Dopo Marco Belinelli, anche Andrea Bargnani potrebbe a breve diventare un nuovo giocatore dei Sacramento Kings. Secondo quanto riportato da Mark Stein per Espn, le trattative per l'ingaggio del Mago da parte dei Kings sono ormai avanzate. Al termine di due stagioni molto travagliate ai New York Knicks, Bargnani dovrebbe quindi raggiungere l'altro azzurro Belinelli in quel della California, dove i Kings stanno cercando di allestire una squadra competitiva dopo anni di anonimato Nba.

Il 29enne lungo romano aveva già recentemente dichiarato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport" di non aver intenzione di tornare a giocare in Europa, anche alla luce delle diverse offerte che gli erano pervenute dal mondo Nba. Tormentato dagli infortuni (schiena, gomito, polpaccio), Bargnani negli ultimi quattro anni ha calcato i parquet delle arene Nba con bassa frequenza. 29 le presenze nell'ultima stagione, record negativo per l'ex scelta numero uno assoluta al Draft, e mai più di 42 partite disputate dal 2010-2011. Il suo talento e le sue capacità realizzative sono ovviamente rimaste inalterate, di certo non sfuggite a molti tra scout e general manager Nba. Si avvicina dunque l'inizio di una nuova avventura ai Sacramento Kings, in un roster che vede ora nel reparto lunghi un certo affollamento: Cousins, Koufos e il rookie Cauley-Stein le scelte a disposizione di coach George Karl, estimatore di Bargnani dai tempi in cui era allenatore dei Denver Nuggets di un altro italiano, quel Danilo Gallinari il cui futuro è ancora tutto da decifrare.

I Kings hanno appena acquisito anche Caron Butler nel ruolo di shooting guard, veterano 35enne ex Lakers, Heat e Clippers, solo per citare alcune delle sue squadre precedenti. Butler ha firmato un contratto biennale da tre milioni a stagione, probabile il suo utilizzo come cambio di Marco Belinelli o di un altro esterno nelle rotazioni di Karl. Con Rajon Rondo e Rudy Gay a ricoprire i ruoli di primo e secondo violino offensivo, Sacramento spera dunque di tornare ai playoff della Western Conference dopo anni di assenza. Non manca di certo il talento ai nuovi Kings, piuttosto si tratta di giocatori difficilmente gestibili (il caso Cousins docet) per tutto l'arco di una stagione Nba. A Karl il compito di creare una vera squadra, competitiva anche nel selvaggio West, che si annuncia ancor più caldo nella prossima stagione, con team come i Los Angeles Lakers, i Minnesota Twolves e i Phoenix Suns desiderosi di rientrare tra le prime otto ad ovest del Mississippi.

Intanto, sulla costa opposta, i Philadelphia 76ers hanno diramato ieri un comunicato stampa in cui confermano le indiscrezioni sui problemi fisici di Joel Embiid (frattura da stress al piede destro non ancora guarita), scelto alla numero tre nel Draft 2014 e mai in campo nella scorsa stagione. Ecco il testo dello statement redatto dal general manager Sam Hinkie: "Abbiamo trascorso le ultime settimane lavorando fianco a fianco con Joel e i suoi agenti, al fine di valutare ulteriormente gli esiti degli esami al piede cui il ragazzo si è sottoposto recentemente. Dopo aver consultato specialisti sia negli Stati Uniti che all'estero (Australia, Olanda e Qatar), è stato chiaro che la frattura al piede destro non si è ancora saldata, nonostante Joel non avverta alcun dolore. Ci siamo sempre mossi nella prospettiva di salvaguardare la salute del nostro giocatore, per permettergli di avere una grande e longeva carriera Nba. Dopo aver valutato tutte le opzioni a disposizione, abbiamo preso di comune accordo la decisione di sottoporre Joel a nuovo intervento chirurgico, che avrà luogo entro i prossimi dieci giorni e che lo costringerà a saltare l'intera stagione Nba 2015-2016".