Silenzio, parla la storia. E Russell Westbrook, questa sera, ci stava per entrare dalla porta principale. Quasi. Non per un trofeo vinto, bensì per essere andato vicino ad uno dei record più esclusivi della storia del gioco. Ebbene si, la guardia di Long Beach, California, degli Oklahoma City Thunder ha quasi messo a referto una gara da almeno 25 punti, 20 assist e 10 rimbalzi, sfiorando per poco l'ingresso in uno dei circoli più esclusivi del gioco. Westbrook s'è fermato, o meglio, è stato fermato a 15 minuti dal sogno quando aveva realizzato 21 punti, 17 assist e 8 rimbalzi. E, visto come si eran messe le cose contro i derelitti Nuggets, forse, era il caso di lasciarlo in campo. Ma Scott Brooks non era d'accordo.

Quasi, Russell. Già, perchè soltanto un uomo, nella storia del gioco, ha messo a segno una prestazione del genere: si tratta di Earvin Magic Johnson, che ci riuscì per ben due volte nella sua immensa carriera. Ora, non stiamo assolutamente paragonando i giocatori, ma le statistiche che Westbrook stava mettendo assieme, seppur contro una squadra del tutto assente dal parquet ed in condizioni particolarmente favorevoli, avrebbero rappresentato la storia del gioco in tutti i suoi aspetti. Ecco le due partite giocate da Johnson con la maglia dei Lakers nel lontano '84 e nell'88.

Anche se allargassimo leggermente il campo di azione, diminuendo le statistiche relative ai rimbalzi, andiamo a vedere come Westbrook stava per scrivere la storia in altre pagine, raggiungendo un numero ancor più cospicuo di giocatori, che non hanno raggiunto la tripla doppia con i rimbalzi ma si sono fermati a 25+20+5. Ecco chi c'è riuscito:

Sono infatti soltanto in cinque i giocatori nella storia del gioco a poter dire di aver messo assieme una prestazione del genere in una sola notte. Ecco di chi si tratta: Johnny Moore il 04/27/1983, Sherman Douglas il 04/03/1994 , Mahmoud Abdul-Rauf il 11/15/1995, Steve Nash, l'ultimo in ordine cronologico il 01/02/2006, ed il solito alieno di nome Magic Johnson che ci riuscì in ben sei partite. Si, sei.

Questo per renderci conto dell'impresa sfiorata dalla guardia uscita dall'Università della California. Westbrook sta giocando una stagione fuori dal comune, forse responsabilizzato dall'assenza, a tratti, di Kevin Durant. Fatto sta che le sue cifre parlano per lui: 26.2 punti per gara, 6.3 rimbalzi e 7.7 assist. Numeri che lo annoverano nella cerchia ristretta dei papabili per il titolo di MVP della stagione. Il tutto, senza che RW0 abbia ancora convinto tutti gli addetti ai lavori, che spesso lo criticano per la eccessiva istintività e la scarsa prediposizione alla parte razionale del suo gioco. Intanto, se i Thunder hanno una possibilità di giocarsi i Playoff, ed entrarci, lo devono tutto al numero zero che li sta letteralmente trascinando con i suoi numeri e le sue giocate.

Poco importa se la partita contro i Nuggets era finita già da un pezzo. Russell è stato ad un passo dallo scrivere la storia. Giocare una partita del genere è roba per pochi e Westbrook stava per mettere la sua firma, in calce, su una statistica che non molti hanno potuto mettere nel corso della storia del gioco. Onore a te, Russ. Un pò meno al tuo allenatore. Try again, West!