che spezzano le gambe agli ospiti e fanno volare Detroit.

Miami Heat (15-20) - Brooklyn Nets (16-17) 88-84

Alla Triple A Arena di Miami va in scena la sfida più interessante della notte Nba. A sfidarsi sono due squadre che cercano vittorie importanti in ottica settimo ed ottavo posto nella eastern conference. A spuntarla, nel finale ma dopo aver condotto per tutta la gara, sono i Miami Heat, che nonostante la doppia cifra di vantaggio a pochi minuti dalla fine hanno rischiato di perderla. Nel momento clou della gara, l'attacco Heat si ferma dopo essere stato trascinato da Chris Bosh (26 alla fine per lui). Brooklyn rientra in partita grazie a Joe Johnson e Brook Lopez, 35 in due, ma è Dwayne Wade l'ombre del partido: 10 dei 12 punti finali degli Heat vengono da Flash, che respinge al mittente tutti i tentativi di rimonta (addirittura -2 dopo un canestro di Jack). Spoelstra esulta, anche se i suoi Heat sono ben lontani dall'esser guariti.

New York Knicks (5-31) - Milwaukee Bucks (18-17)

Crollano ancora i New York Knicks privi ancora una volta della sua stella più lucente Carmelo Anthony. Lo fanno al Madison Square Garden davanti ad una signora squadra, che oramai non è più annoverabile come sorpresa del campionato. I Milwaukee Bucks si impongono a New York City con la tranquillità della grande squadra, matura e serena, in attacco come in difesa, consapevole che pian piano avrebbe guadagnato un vantaggio cospicuo che avrebbe mantenuto con notevole tranquillità. Il break arriva tra secondo e terzo quarto, quando i Knicks crollano sotto i colpi del quintetto di coach Kidd, che chiuderà la gara con quattro quinti degli effettivi in doppia cifra: da sottolineare le prestazioni di Antetokounmpo e Pachulia autori di due doppie doppie da 16+12 il primo e 16+14 l'altro. Per i padroni di casa il solito apporto da Smith e Hardway, autori di 15 e 17 punti, ma è sempre troppo poco.

Phoenix Suns (20-16) - Toronto Raptors (24-10) 125-109

La sorpresa della notte arriva dal deserto dell'Arizona dove i Toronto Raptors, seppure in leggero calo, lasciano il passo abbastanza facilmente ai Suns. La partita si decide, di fatto, nel primo tempo: l'altissima percentuale del tiro pesante dei padroni di casa incanala la partita. Dragic, Bledsoe prima ed Isaiah Thomas dalla panchina, mandano a bersaglio le triple che scavano il solco tra le due squadre. Saranno 70 i punti dei Suns all'intervallo, troppi per i Raptors per colmare il gap nella ripresa. I tre furetti dei Suns chiudono quasi a 20 punti a testa, mentre per Toronto si salva Valanciunas, che mette a segno 21 punti e 10 rimbalzi. Lowry leggermente sottotono per i suoi altissimi standard di questa prima metà di campionato.

Los Angeles Lakers (11-23) - Indiana Pacers (13-22) 88-87

Kobe torna Bryant e decide di vincere la gara in rimonta contro i Pacers con l'ultimo tiro, nonostante gli ultimi 12 sbagliati consecutivamente. La gara si fa subito dura per i Lakers, con Indiana che fa la voce grossa e scappa fino al +11 con 15 punti di Cj Miles nella prima metà di gara. Bryant e Young salgono al proscenio e guidano la rimonta losangelena e chiuderanno con 42 punti di coppia. Si entra nell'ultimo minuto con i Lakers avanti di 1, Sloan manda avanti gli ospiti, ma Kobe con un semigancio dall'interno dell'area manda in visibilio lo Staples. La risposta dei Pacers è pessima, l'azione si chiude con un tiro forzato da 7 metri di Hibbert che prende in pieno la traversa, spegnendo i sogni di gloria di Indiana.

Infine, ecco la top 10 delle giocate della notte. Enjoy!