I Golden State Warriors campioni in carica continuano nel loro strepitoso inizio di regular season, vincendo anche allo Staples Center di Los Angeles contro i Clippers. La gara - segnata dalla rivalità tra le due squadre - è un concentrato di emozioni, con i padroni di casa che riescono ad andare avanti anche di ventitrè punti grazie a un Chris Paul aggressivo e stimolato dalla sfida con Stephen Curry. Un inizio incendiario non basta però ai Clips, lentamente rimontati dai Warriors e poi sorpassati sul filo di lana in un quarto quarto dalla percentuali irreali per Curry e compagni. Seconda vittoria negli scontri diretti contro Lob City per Golden State, che con questo risultato resta imbattuta dopo tredici gare disputate.

Doc Rivers ha nuovamente a disposizione Chris Paul per la sfida della notte contro i Warriors (ancora assente J.J. Redick). Proprio CP3 accende lo Staples Center con un avvio di partita stratosferico, segnando 18 punti nel solo primo quarto, mostrando un atteggiamento e una determinazione degni di una gara di playoff. Con Steph Curry limitato a una sola tripla in apertura, è l'altro Splash Brother Klay Thompson a provare a tenere a galla Golden State, andando a referto con 15 punti nel primo periodo. Una schiacciata di Austin Rivers e un canestro di Crawford danno ai padroni di casa il massimo vantaggio (50-27 a inizio secondo quarto), con Griffin e Jordan dominanti per atletismo e fisicità. Parte però da qui la rimonta dei ragazzi guidati da Luke Walton in panchina, con Barnes e Klay Thompson ad aiutare Curry, che dal canto suo mette a segno il canestro da tre che chiude un primo tempo vibrante (68-54). 

Alla ripresa delle operazioni i Clippers mostrano di non avere alcuna intenzione di fermarsi, Griffin trova addirittura una tripla e Paul continua nella sua personalissima sfida con l'Mvp della scorsa regular season che replica con uno slalom speciale in transizione che costringe ad un "Ooh" di meraviglia tutto lo Staples (79-68). Per gli ospiti è decisivo l'apporto di Draymond Green e Andre Iguodala che, un po' come nella serie finale contro i Cavs, allargano il campo contro Jordan e Griffin, alimentando le speranze di rimonta degli ospiti, che concludono il terzo quarto proprio con una tripla di Green (91-85). Gli ultimi dodici minuti sono un saggio delle potenzialità offensive dei Warriors, che seppelliscono di triple i malcapitati Clippers, rei di aver punto sull'orgoglio una squadra in stato di grazia. Barnes va a segno dall'arco per il - 1, ma i padroni di casa reagiscono con giocate di forza sull'asse Paul-Jordan e riescono a ricostruire un solco abbastanza profondo (109-99 con una tripla di CP3 a sei minuti dalla fine). Curry e Iguodala non ci stanno e reagiscono da fuoriclasse, Klay Thompson gela Lob City con un tiro da tre difficilissimo sul close-out di Crawford per il vantaggio ospite (112-113). La sparatoria da tre punti prosegue proprio con Crawford e con il solito ineffabile Curry, che piomba sul finale di gara con tutto il suo talento e il  suo clamoroso senso scenico.

Un gran passaggio di Iguodala per Green vale il 115-118 per Golden State, che difende alla grande nei possessi successivi su Paul e Pierce, con Curry che si assicura i relativi rimbalzi andando poi a sigillare la vittoria dalla lunetta. I numeri di Steph sono incredibili, ma forse non bastano a spiegare l'impatto del ragazzo da Davidson sulla partita: 40 punti (11 su 22 dal campo, 6 su 14 da tre, 12 su 12 ai liberi), 11 rimbalzi e 4 assist in meno di 37 minuti di gioco, con + 12 di plus/minus. Sconfitta bruciante per i Clips dopo la sfuriata iniziale, mentre Golden State non accenna a fermarsi, cogliendo il tredicesimo successo consecutivo.

L.A. Clippers (6-5). Punti: Paul 35, Griffin 27, Crawford 15, Rivers 10. Rimbalzi: Jordan 10. Assist: Paul 8.

Golden State Warriors (13-0). Punti: Curry 40, Thompson 25, Barnes 21, Green 19. Rimbalzi: Curry 11. Assist: Green 9.