Da tempo nel mirino di molte squadre Nba, il playmaker spagnolo Ricky Rubio potrebbe cambiare maglia già a partire dalla stagione 2015-2016. Infatti, secondo quanto riportato da Kurt Helin per Nbc Sports, sia i New York Knicks di Phil Jackson che i Boston Celtics di Danny Ainge sarebbero pronti a imbastire una trade con i Minnesota Timberwolves per accappararsi le prestazioni del numero 9 della franchigia di Minneapolis.

Già prima del Draft di fine giugno si era parlato di un interessamento dei Denver Nuggets per Rubio, poi sfumato con la pesca di Emmanuel Mudiay nella lotteria del Barclays Center. In Nba ormai dal 2011, venticinque anni da compiere nel prossimo ottobre, l'ex talentino della Joventut di Badalona ha enormemente faticato ad imporsi come point guard di primo livello nelle ultime stagioni ai T-Wolves. Gravi infortuni (su tutti la rottura del legamento crociato anteriore nel marzo 2012, poco prima delle Olimpiadi di Londra), e la scarsa competitività di Minnesota ne hanno sinora ritardato l'esplosione, confinandolo nel limbo cui appartengono gli incompiuti, giocatori dalle qualità cristalline e ben riconoscibili ma che per un motivo o per l'altro non riescono a mostrare pienamente le proprie doti. Dopo un inizio di carriera Nba folgorante, in cui la sua capacità di passare la palla (anche no look) aveva fatto saltare dalla sedia anche uno come LeBron James (che gli fece pubblicamente i complimenti su Twitter in una delle prime uscite della regular season 2011-2012), il giovane Ricky è stato costretto a rimanere ai box per vari mesi consecutivi, prima di poter rivedere il campo con un minimo di continuità.

Le soste per infortunio hanno impedito allo spagnolo di arricchire vari aspetti del suo gioco. Dal tiro in sospensione dalla media-lunga distanza a qualche palla persa di troppo, passando per difficoltà difensive e di continuità all'interno della stessa partita, l'evoluzione tecnica di Rubio si è in buona misura arrestata ormai da tre anni, rendendo l'ex stella del Barcellona un hombre triste y solitario, piuttosto che una delle point guard più frizzanti dell'intero panorama Nba. Ecco spiegati dunque alcuni dei motivi che sembrerebbero star inducendo i Minnesota T-Wolves a valutare le offerte in arrivo per Ricky. La presenza nel roster di altri due playmaker come Zach LaVine (anche se del tutto atipico) e dell'appena chiamato al Draft Tyus Jones ha affollato il reparto, completato poi da Flip Saunders con l'inserimento del veterano Andre Miller. I New York Knicks e i Boston Celtics starebbero dunque monitorando la situazione, in attesa di sviluppi al momento impronosticabili e di una decisione clamorosa del frontoffice dei Wolves. Privarsi di Rubio proprio adesso che si è allestita finalmente una squadra competitiva (da non dimenticare che la prima scelta assoluta dell'ultimo Draft, Karl-Anthony Towns, giocherà per Minny), sarebbe una mossa quantomeno azzardata, in particolare per un gruppo in cui manca un direttore d'orchestra adeguato agli standard Nba.

Rubio ha voluto replicare in prima persona alle indiscrezioni riguardanti il suo futuro, parlando ai giornalisti di Gulf News di Dubai, dove si trova in vacanza in questo momento: "Sono fiducioso sulle intenzioni di Minnesota di puntare ancora su di me - le parole di Ricky - ma in questa lega chiunque può entrare in una trade. Non bisogna ascoltare i rumors, ma solo vivere alla giornata. Per quanto mi riguarda mi piacerebbe rimanere a Minneapolis ancora per molto tempo".