Brutte notizie per gli Utah Jazz. Il giovane playmaker australiano Dante Exum, scelto alla numero cinque nell'Nba Draft del 2014, ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro durante una gara amichevole della sua nazionale disputata martedì scorso a Lubiana contro i padroni di casa della Slovenia. Alla notizia dell'infortunio di Exum i Jazz avevano in un primo momento reagito con grande cautela, nella speranza che il problema al ginocchio potesse risultare meno grave di quanto immediatamente paventato.

L'ufficio stampa della franchigia di Salt Lake City aveva infatti diramato un comunicato poche ore dopo la partita in cui si chiariva come fosse necessario attendere ancora per ottenere una diagnosi medica più accurata: "Exum ha riportato un infortunio al ginocchio sinistro durante una gara tra la nazionale australiana e quella slovena svoltasi a Lubiana. Le condizioni del giocatore sono state inizialmente valutate in loco, Exum tornerà ora a Salt Lake City per ulteriori valutazioni che verrano effettuato dallo staff medico degli Utah Jazz".

La dinamica dell'infortunio dell'australiano è molto simile a quella che vide protagonista - suo malgrado - Derrick Rose dei Chicago Bulls nell'aprile del 2012: una penetrazione con arresto violento e peso del corpo distribuito maggiormente sul ginocchio sinistro le cause della rottura del crociato di Exum. Dopo due giorni di attesa, è stato poche ore fa il general manager di Utah Dennis Lindsey a confermare i timori sulla gravità della lesione: "Innanzitutto ci tengo a precisare che la nostra priorità è legata alla totale guarigione nel lungo periodo di Dante - ha esordito Lindsey - stiamo continuando a lavorare a stretto contatto con il nostro staff medico, con il ragazzo e con i suoi agenti per verificare quale possa essere il miglior percorso terapeutico e riabilitativo possibile. Sappiamo già che lavorerà duramente per raggiungere un pieno recupero e stiamo già guardando avanti verso il suo ritorno in campo".

Exum, scelto un anno fa al Draft e indicato come uno dei giovani più talentuosi nella posizione di point-guard, ha faticato non poco ad inserirsi nel mondo Nba con la maglia degli Utah Jazz. Il ventenne australiano ha infatti raccolto numeri non entusiasmanti al suo primo anno da professionista: 4.8 punti, 2.4 assist e 1.6 rimbalzi il fatturato medio della sua stagione a Salt Lake City. Dopo aver giocato per buona parte dell'anno da playmaker, nelle ultime settimane di regular season il coach dei Jazz Quin Snyder aveva provato a schierarlo da guardia tiratrice, ottenendo alcune risposte positive. Ma questo infortunio - che verosimilmente lo terrà lontano dai campi da gioco per tutta la stagione 2015-2016 - ne rallenterà adesso il processo di crescita, costringendolo a saltare dei mesi che sarebbero stati molto importanti per la sua affermazione nel basket Nba.