Stephen Curry festeggia nella maniera migliore possibile l’ottimo lavoro prodotto nella regular season e sui social il cestista è tra i personaggi più gettonati. Che il suo nome sia francobollato o meno dal cancelletto, punto di svolta assoluta nella comunicazione odierna, o accompagnato dall’acronimo MVP, la stella dei Warriors è l’uomo Nba più ricercato di queste ore.

Qualche ora fa, il Maurice Podoloff Trophy è stato consegnato nelle mani del "Baby-Faced Assassin", che ha avuto la meglio su James Harden e LeBron James. I 1198 punti di gradimento indirizzati verso il letale playmaker, costituiscono un motivo di vanto anche per i Golden State Warriors, visto che Curry è il primo giocatore, della loro consolidata vita in California, ad essere insignito del riconoscimento.

C’è una semifinale contro i Memphis Grizzlies da portare a casa, ma è la giornata di Steph e le faccende del campo possono aspettare, almeno stando al profilo Twitter della franchigia, vera e propria fucina di post celebrativi nei riguardi di mister 23,8 punti e 7,7 assist di media. Clip Vine, video con le migliori giocate della regular season, wallpaper d’elogio e poi i complimenti dal suo spogliatoio. Da Draymond Green a Leandro Barbosa, da Justin Holiday arrivando a Mareese Speights. “ Davvero fiero per il risultato raggiunto da Stephen Curry. Ottimo atleta ma anche ammirevole compagno di squadra, marito, figlio e padre “ è il cinguettio a tutto tondo del Presidente dei Golden State Rick Welts. Oakland è in assoluto visibilio per la sua settima scelta al Draft del 2009.

I messaggi di congratulazioni pervengono anche da parte di chi ha un passato legato alla franchigia gialloblu ed ha già appeso la canotta al chiodo. “ Grande Curry. Questo motore non andrebbe così senza di te al volante “ è il pensiero di Adonal Foyle. Baron Davis invece elogia l’uomo del momento, rimarcando però le qualità manageriali del GM Bob Myers (nominato tra l’altro il migliore dirigente NBA dell’anno). I Portland Trail Blazers hanno voluto rendere omaggio all' All-Star attraverso una foto che lo ritrae nel classico saluto pre-gara insieme a Damian Lillard (nato proprio ad Oakland).

La notizia dell’incoronazione dello Splash Brother ha bussato naturalmente alle porte anche degli sconfitti: James Harden (2°) e LeBron James (3°). Il Barba che qualche settimana fa si era fatto avanti, convinto di poter (dover) succedere al suo ex compagno Kevin Durant, appare pronto a voltare pagina. “ L’ Mvp? Dispiace è un riconoscimento importante, ma l’obiettivo principale è il titolo, c’è un secondo turno playoff al quale pensare. “ Meno cinico Il Prescelto: “ Se lo merita tutto – ha ammesso James – ha avuto una stagione incredibile, se avessi avuto il telefono acceso – ha scherzato l’ex Miami ora in silenzio social – lo avrei chiamato per fargli i complimenti. Tuttavia è bello sapere che un altro ragazzo nato ad Akron abbia vinto l’ MVP “ Qualcuno provi a studiare il clima della cittadina che ha dato i natali ai due atleti, e ci informi a colpi di tweet, 140 caratteri permettendo.

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