In un'interessantissima intervista-confessione a Bleacher Report, Iman Shumpert ha svelato alcuni retroscena riguardanti il suo recente infortunio al polso destro.
"Era un giorno come gli altri, una solita partitella di allenamento nel palazzetto di Georgia Tech, lo stesso dove mi sono preparato prima del draft NBA" - esordisce l'ex giocatore dei New York Knicks - "contropiede, prendo la destra e vado a schiacciare. Di potenza, proprio come mi ha insegnato mio padre. Nei momenti successivi ho avvertito un fastidio al polso destro, ma ho pensato fosse normale dopo una schiacciata del genere. Solo pochi minuti dopo, quando un mio jumper non è arrivato nemmeno al ferro, ho cominciato ad avere brutte sensazioni". Questo dunque il racconto del momento dell'infortunio.

Shumpert ha poi rivelato come nei primi giorni successivi all'incidente il suo preparatore, assieme allo staff medico dei Cavs, avesse identificato il problema come una semplice contusione, con cui addirittura Iman riusciva a convivere. Solo gli esami successivi hanno evidenziato uno strappo muscolare con interessamento del tendine. "La notizia è stata devastante per me, e il cambiamento è stato orribile. E' qualcosa che mi rende difficili molte cose, come i lavori casalinghi, o anche solo vestirmi. Ho dovuto rinunciare alle mie sessioni extra di tiri, oltre che agli allenamenti." 
Il prodotto da Georgia Tech ha poi sottolineato l'importanza dei suoi compagni di squadra, dello staff dei Cavs e soprattutto della sua compagna Teyana (Taylor, cantante e attrice americana, ndr), ora in attesa del loro primogenito. Oltre al dolore, il giocatore di Cleveland deve fare i conti anche con la preparazione: il totale riposo (ammette addirittura di non riuscire neanche a scrivere con la mano destra) sta facendo perdere massa muscolare al suo avambraccio, problema non da poco per un'atleta che ha i suoi punti di forza nella rapidità di palleggio, nei tiri dall'arco e nelle schiacciate. "Ho lavorato molto con il mio trainer, Adam Taylor, ad Atlanta, per arrivare a Cleveland pronto ad affrontare 82 partite. Invece ora dovrò ricominciare da zero il percorso fatto negli ultimi due mesi. Fortunatamente, non mi sono mai tirato indietro dalle sfide, e sto affrontando anche questa come un test per dimostrare che ho la stessa forza di volontà di mio padre."

Shumpert ha poi spostato la lente sui suoi infortuni passati: "Lavoro giorno per giorno ma non forzerò il rientro; ho giocato con un infortunio alla spalla durante i playoff ed è stato un inferno che non augurerei a nessuno" dice, aggiungendo che "non è comunque una scusante per la sconfitta (nelle Finals con i Warriors, ndr)". "Ho passato otto mesi in riabilitazione per la rottura del legamento crociato anteriore, ed è stato molto peggio. Quindi non sono nel panico. Nessuno deve provare compassione per me. Il Signore affida le prove più dure ai soldati più duri, ed io tornerò più forte di prima". La guardia di Cleveland ha poi concluso parlando del futuro e dei suoi compagni di squadra: "Punto ad essere al meglio a giugno. Sono molto fiducioso nella capacità della mia squadra di adattarsi alle difficoltà, come abbiamo fatto affrontando gli infortuni nei playoff dello scorso anno. Questo polso non fermerà il Clev Cav Clan dal portare a termine la sua missione."


"Nessuno di noi atleti professionisti è sempre al cento per cento - continua Shumpert - semplicemente decidiamo cosa è possibile fare per arginare il problema e ci giochiamo sopra cercando di non peggiorarlo. Voglio far sapere a tutti i miei fan ed ai fan dei Cavaliers che non potranno mai desiderare il mio rientro e il mio aiuto a competere per il titolo quanto lo desidero io. Quando tornerò, sarà per vincere." L'infortunio terrà fuori Iman Shumpert per circa tre mesi. Non buone notizie per coach Blatt, già alle prese con delle rotazioni effettive (soprattutto se il caso Tristan Thompson non dovesse risolversi nel modo migliore) abbastanza limitate.