WASHINGTON WIZARDS - PHILADELPHIA 76ERS 106-94

Dopo le scoppole rifilate da Steph Curry e compagni, gli Washington Wizards riescono a prendersi una piccola e poco significativa rivalsa con loro stessi, battendo agevolmente i Philadelphia 76ers per 106-94 in una partita che non è mai stata messa realmente in discussione, a partire dal 38-18 del primo quarto, chiuso peraltro da un buzzer beater di Gary Neal. Il compito per i capitolini è stato estremamente facile, nonostante i tentativi di rimonta dei Sixers, arrivati due volte a -10.

A trascinare Washington alla vittoria ci ha pensato l'All-Star John Wall, autore di una tripla doppia da 18 punti, 13 rimbalzi e 10 assist: prestazione di solidità e leadership a cui hanno dato seguito Bradley Beal e Marcin Gortat (20/32 complessivo per 43 punti). Per i Sixers magra, magrissima consolazione Ish Smith (22). Il secondo top scorer è l'altra point-guard Isaiah Canaan, con 18 a referto. Troppo poco: è un altro passo indietro per la franchigia di Brown. Da segnalare anche le pessime percentuali di Washington da tre (27%) e ai liberi (60%).

DALLAS MAVERICKS - SAN ANTONIO SPURS 90-116 

No Gino, no party? Tutt'altro. I San Antonio Spurs hanno perso un giocatore per loro fondamentale come l'argentino, ma, per quanto visto stanotte, l'assenza non si fa sentire: la banda di Pop ha infatti letteralmente rullato i poveri Dallas Mavericks, umiliati di fronte al pubblico amico con una partita di fatto mai giocata. San Antonio ha raggiunto addirittura un vantaggio di 39 punti, poi ammortizzato durante l'overtime, in una partita quasi perfetta.

Terza vittoria in tre gare dunque per Leonard e compagni. Proprio Kawhi è stato il miglior realizzatore, 23 punti che hanno ammazzato la partita prima di dare spazio al garbage time più estremo. Tra i migliori anche Patty Mills, l'erede di Ginobili per queste settimane di assenza: sta a lui, Simmons e Anderson cercare di non far sentire la mancanza del numero 20. Per Dallas pochissimo da salvare, una partita da dimenticare alla svelta.