Rumble in the Jungle. Il titolo dell'epica sfida tra Muhammad Ali e George Foreman andata in scena sul ring di Kinshasa potrebbe tornare d'attualità qualora considerassimo le due conference Nba una grande, immensa giungla, dove ci sono tante squadre che, mai come quest'anno, si danno battaglia fino all'ultimo secondo dell'ultima partita della Regular Season per accaparrarsi un posto migliore nella graduatoria finale per i playoff.

La lotta per posizionarsi nel miglior modo possibile in vista della possibilità di giocare il primo turno, ma anche il secondo, della post season si fa sempre più ghiotta e soprattutto nella Western Conference l'equilibrio, dal secondo al sesto posto, regna sovrano. Dagli Houston Rockets ai San Antonio Spurs, ci sono quattro squadre che da un momento ad un altro potrebbero ritrovarsi seconde come seste, vedendo di fatto stravolto fattore campo e il programma della seconda parte di stagione.

Non solo, sia ad Ovest come ad Est, c'è un'altra battaglia, ben più importante di un posizionamento migliore: si tratta della conquista dell'ottava posizione, ultima per raggiungere un sogno chiamato Playoffs. Procediamo con ordine. In questo primo episodio (il secondo sulla Western Conference nel pomeriggio), tratteremo l'analisi di quello che sta succedendo ad Est, dando un'occhiata anche al calendario delle squadre invischiate nella bagarre.

Eastern Conference

La prima considerazione la facciamo partendo dalla Eastern Conference e dalla classifica generale che vede primi, oramai da tempo, gli Atlanta Hawks, che nell'ultimo periodo stanno rifiatando per recuperare energie fisiche e mentali. Al secondo posto, quasi certi di mantenere questo posizionamento, ci sono i Cleveland Cavaliers di LeBron James, che dalla trade che ha portato Jr Smith e Timo Mozgov in Ohio, hanno preso il decollo e superato in rapida successione Milwaukee, Washington, Toronto e Chicago, assestandosi come seconda forza ad Est. Come vedremo più tardi anche per la Western Conference, il quarto posto è stato assegnato, di diritto, ai Toronto Raptors, che nella peggiore delle ipotesi (qualora dovessero perdere tutte le partite da qui alla fine) rimarrebbero quarti in virtù della conquista della Atlantic Division. Si giocheranno, tuttavia, la possibilità di guadagnarsi il terzo posto a discapito dei Bulls di Butler e Gasol, che mantengono una vittoria di vantaggio proprio sui Raptors. Quinti, a due gare dagli stessi Tori della Windy City, i Washington Wizards, in calo nelle ultime 10 gare (5-5), ma in netta ripresa nelle ultime uscite (3-0), con un Wall che predica basket su ogni parquet. Sesti i sorprendenti Miwaukee Bucks di Jason Kidd, autori di una stagione sopra le righe, che confermano il loro record attorno al 50% ed aspettano soltanto di conoscere il nome della terza classificata da sfidare.

La lotta per un posto al sole riguarda, invece, il settimo e l'ottavo posto. Dai Brooklyn Nets, settimi con un record di 36-41, agli Charlotte Hornets, undicesimi con 33-44, sarebbero tutte ancora in corsa per la qualificazione. Tuttavia, proprio la franchigia di Jordan rischia di rimanere esclusa dopo la sconfitta, sanguinosissima, di questa notte rimediata alla Triple A Arena di Miami. Gli Heat (35-43, noni) sono ancora in corsa con Boston (35-42, avanti in classifica perchè con una sconfitta in meno) ed Indiana (34-43), che ha però una gara in meno rispetto a Wade & Co.

Andiamo ad analizzare adesso il calendario di queste quattro squadre, cercando di capire chi ha la strata maggiormente spianata rispetto alle avversarie.

Brooklyn Nets (36-41):

I Nets sono con un piede nella post-season dopo aver conquistato la vittoria contro Portland: Brooklyn è in un momento di forma pazzesco e con ogni probabilità andrà a sfidare i Cavaliers di LeBron James. La franchigia di Prochorov e Jay-z dovrà affrontare adesso 5 gare, rispettivamente contro Hawks (già primi), Wizards, Bucks (quasi sesti), Bulls e Magic (fuori da ogni lotta). Calendario non facile di certo, che potrebbe, con tre vittorie, permettere ai Nets di garantisti il settimo posto. Non è da scartare, infine, la possibilità di attaccare anche il sesto posto dei Bucks, distante soltanto due gare, tenendo anche conto dello scontro diretto della terz'ultima di campionato.

Boston Celtics (35-42):

I Celtics sono nel mezzo del cammin della loro vita. Ad una gara di distacco dai Nets, a mezza di vantaggio da Miami e una di vantaggio da Indiana: dopo il buzzer beater contro i Raptors, Boston è aggrappata all’ottavo posto. Il calendario per gli uomini di Stevens, sulla carta, è il più difficile: doppio confronto con i Cavaliers, sfida a Detroit, ed infine contro Toronto e Bucks a Milwaukee. Tutte squadre, fatta eccezione per i Pistons, ancora in corsa per un obiettivo: i Cavs per il secondo posto, Toronto in lotta per il terzo ed i Bucks per il sesto.

Miami Heat (35-43):

La sfortuna (Deng out per il resto della stagione), oltre ai cronici problemi di Wade, ha fatto si che Miami fosse in queste condizioni nella volata finale, altrimenti ci sarebbero pochi dubbi sulla loro qualificazione. Per Miami è stata di fondamentale importanza la vittoria di stanotte contro i Charlotte Hornets. Il calendario adesso prevede nelle prossime 4 gare Bulls, Raptors, e due uscite abbordabili come quelle con Magic e la sfida finale a Philadelphia contro i Sixers. I problemi degli infortuni da una parte, le condizioni di classifica precarie dall'altra potrebbero condizionare queste ultime gare, ma Spoelstra e gli Heat vogliono gettare il cuore oltre l'ostacolo e raggiungere un risultato che sarebbe quasi inaspettato e miracoloso per come potrebbe arrivare.

Indiana Pacers (34-43):

L’effetto Paul George potrebbe essere un fattore decisivo: fondamentale nella rincorsa aver stravinto lo scontro diretto contro i Miami Heat. Anche Indiana, però, non avrà un calendario dei più abbordabili: doppia sfida a New York e Detroit abbastanza agevole, quindi ad Indianapolis arriveranno Thunder e Wizards, per chiudere poi contro i Grizzlies (che si giocano il secondo posto con i Rockets ad ovest. Date per certe le prime due vittorie (condizione necessaria per sperare ancora), molto passerà dalla sfida in casa contro Thunder e Wizards. Quattro vittorie su cinque potrebbero bastare come, purtroppo per PG e compagni, essere anche un magro ed amaro bottino.

In conclusione, non ci sono favorite per la corsa all'ottava posizione. Le quattro invitate al ballo se la giocheranno senza esclusione di colpi fino all'ultima sirena dell'ultima partita disponibile. Ci sarà sicuramente da divertirsi.

Stay tuned, stay Vavel per l'aggiornamento del pomeriggio sulla Western Conference