Kevin Durant: arrivederci e all’anno prossimo. L’MVP della regular season 2014 alza le mani e getta la spugna. Il cestista dovrà operarsi nuovamente al piede destro, la terza volta nel giro di sei mesi. In questo caso verrà intrapresa la via dell’ innesto osseo, una sorta di trapianto nella zona che tanti problemi sta creando a KD da ottobre. La notizia è stata diffusa dalla franchigia dei Thunder con un comunicato. Durant sarà operato la prossima settimana a New York. I tempi di recupero del numero 35 si aggirano tra i quattro ed i sei mesi.

ERA GIA' TUTTO PREVISTO - Da Sam Presti a Sam Presti, l’ultima tormentata settimana dell’atleta di Washington è stata raccontata dalle note del General Manager della squadra. Il 20 marzo Durant era stato sospeso da qualsiasi attività legata al basket per colpa del riacutizzarsi del dolore al piede. La seconda operazione infatti, effettuata dopo l’All Star Weekend, si era rivelata inutile. I Fulmini avevano così dichiarato la loro star indisponibile a tempo indeterminato, annunciando nuovi consulti in agenda, segnali non incoraggianti, capaci di far deprimere anche gli ottimisti per natura. Oggi, sette giorni dopo quello stop, la nota della dirigenza firmata sempre da Presti che non lascia alla stella dei Thunder alcuna speranza di rientrare prima della prossima annata. “Come affermato nei giorni recenti, Kevin accompagnato dallo staff societario ha incontrato alcuni specialisti: il Dottor. Martin O'Malley a New York e il Dottor. James Nunley alla Duke University. – si legge nel comunicato - Le loro analisi in linea con i precedenti lavori del Dottor Bob Anderson hanno confermato la soluzione del periodo di riposo a causa del perdurante fastidio al piede. Inoltre è stato riconosciuto uno stato regresso del recupero dalla frattura di Jones al quinto metatarso di Durant. Con l’obiettivo di tutelare la salute di Kevin, consentendone un valido reintegro  - si legge nella circolare  di Oklahoma – Il gruppo di esperti chiamati in causa, la società, il giocatore ed il suo entourage hanno di comune accordo deciso di virare per una procedura di innesto osseo. “ La soluzione secondo gli esperti  “ più efficace e consigliata  “ data l’attuale situazione, che solitamente coinvolge una porzione tra il 5 e l’8 % dei degenti protagonisti di un complicato recupero da una frattura di questa caratura. Nello stesso comunicato, Oklahoma rivendica l’opzione scelta dichiarando come: “ la procedura di trapianto osseo abbia storicamente dimostrato la sua validità in termini di salute e recupero. “

Durant, salvo colpi di scena, tornerà definitivamente all’inizio del prossimo campionato, dopo essersi lasciato alle spalle la sua, al momento, peggiore stagione in carriera, condita da tanti impedimenti fisici e poco parquet (appena 27 partite giocate). Quella dell'intervento è una scelta pensata per il futuro, anche perchè il presente non lascia di certo sorridere. In particolare Scott Brooks, che incassa un altro schiaffo dopo quello infertogli in settimana dai San Antonio Spurs.