Smaltita la sbornia post Draft di giovedì scorso, i general manager Nba tornano ad occuparsi del mercato dei free agent e di trade tramite le quali cercare di rinforzare le rispettive squadre. Secondo i rumors provenienti dalla Lega, R.C. Buford, G.M. dei San Antonio Spurs, sarebbe alla ricerca di una difficile quadratura del cerchio, avendo proposto a Tim Duncan e Manu Ginobili un rinnovo contrattuale a cifre più basse allo scopo di consentire alla franchigia del Texas di assicurare un maxicontratto alla giovane stella neroargento Kawhi Leonard e di dare l'assalto a LaMarcus Aldridge, in uscita dai Portland Trailblazers.

Da San Antonio continuano a rimbalzare voci su un offerta di rinnovo biennale per il Duncan, con ingaggio ridotto del 30% per un compenso complessivo di 6,5 milioni annui. Secondo quanto riportato da Mike Monroe per il San Antonio Express, gli Spurs sarebbero fiduciosi circa la permanenza in neroargento del caraibico per la ventesima stagione consecutiva. Intanto Manu Ginobili ha fatto sapere dall'Argentina che si esprimerà sul suo futuro solo "al momento opportuno", con Buford che spera di ripetere con l'uomo da Bahia Blanca la stessa operazione contrattuale avviata con Timmy. Il nuovo ingaggio da superstar di Kawhi Leonard costringerà verosimilmente gli Speroni texani a lasciar andar via uno tra Danny Green e Marco Belinelli, entrambi in scadenza, con il primo dato per vicino ai New York Knicks, stando alle notizie diffuse nelle ultime ore da Mark Stein e Chris Broussard di Espn

La destinazione Spurs sarebbe molto gradita anche a LaMarcus Aldridge, free agent ambito da diverse squadre, tra cui i Los Angeles Lakers e i Dallas Mavericks. Il lungo texano ha da tempo comunicato a Portland la sua intenzione di cimentarsi in nuove sfide, e quella di provare a vincere un titolo a San Antonio sarebbe per lui la più affascinante, in un contesto in cui diverrebbe nel breve-medio periodo il punto di riferimento tecnico della franchigia insieme allo stesso Leonard. L'ingaggio di Aldridge costringerebbe tuttavia il front office della città dell'Alamo a cercare un'altra destinazione a uno tra Thiago Splitter e Boris Diaw, anche in virtù della scelta di puntare al Draft su Nikola Milutinov, giocatore interno dalle caratteristiche simili a quelle del brasiliano.

La destinazione finale di Aldridge dovrebbe costituire una sorta di sliding doors anche per i Los Angeles Lakers, da tempo interessati all'ala forte dei Blazers, ma al momento concentrati soprattutto su Demarcus Cousins dei Sacramento Kings. Mark Heisler di Forbes ha rivelato ieri che L.A. starebbe pensando di inserire la seconda scelta assoluta del Draft, D'Angelo Russell, nella trade imbastita per portare Boogie a Hollywood. La proposta del general manager Kupchak sarebbe quella di mettere sul piatto, oltre a Russell, anche i giovani Julius Randle e Jordan Clarkson. Un'offerta allettante per i Kings, rispetto alla quale Vlade Divac vorrebbe apportare un solo correttivo inserendo come contropartita tecnico-economica il contratto biennale di Carl Landry (a bilancio per più di 6 milioni a stagione).

La situazione è tuttora in divenire, con i Lakers che stanno cercando di ingaggiare un lungo che possa spostare gli equilibri e consentire loro di fare un salto di qualità nel reparto interni. Quasi sfumato Aldridge, e ricevute sinora risposte negative da Marc Gasol - che potrebbe anche restare a Memphis - i gialloviola avrebbero dunque puntato tutto su Cousins, nonostante siano in molti a ritenere che perdere tre prospetti molto interessanti come Russell, Randle e Clarkson per arrivare a un giocatore talentuoso ma enormemente discontinuo sia un azzardo che potrebbe rivelarsi infruttuoso.