Quarta vittoria consecutiva per i Miami Heat di Erik Spoelstra, che all'American Airlines Arena si sbarazzano senza troppe difficoltà degli Atlanta Hawks, irriconoscibili nelle ultime uscite. Torna alla vittoria Orlando, che rimonta i Boston Celtics in Florida, mentre i Dallas Mavericks orfani di Dirk Nowitzki hanno bisogno del quarto quarto per piegare la resistenza dei Phoenix Suns

Miami Heat - Atlanta Hawks 105-87 

In assenza di Whiteside, coach Spoelstra conferma Stoudemire in quintetto vicino a Chris Bosh per la sfida contro gli Hawks, rivali nella corsa per uno dei primi quattro posti a Est. L'inizio è tutto degli Heat, che si ritrovano avanti 16-7 a metà primo quarto, grazie a Dragic e Deng. Gli ospti faticano a trovare ritmo in attacco, e solo quattro punti nel finale di periodo firmati Schroder e Bazemore tengono a galla la banda di Budenholzer, in svantaggio 27-17 alla prima pausa. La panchina di Miami è però più produttiva di quella di Atlanta, con Green, McRoberts e Winslow a stravincere il duello con gli omologhi avversari e a portarsi addirittura sul 37-19 all'inizio del terzo quarto. Gli ospiti pagano le troppe palle perse e un Millsap non in gran serata, ma riescono comunque a chiudere la prima frazione meglio degli Heat, a secco di punti negli ultimi tre minuti prima dell'intervallo lungo (47-34). Bosh e Stoudemire riaprono le ostilità nel terzo quarto, scavando un solco sempre più profondo per il 60-38 che indirizza la partita. Miami trova punti anche dal solito Dwyane Wade e da Luol Deng, mentre per Atlanta sono Al Horford e Paul Millsap a cercare di contenere il passivo (71-58). Gli ospiti si riportano anche sul - 12 con Tim Hardaway Jr. e con un Horford mai domo, ma dall'altra parte sono Wade e Bosh a sigillare la vittoria per Spoelstra (98-83 a tre minuti dal gong), con Budenholzer costretto a riconoscere la sconfitta con due minuti e mezzo d'anticipo. 

Miami Heat (27-21). Punti: Bosh 18, Deng e Wade 17, Stoudemire 13, Winslow 10. Rimbalzi: Stoudemire 12. Assist: Wade 8.

Atlanta Hawks (27-22). Punti: Millsap e Horford 17, Teague 15, Schroder 11, Hardaway 10. Rimbalzi: Bazemore 10. Assist: Teague 6

Orlando Magic - Boston Celtics 119-114

Si ferma all'Amway Center la striscia di vittorie dei Celtics, rimontati da una Orlando orgogliosa e indomita. L'inizio di partita vede gli ospiti caldissimi dall'arco, con Isaiah Thomas, Avery Bradley e Marcus Smart a trovare triple importanti per il 24-32 con cui si chiude il primo quarto. Dall'altra parte Skiles ha segnali di risveglio da Mario Hezonja ed Evan Fournier, ma la difesa dei Magic continua a concedere troppo agli avversari, con Jerebko, Turner e Olynyk ad andare a segno dalla panchina di Stevens (35-42 all'inizio del secondo periodo). Gli ospiti si portano anche sul + 14 (40-54) dopo un canestro di Sullinger, prima che un parziale di 7-0 firmato Oladipo e Payton riavvicini Orlando al rientro negli spogliatoi (47-54). La gara si accende nel terzo quarto: Harris, Vucevic e Gordon rispondono a Crowder, Sullinger e Thomas per il 61-70, un'accelerazione improvvisa di Oladipo vale la parità a quota 72, con Harris e Fournier ripresi da uno Smart al massimo in carriera alla voce punti (26). Al'ultima pausa il tabellone segnala ancora un punteggio in parità e la partita si fa punto a punto. Bradley e Jerebko sembrano orientare la contesa dalla parte degli ospiti (90-95), ma è dall'arco che i Magic concretizzano la loro rimonta: prima Fournier, poi Hezonja segnano da tre per il 102-97, poi tocca a Vucevic e Aaron Gordon tenere a bada gli ultimi sussulti di Thomas e Smart e regalare finalmente un successo ai propri tifosi. 

Orlando Magic (21-25). Punti: Fournier 24, Gordon 19, Hezonja 17, Harris e Vucevic 16, Oladipo 11. Rimbalzi: Gordon 14, Vucevic 13. Assist: Vucevic 7. 

Boston Celtics (27-22). Punti: Smart 26, Thomas 23, Bradley 22. Rimbalzi: Johnson 11. Assist: Turner 5. 

Dallas Mavericks - Phoenix Suns 91-78

Rick Carlisle lascia a riposo Dirk Nowitzki per la gara interna contro i Suns, con Raymond Felton che ne prende il posto in un quintetto leggerissimo, che prevede Pachulia come unico lungo e Parsons da numero quattro. Sempre in emergenza Hornacek, che si affida all'ex di turno Tyson Chandler e al rookie Devin Booker per invertire una tendenza che vede Phoenix sempre sconfitta in trasferta nelle ultime settimane. Chandler Parsons è il grande protagonista dell'avvio di partita, mentre dall'altra parte Teletovic prova a tenere a contatto gli ospiti con un paio di triple. Phoenix riesce anche a mettere la testa avanti alla prima pausa (21-23) in una gara che si preannuncia a basso punteggio, solo 36-37 dopo un tiro da tre a bersaglio di Deron Williams a tre minuti dall'intervallo lungo. Proprio l'ex giocatore di Utah e Brooklyn alimenta il parziale che chiude il primo tempo a favore dei Mavs, con Matthews e Parsons a segnare per il 51-45 del riposo. Gli ospiti però non mollano e rimangono in partita anche nel terzo quarto: Chandler lavora bene sotto canestro, Booker è una sentenza dall'arco e i Suns si ritrovano avanti 60-65 sul finire del periodo. Qui è pero J.J. Barea a segnare otto punti consecutivi per Dallas, sotto di una lunghezza all'ultima pausa (68-69). L'attacco di Phoenix si inceppa clamorosamente nel quarto quarto, consentendo ai vari Williams, Matthews, Parsons, Powell e McGee di far scappare Dallas nel momento decisivo. Una tripla di Deron (87-76) chiude la gara in favore dei texani, mentre continua il momento nero dei Suns. 

Dallas Mavericks (28-22). Punti: Williams 27, Parsons 15, Felton e Barea 10. Rimbalzi: Pachulia 15. Assist: Felton 6

Phoenix Suns (14-35). Punti: Booker 19, Teletovic 14, Morris 13, Chandler 12. Rimbalzi: Chandler 13. Assist: Booker e Morris 4.