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Il mezzogiorno amaro dei Clippers

Gli Houston Rockets fanno la voce grossa a Los Angeles contro i Clippers, a cui non basta un ottimo Chris Paul ed il ritorno di Blake Griffin per arginare Harden.

Il mezzogiorno amaro dei Clippers
NBA.Com
Michele_Garribba
Di Michele Garribba

Nel canonico matinée domenicale vediamo protagonisti gli Houston Rockets impegnati allo Staples Center contro i Los Angeles Clippers che tornano a schierare nella line-up Blake Griffin, rimasto fermo un mese per un problema al gomito; dall’altra parte da segnalare invece l’assenza di Dwight Howard con noie al ginocchio. Il primo quarto è giostrato quasi interamente dai Clippers guidati in particolare da J.J. Redick, sempre con la mano calda nei primi quarti dei match (13° giocatore per punti segnati all’interno dei primi 12 minuti di gioco) e soprattutto da Matt Barnes con 14 punti e 4/4 da dietro l’arco; primo quarto caratterizzato da difese per lo più “allegre” e concluso 22-30 in favore dei padroni di casa; con uno squilibrio in particolare nel tiro da 3. Nel secondo quarto i Rockets riescono a segnare il loro primo tiro da 3 a seguito di 11 tentativi tutti falliti, dato sconcertante per un team che vanta James Harden e Trevor Ariza. Ed è ancora Matt Barnes a ravvivare la partita placcando a seguito di un fischio Harden e beccandosi un flagrant-1; da qui si aprirà una grandissima serie di canestri dei texani che concludono il quarto con una tripla senza senso di Harden e 2 tiri liberi segnati da Partick Beverley a seguito di un fallo totalmente inutile di Chris Paul. 36 punti nel solo secondo quarto per i Rockets che all’intervallo sono avanti di 6 lunghezze. La partita prosegue in modo per lo più interlocutorio con una buona reazione dei Clippers che solo nella terza frazione decidono di iniziare a difendere come sanno fare. Ultimo quarto che permette una netta ripresa dei Clippers che si riportano a contatto grazie anche ad una buona dose d’adrenalina scaricata sul campo da parte di KryptoNate e grazie ad un Chris Paul che si ricorda di essere Chris Paul. Da segnalare una palla rubata fondamentale di Blake Griffin che poi nella metà campo offensiva andrà a schiantarsi contro Ariza, in grado di prendere 2 falli per sfondamento nel solo ultimo quarto. Un brivido per i Rockets l’errore dalla lunetta di “The Beard” a seguito di 17 liberi consecutivi a segno con soli 8 secondi rimasti da giocare; ma l’ultimo tiro, se pur ben costruito, sarà sbagliato da Chris Paul, che chiuderà con 23 punti e 5 assist. Da segnalare in sponda Clippers i 20 rimbalzi di Jordan ed un 11-11-8 messo a referto da Blake Griffin, che tuttavia non sembrerà mai pienamente in partita probabilmente a causa dell’infortunio che ha patito fino a poco prima di questo match. Nelle dichiarazioni post-partita Harden, che ha chiuso il match con un sontuos 34-7-7 si complimenterà con Trevor Ariza (19 punti con 9 rimbalzi ed una grandissima presenza difensiva) per l’ottima difesa sull’ultimo tiro preso da Chris Paul e per l’attenzione prestata in una partita così delicata che permette ai Rockets di distanziare i Clippers e mantere la 4° posizione, fondamentale per sfruttare un’eventuale gara-7 da disputare al Toyota Center; agganciata Portland.