Dopo la pesante sconfitta subita alla Oracle Arena contro i Golden State Warriors di Stephen Curry, i San Antonio Spurs reagiscono immediatamente nella gara giocata nella notte contro gli Houston Rockets. All'AT&T Center i padroni di casa tornano a far girare bene il pallone in attacco, sfruttando la gran prova balistica di Danny Green e Kahwi Leonard, oltre che un Tony Parker molto aggressivo. LaMarcus Aldridge approfitta delle amnesie della difesa avversaria per mettere a referto una doppia doppia da 23 punti e 10 rimbalzi, mentre dall'altra parte James Harden non riesce mai a trovare ritmo, in una Houston che conferma di stare vivendo una stagione altalenante. Finisce con i neroargento che travolgono gli uomini di J.B. Bickerstaff, costretto a riconoscere la sconfitta con un quarto d'anticipo.

Per il derby texano all'ombra dell'Alamo Gregg Popovich vara un quintetto piccolo con Kyle Anderson in ala piccola e Leonard da numero quattro. Aldridge è l'unico vero lungo, anche per adattarsi allo starting five avversario, che prevede Dwight Howard e quattro esterni. L'inizio di partita vede gli attacchi andare a segno con continuità e precisione, complici anche difese non irresistibili. Per gli Spurs è Parker ad attaccare il ferro presto nell'azione o in transizione, trovando Leonard e Green sugli scarichi. Anche Houston segna canestri importanti con Ariza, Brewer e Howard, inizialmente efficace contro Aldridge. Popovich manda in lunetta Capela per saggiarne le capacità ai liberi (sullo svizzero viene commesso fallo addirittura mentre si accinge ad effettuare una rimessa da fondo) e mette ben presto dentro Boris Diaw e Manu Ginobili, veri e propri fari del secondo quintetto. Josh Smith risponde per Houston, e il punteggio è di 35-33 a inizio secondo quarto, prima che Leonard e Green trovino triple importanti per il 60-44 Spurs. Harden alterna penetrazioni efficaci a qualche palla persa di troppo, con Ginobili attivissimo sui due lati del campo, Aldridge e West salgono di colpi e Parker si fa beffe della difesa del sempre aggressivo Beverley. Il primo tempo si chiude così con i padroni di casa avanti 69-49 grazie a un attacco bilanciato e ai limiti difensivi di Houston. 

Gli Spurs non si fermano nemmeno alla ripresa delle operazioni, quando ancora Parker, Aldridge e Leonard replicano a un timido tentativo di rimonta firmato Brewer e Ariza. Due tiri da tre di Patty Mills e Danny Green mettono in ghiaccio la partita, aggiornando lo score a 98-68 a due minuti e mezzo dalla fine del terzo quarto. L'intensità dei Rockets cala vistosamente, così come le loro chances di rientrare in gara, anche perche Terry, Smith, Jones e Thornton sparacchiano malamente da ogni posizione del campo, rendendo quasi nullo il contributo della panchina di Bickerstaff. Il periodo conclusivo è dunque un lungo garbage time in cui Popovich mette in campo Boban Marjanovic, personaggio di culto per gli amanti del genere, che fa in tempo a collezionare una doppia doppia. Con lui spazio anche a seconde e terze linee come Simmons, Butler e McCallum, che mantengono il vantaggio accumulato in precedenza dai compagni di squadra e rifilano ben trentuno punti di scarto a dei Rockets, che dovranno rivedere molto del loro assetto difensivo per tornare competitivi ad alti livelli.

San Antonio Spurs (39-7). Punti: Aldridge 25, Leonard e Green 18, Parker 15, Marjanovic 13. Rimbalzi: Aldridge e Marjanovic 10. Assist: Parker 7. 

Houston Rockets (25-23). Punti: Harden 20, Howard 13, Smith e Jones 11, Terry 10. Rimbalzi: Howard 8. Assist: Thornton 3.