Derrick Rose decide gara 3 della sfida tra Bulls e Cavaliers con una tripla a fil di sirena:

"Ringrazio i miei compagni per avermi dato la palla", dice Rose. "Hanno creduto in me per tutta la partita, continuando a darmi la palla e a incoraggiarmi a giocare nel mio solito modo". LeBron James difende il compagno Thompson, in marcatura su Rose durante l'azione decisiva: "Se segui il piano che hai preparato, e gli avversari realizzano un tiro, puoi stare tranquillo. E' quando non attui ciò che hai preparato, che non puoi stare tranquillo. Thompson non poteva fare nulla su quel tiro. So che può sembrare facile dirlo per me, visto che non ero io in marcatura, ma Rose ha messo un tiro difficile, tanto di cappello". Magra consolazione, per il Prescelto, i 14 assist che gli permettono di sorpassare gente del calibro di Parker, Nash e Bird e piazzarsi, con 1073 passaggi vincenti, al quarto posto di questa classifica per quanto riguarda i playoff.

D-Rose è stato devastante in tutto il quarto periodo, durante il quale in coppia con Jimmy Butler ha realizzato 23 dei 25 punti di Chicago. L'ultimo minuto è stato un susseguirsi di emozioni. James porta Cleveland sul +1 con 41 secondi da giocare. Butler firma il sorpasso, James sbaglia il successivo tiro e commette fallo su Gibson. L'ala dei Bulls è freddo dalla lunetta e fa 2/2 per il 96-93 interno. A 10 secondi dal termine, JR Smith pareggia con una tripla, prima della giocata decisiva di Rose. E' la prima volta che Chicago vince più di una gara di una serie dei playoff contro una squadra in cui milita LeBron James.

Altro capitolo della saga James-Noah:

"Non ho problemi a giocare contro Noah", dice James. "Mi piace comptere duramente, ma ci sono dei limiti che non andrebbero superati. Ho tre figli e certe cose dette da Noah non fanno piacere".

Los Angeles Clippers - Houston Rockets 124-99 (33-24, 31-33, 35-19, 25-23)
Redick 31 (6/8, 5/6, 4/4), Rivers 25, Griffin 22; Harden 25 (4/9, 4/7, 5/5), Howard 14, Terry 13

Non c'è storia tra Clippers e Rockets. Il ritorno di Chris Paul e la voglia di riscatto di Redick dopo il 3/10 di Gara 2 infondono coraggio ai Clippers, ma a risultare decisivo sarà un giocatore tra i meno attesi. Houston resiste come può per due periodi, per poi naufragare nel terzo sotto i colpi di Austin Rivers (al career high nei playoff), protagonista del parziale di 20-3 che decide l'incontro con 15 punti.