"Stagione direi positiva, molto. Sono riuscito a giocare tutta la stagione in condizioni fisiche buone. Allo stesso tempo però, di squadra ma anche individualmente, non è andata benissimo perchè non siamo riusciti a raggiungere i playoff e, personalmente, all'inizio ho avuto qualche problema, ma le cose sono andate sempre meglio".

Parla così Danilo Gallinari, ala piccola dei Denver Nuggets, ai microfoni di Gazzetta.it. Il gallo è stato protagonista di una buona stagione in maglia Nuggets, come conferma lui stesso, soprattutto dopo il cambio di guida tecnica. Dalla partenza di Brian Shaw le cose, per lui, sono notevolmente migliorate. E lo dicono le cifre: l'ex play dei Lakers è stato sollevato dall'incarico a fine febbraio/inizio marzo, e da questo momento in poi, la stagione di Gallinari ha preso una piega notevolmente diversa. Finalmente al centro della squadra, così come lo era in passato. Finalmente al centro di un attacco al quale serviva la sua verve realizzativa e non solo.

Ecco, nel dettaglio, le partite del gallo, da marzo in poi:

18 partite, una in meno considerando che la prima del mese di marzo è stata giocata con Shaw in panchina: il gallo ha messo assieme 20 punti di media a sera, confermando la crescita sia dal punto di vista fisico, che del suo gioco, oltre ad una ritrovata fiducia nei suoi mezzi, nel suo tiro, e nel suo ginocchio. Una cosa non da poco considerando che tra pochi mesi, a luglio, Gallinari farà parte della spedizione italiana agli Europei di Francia (assieme a Belinelli, Datome e Bargnani).

"La svolta? Beh, quando sono tornato a giocare i minuti a cui ero abituato, soprattutto nel ruolo nel quale ero abituato prima dell'infortunio. Sicuramente quando c'è stato il cambio a livello di coach, di staff, è andata molto meglio. Fisicamente son stato bene dall'inizio dell'anno, anche se avevo problemi nell'appoggiare la gamba e a vivere l'atmosfera partita. Con il passare del tempo e delle gare, sono tornato anche ad abituarmi meglio ai contatti, e a sentirmi meglio nella seconda parte di stagione".

Un finale di stagione in crescendo, che apre scenari e portoni alla lunghissima estate di Gallinari, da vivere con la maglia della Nazionale agli Europei: "C'arrivo molto carico, non vedo l'ora di iniziare. Sarà un momento fondamentale per la Nazionale, ma anche per noi, individualmente, per le nostre carriere. Siamo tutti carichi e contenti di iniziare questo percorso assieme il 21 di luglio. Non voglio mettere pressione su noi quattro che giochiamo qui in Nba, ma il momento è il migliore per tutti. Può essere il nostro momento".

Due mesi per arrivare in forma al ritiro con Pianigiani ed i compagni, ecco come Gallinari intende affrontare questo periodo di vacanze in attesa del ritorno in campo: "Organizzo sempre il lavoro estivo alternando periodi di vacanze a fasi di lavoro intensi, che vengono programmati per arrivare al meglio all'obiettivo. Successivamente con la Nazionale ci sarà un discorso di gruppo, con un lavoro specifico".

La domanda ricorrente, ovviamente, è dove può arrivare questa Nazionale, alla quale nessun traguardo sembra poter esser precluso, ma la domanda ultima alla quale risponde l'ala dei Nuggets è se si sente il leader carismatico di questa Nazionale come a Denver: "Sicuramente ci sono delle chimiche ben definite all'interno del gruppo. Ci conosciamo oramai benissimo ed ognuno si deve sentire protagonista e leader a suo modo. Ognuno è leader di se stesso. Siamo una squadra con caratteristiche caratteriali importanti e definite, ci sono più leader nel gruppo. Non vedo l'ora di iniziare!".

Se questo è il buongiorno...