"Non mi sono ancora ufficialmente ritirato dall'attività agonistica". Le dichiarazioni rilasciate da Walter Ray Allen al più diffuso quotidiano del Connecticut Hartfort Courant rimettono in discussione dodici mesi di voci e rumors che davano il più grande tiratore da tre punti della storia Nba pronto per la pensione. A quarant'anni Allen è reduce da una stagione di inattività, dopo aver lasciato i Miami Heat al termine della serie finale persa contro i San Antonio Spurs nel giugno 2014.

"He got game" - così soprannominato per la sua apparizione in un celebre film sulla pallacanestro - lascia dunque ancora uno spiraglio aperto per una nuova avventura Nba. Ma non chiamatelo ritorno, il buon Ray non vuole sentirne parlare in questi termini: "Non ho mai detto nulla riguardo il mio futuro e, ad oggi, non sono ufficialmente un giocatore ritirato. Se dovesse arrivarmi qualche offerta contrattualmente e tecnicamente interessante, vorrei valutarla con la giusta attenzione. Non voglio essere il tipo di giocatore che annuncia di ritirarsi e poi torna sui suoi passi". Ecco allora che l'idea di una diciannovesima stagione Nba potrebbe non essere più un'ipotesi così peregrina per l'ex tiratore di Heat e Celtics. Allen, che ha praticamente deciso una delle più appassionanti serie di finali Nba (sempre contro gli Spurs, gara-6 all'American Airlines Arena di Miami nel 2013), sostiene tuttavia di non avere poi tanta nostalgia del parquet e del mondo professionistico: "L'Nba non mi manca. In questo ultimo anno mi sono reso conto di quanto tempo avevo perso nei rapporti con i miei figli. Forse il basket mi è mancato solo durante le ultime Finals. Veder giocare Cleveland e Golden State in una sorta di battaglia epica in cui serviva molto precisione nei tiri dal campo mi ha fatto pensare per la prima e unica volta che sì, avrei dovuto essere lì".

Il riferimento ai Cleveland Cavaliers non è casuale. LeBron James aveva infatti cercato di convincere il suo ex compagno di squadra a seguirlo in Ohio, per completare un roster in cui l'assenza di un cecchino del livello di Allen si è fatta sentire enormemente durante la serie finale. Il futuro Hall of Famer lascia intendere che potrebbe tentare una nuova avventura solo per una squadra con fondate ambizioni di titolo. D'altronde già quest'estate si erano sparse voci su un suo sbarco all'ombra dell'Alamo, per affiancare Duncan e Ginobili verso l'ultima cavalcata Nba della loro formidabile carriera. Ma sono rimasti rumors senza alcun seguito, con l'ex beniamino dei tifosi di Seattle ancora inattivo e libero sul mercato. La sensazione tra gli addetti ai lavori Nba - come riportato da Kurt Helin di Nbc Sports - è che Ray Allen non sia però pronto per affrontare un'intera stagione, da ottobre a giugno, considerando anche i playoffs e le eventuali Finals. E' proprio Helin a chiarire quale sia secondo lui lo scenario più verosimile per i prossimi mesi: "Non mi sembra che Allen sia davvero così tentato dal tornare in campo. Difficile per lui ripartire da zero dopo più di un anno di inattività e di lontananza dagli allenamenti. Ma se dopo la pausa per l'All Star Game Cleveland dovesse aver bisogno di un altro tiratore, allora Allen potrebbe essere interessato a un'ultima corsa per l'anello".

Non resta che attendere dunque. Non l'estate, come per tutti gli altri free agents. Ma la fine del prossimo inverno, quando vari team busseranno alla sua porta allettandolo con la sfida di un'altra apparizione alle Finals. Perchè un tiratore del genere farebbe comodo a tanti team che sognano di chiudere la propria stagione alzando a giugno il Larry O'Brien Trophy.