Nella serata in cui Tim Duncan supera Alex English e diviene il 15esimo marcatore NBA di tutti i tempi, gli Spurs cadono allo Staples Center nonostante i 25 tiri liberi falliti dai Clippers con Andre Jordan che, pur con 26 punti e i 18 rimbalzi, sbaglia ben 18 volte a cronometro fermo. San Antonio paga la pessima esibizione di Kawhi Leonard, che a dispetto dei 15 punti di media chiude con un solo canestro realizzato su 11 tentativi.

Senza Blake Griffin, ancora alle prese con il recupero a seguito dell'operazione al gomito di 11 giorni fa, i Clippers inaugurano l'incontro con un canestro di Chris Paul, che a inizio di primo quarto dà il via a un duello a suon di canestri con Tim Duncan. Il caraibico firma il primo vantaggio degli ospiti (per 15 volte le due squadre si alterneranno in vantaggio nel corso della gara) con una tripla, la prima messa a segno in stagione.

Nel corso del primo quarto, il divario tra le due squadre non supera mai i 3 punti, e quando nell'ultimo minuto i Clippers si portano per la prima volta sul +4, vengono immediatamente ripresi da una tripla di Ginobili su assist di Belinelli. Nel secondo quarto, gli ospiti mettono la testa avanti con una tripla di Belinelli (29-30, l'azzurro chiuderà con 3/6 da oltre l'arco), mentre i padroni di casa cominciano lo stillicidio di tiri liberi. L'ottimo impatto sulla gara di Jamal Crawford consente però ai Clippers di non perdere contatto fino agli ultimi 120 secondi del primo tempo, nei quali uno scatenato Parker firma il +6 esterno (47-53), parzialmente surrogato da Hawes e Paul (52-55 all'intervallo lungo). In avvio di ripresa, gli Spurs toccano in più occasioni il +7, grazie ai punti realizzati in area da Duncan e Baynes, ottimamente riforniti da Parker, autore dei liberi del +9 (56-65). I Clippers rientrano in partita con le triple di Crawford e Redick, sorpassando con un gioco da 3 punti di Glen Davis (77-76). Gli Spurs pareggano a pochi secondi dallo scadere del quarto con una tripla di Ginobili (88-88), che preannuncia battaglia in vista del decisivo ultimo quarto.

L'argentino colpisce infatti da 3 anche in avvio di quarto periodo ma i Clippers, grazie a Barnes, toccano il +5 (98-93) e, con Jordan, che per una volta fa percorso netto dalla lunetta, il +7 quando mancano 8 minuti al termine. Duncan dimezza lo svantaggio, ma gli Spurs non approfittano degli errori di Jordan dalla lunetta e inanellano una serie di possessi con poco profitto. I Clippers entrano negli ultimi 3 minuti di gioco con 5 punti di vantaggio (108-103), ma ancora una volta subiscono la rimonta di Duncan, che su assist di Ginobili realizza il canestro del 110-109 quando mancano 90 secondi al termine. Paul e Green realizzano un canestro a testa nei successivi due possesi, ma è una tripla di Crawford, a 33 secondi dalla fine, a sembrare decisiva (115-111). I campioni in carica hanno però mille vite e rispondono con una tripla di Belinelli (115-114). Chris Paul si incarica di gestire l'ultimo possesso e a 8 secondi dalla fine trova il canestro del nuovo +3. Doc Rivers non vuole permettere agli Spurs di tentare un'altra tripla e ordina di commettere fallo. Ginobili dalla lunetta fa solo 1/2, la lotta a rimbalzo premia Redick, che dalla lunetta scrive finalmente la parola fine all'incontro.

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