Tra i più sorridenti all'Nba Media Day dei Milwaukee Bucks di due giorni fa, Jabari Parker è finalmente convinto di essersi messo alle spalle il brutto infortunio al legamento crociato anteriore subito lo scorso dicembre. Nonostante le sole venticinque partite giocate nella stagione 2014/2015, la seconda scelta assoluta dell'Nba Draft dell'estate precedente era tra i principali candidati alla vittoria del premio di rookie dell'anno, riconoscimento poi incassato da Andrew Wiggins dei Minnesota Timberwolves. Dopo oltre nove mesi di riabilitazione, Parker è tornato ad allenarsi regolarmente con il resto dei compagni durante la prima vera sessione del training camp agli ordini di coach Jason Kidd.

Il ventenne numero dodici dei Bucks dovrà dunque ripartire praticamente da zero, o meglio dall'enorme potenziale che ha mostrato agli inizi della scorsa stagione. Considerato la miglior ala piccola della sua generazione (sempre insieme a Wiggins, con cui si è a lungo spartito notorietà e premi giovanili), Jabari rimane infatti un giocatore tutto da scoprire, sia in termini di giocate sul campo, sia come eventuale nuovo leader della franchigia del Wisconsin. Kidd può infatti contare su un roaster di enorme talento ma dalla bassissima età media, se sol si considera che tra i punti fermi della squadra ci sono altri due giovanissimi come Michael Carter-Williams e Giannis Antetokounmpo, senza dimenticare il nuovo arrivato Greg Monroe, di certo non un veterano Nba. "Mi sento bene - le parole di Parker dopo il primo allenamento svoltosi ieri a Madison, riportate da Charles F. Gardner per il Journal Sentinel di Milwaukee -  sto cercando di ritrovare pian piano ritmo e confidenza sul campo. Sto coltivando nuovamente la mia occasione. L'allenamento è stato molto intenso, e per me va bene così, mi dà più possibilità di riprendere subito fiducia".

Entusiasta anche Jason Kidd: "Fortunamente i ragazzi sono tutti a disposizione, Jabari ha svolto tutto l'allenamento con noi, ma lo conosciamo, sappiamo di che pasta è fatto. Per un allenatore è fantastico rivederlo in campo, e penso che anche i suoi compagni siano felici di poter giocare con lui, in particolare considerando le nostre prospettive future. Sono tutti eccitati e concentrati sul fare al meglio le cose di cui abbiamo parlato, specialmente per ciò che riguarda la difesa. Dobbiamo migliorare tantissimo nelle palle perse, commettiamo ancora troppi turnover". Il coach di Milwaukee ha poi rivelato che durante la prima settimana del camp Parker seguirà un programma personalizzato, ma che comunque non si aspettava di trovarlo così pronto a questo punto della stagione. E come Kidd sono elettrizzati anche tutti i tifosi dei Bucks, che non vedono l'ora di vedere all'opera la loro squadra, per la prima volta da anni attesa da una grande regular season, in grado di riportare definitivamente la franchigia del Wisconsin lontana dall'anonimato Nba.