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Spurs, ritorna anche Ginobili. E arriva West

La corsa può ripartire: anche l'Argentino ha comunicato che non lascerà il parquet. E San Antonio si prepara...

Spurs, ritorna anche Ginobili. E arriva West
Spurs, ritorna anche Ginobili
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Di Giorgio Dusi

Per arrivare preparati e al completo alla prossima stagione, ai San Antonio Spurs mancano sicuramente ancora molti tasselli. Due sono però stati riempiti nelle scorse ore: il più importante riguarda Manu Ginobili, che ha deciso di continuare a giocare ancora un anno dopo i tanti dubbi al termine della scorsa stagione, mentre il secondo è invece quello dello slot di quarto lungo, riempito da David West, in arrivo da free agent.

Andiamo con ordine. La scorsa settimana, precisamente giovedì, è arrivata la notizia che Tim Duncan avrebbe continuato a insegnare basket (19 stagioni per lui in NBA), poi sabato LaMarcus Aldridge ha annunciato che avrebbe firmato un contratto da 80 milioni in 4 anni con la franchigia del Texas. Tutto apparecchiato a questo punto per la doppia notizia nell'aria già da un paio di giorni ma divenute ufficiali (o quasi) ieri in serata.

Manu Ginobili ha annunciato tramite un tweet sul suo profilo ufficiale le sue intenzioni, dopo aver tenuto col fiato tutti per due mesi:

"Sarei mancato troppo a Duncan", ironia ma nemmeno troppa: era piuttosto scontato che entrambi avrebbero tenuto la stessa linea di pensiero. E la scelta è stata positiva, per la gioia dei tifosi di San Antonio e per tutti gli appassionati.

E a proposito di scelte, coraggiose o meno che siano, quella di David West è quantomeno in controtendenza: ha deciso di uscire dall'ultimo anno di contratto con gli Indiana Pacers, rinunciando a 12,2 milioni garantiti, per firmare al minimo salariale per i veterani, ovvero 1,4 milioni.

Ora restano da capire le cifre a cui Duncan e Ginobili rifirmeranno, poi Popovich e Buford dovranno tappare i buchi nel roster con contratti certamente poco onerosi, anche se la mid-level exception di 6 milioni è ancora vuota. E intanto Cory Joseph ha firmato un quadriennale a 30 milioni con Toronto, un'altra perdita per quanto poco pesante possa essere. Perchè questi giorni a San Antonio sono di sorrisi, pensando a una stagione 2015/16 che sembra sempre più rosea.