"I'm retiring from basketball. Thanks for all the love through the years."

Poche parole, racchiuse in un tweet di 140 caratteri, per raccogliere un'intera carriera ricca di soddisfazioni che lo ha consegnato alla storia della pallacanestro.

Steve Nash ha da poco annunciato tramite il suo profilo ufficiale Twitter il ritiro dal basket giocato: causa di questa decisione i problemi cronici alla schiena che già da diversi anni tormentavano il play attualmente in forza ai Los Angeles Lakers.

I'm retiring from basketball. Thanks for all the love through the years. http://t.co/CMqDBSYIrr pic.twitter.com/iNTG6eap4D

— Steve Nash (@SteveNash) March 21, 2015

Nato in Sudafrica il 7 Febbraio 1974 ma di nazionalità canadese, Steve Nash lascia il mondo della NBA dopo 19 anni di attività: scelto da Phoenix, proprio con la casacca dei Suns Steve ha raggiunto i successi più importanti della sua carriera. Dopo i primi due anni in quel di Phoenix, Nash nel 1998 approda ai Dallas Mavericks dove vi rimarrà fino al 2004 per un totale di 408 presenze: saranno gli anni della grande amicizia con Dirk Nowitzki e della sua definitiva esplosione come giocatore d'elitè. Nel 2004 torna ai Suns e qui, nel 2005 e nel 2006, arrivano i due titoli consecutivi di MVP della stagione. Infine, dopo un totale di 744 partite con Phoenix, Nash firma nel 2012 con i Los Angeles Lakers, con i quali rimane fino ad oggi, 21 Marzo, giorno appunto del suo ritiro.

Il suo palmarès personale, oltre ai 2 titoli di Most Valuable Player, lo vede 5 volte miglior passatore, 2 volte miglior tiratore di liberi (chiude la carriera con una media totale superiore al 90%), 8 volte convocato all'All Star Game e con a referto più di 15000 punti in carriera. Ma ovviamente non bastano questi pochi numeri per descrivere ciò che Steve Nash ha significato per la NBA: è stato semplicemente uno dei giocatori più celebri degli anni 2000 e il suo avvento ha per sempre cambiato il ruolo del playmaker.

In questi minuti il mondo del basket lo sta già celebrando doverosamente e anche noi ci vogliamo unire al coro, con un semplice ed umile "grazie".

STEVE NASH. JUST A BEAUTIFUL MIND.