Da più di un paio d'anni a questa parte, i Los Angeles Lakers non sono più competitivi come al solito. Inutile negarlo, dopo il tentativo di formare il quintetto di super-strar con Nash, Artest, o Metta World Peace fate voi, Gasol, Howard e ovviamente Kobe, le cose sono andate di male in peggio. La squadra non ha raggiunto i playoffs nei due anni successivi e sebbene si sia pescato bene al Draft, Randle l'anno scorso e Russell quest'anno, non c'è troppo ottimismo.

D'altronde, come potrebbe essercene. Nella pazza Western Conference, questi Lakers non hanno il tempo per far crescere una squadra di giovani, né a causa della competitività delle altre squadre né per l'ambiente losangelino, poco incline all'idea di ricostruzione, in special modo come l'hanno e la stanno intendendo Mitch Kupchak e Jim Buss.

Che fare dunque? Proprio il vice presidente delle basketball operations e figlio dell'ormai defunto proprietario Jerry Buss, si è dovuto difendere dalla rievocazione di una vecchia promessa, quella riguardante delle ipotetiche sue dimissioni se la squadra non dovesse tornare competitiva entro il 2017: "Non ha importanza quello che ho detto, vivo oltre questa cosa. Se non dovessimo essere nuovamente competitivi entro due anni, saprò di aver svolto male il mio lavoro. Per me però, il punto del successo dei prossimi anni è avere otto giocatori capaci di giocare insieme nei Lakers e che possano, questi, riportare in auge il nome della franchigia. Non si tratta del numero di vittorie. Non si tratta dei playoffs, se li facciamo o meno e quanto dovessimo andare avanti. Si tratta di avere dei giocatori che fondino il nucleo della squadra, che diventino il nostro futuro".

Insomma, il buon Jim parla e pensa al futuro. Giustamente, sa bene che questa squadra difficilmente potra arrivare alla postseason la prossima stagione (tanto per ricordare, i Thunder quest'anno sono arrivati noni). Stesso dicasi per la successiva ancora. Tuttavia, dovessero i vari Russel, Clarkson, Randle e Hibbert formare un nucleo saldo su cui costruire qualcosa di buono, per Buss sarebbe già un successo.