Nel rispondere alle domande dei giornalisti nella pancia della Oracle Arena, il volto di LeBron James - 44 punti in gara-1 delle Nba Finals, tradisce tutta la frustrazione per aver perso una partita in cui i suoi Cleveland Cavaliers hanno a lungo condotto nel punteggio, per poi vedersi sconfitti al termine di un overtime in cui hanno dovuto fare a meno di Kyrie Irving, out per un problema al ginocchio. "Per tutta la squadra perdere così è un duro colpo - dice James - ora dobbiamo ricompattarci nello spogliatoio ed essere pronti domenica per gara-2". A chi gli chiede dell'ultimo tiro dei regolamentari LBJ risponde prontamente: "Era il tiro che volevo prendere, ne ho messi tanti in carriera da quella zona del campo con lo step back.  It's a make or miss league, ma abbiamo avuto la nostra occasione".

Gli fa eco coach David Blatt, esordiente alle Finals come il suo collega e avversario Steve Kerr: "Siamo arrivati fisicamente scarichi all'overtime. La squadra è stata poco lucida nel leggere le situazioni di gioco, non abbiamo segnato dal campo per troppi minuti. Abbiamo pagato lo sforzo fisico e mentale dei 48 minuti regolamentari". La difesa su Curry? "Dobbiamo lavorare di più e meglio su di lui". In casa Cavs l'attenzione è però tutta rivolta a sincerarsi delle condizioni di Kyrie Irving, già reduce da playoff travagliati per problemi fisici di varia natura, costretto a uscire dal campo a due minuti dal termine del supplementare per un infortunio al ginocchio. Blatt non si sbilancia: "Kyrie ha giocato una grandissima gara, dispiace averlo perso per il finale di partita. Non ho capito perfettamente cosa sia successo, ma non mi è sembrato un infortunio dovuto a un contatto. Vedremo nelle prossime ore".

I Cleveland Cavs al momento non hanno ancora diramato un comunicato ufficiale per fare chiarezza sull'infortunio di Irving e su eventuali tempi di recupero. Il prodotto da Duke è rientrato negli spogliatoi zoppicando vistosamente e, dopo un confronto con il padre, il suo agente e il General Manager David Griffin, ha abbandonato la Oracle Arena in stampelle, lasciando con il fiato sospeso tutti i sostenitori della franchigia dell'Ohio. "Non so di preciso cosa sia accaduto - dichiara il playmaker dei Cavs - di certo è una sensazione diversa rispetto agli infortuni precedenti. Sono preoccupato, ma ora possiamo solo aspettare l'esito degli esami".

Molto diversa l'atmosfera in casa Warriors, con coach Steve Kerr che tira un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo, confessando di aver pensato che la gara fosse persa sul tap-in tentato da Iman Shumpert, andato forte a rimbalzo sull'ultimo tiro dei regolamentari: "Dalla mia prospettiva sembrava canestro. Siamo stati fortunati". Sull'infortunio di Irving e sul proseguio della serie Kerr non ha dubbi: "Spero che Kyrie possa recuperare per domenica e giocare tutta la serie. So che non mi credete (rivolto ai giornalisti, ndr) ma lo spero davvero".

Più concentrato sulla gara l'mvp Stephen Curry, autore di una prova da 26 punti (10 su 20 dal campo) e 8 assist: "Nell'overtime abbiamo giocato cinque minuti del nostro basket, era ciò di cui avevamo bisogno per vincere". Non mancano parole al miele per il compagno di squadra Harrison Barnes, autore di una tripla decisiva negli ultimi minuti di gara: "Si è fatto trovare pronto. E' un grande giocatore, non ha paura di prendersi i suoi tiri e in difesa ci ha dato una grande mano".