Indiana Pacers - Los Angeles Lakers 89-87

Sembrava tutto apparecchiato alla Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis per l'ennesima pagina di storia scritta da Kobe Bryant, illusosi così come tutti i Lakers dopo l'incredibile rimonta firmata a suon di triple nella seconda metà dell'ultimo quarto. Ritmi e punteggi bassi che non hanno permesso nel corso dei primi tre quarti agli Indiana Pacers di scappare nel punteggio, con Clarkson, Randle e Williams che a turno rispondevano ai canestri di George, Turner e Mahinmi. Attorno alla doppia cifra di vantaggio si attestava il vantaggio dei padroni di casa, che provavano a chidere e ipotecare il match ad inizio della ripresa, quando due triple dell'ex play dei San Antonio Spurs George Hill scavavano il solco fino al +17 (60-43).

Russell e Randle riportavano gli ospiti sul -5, prima della sfuriata di Bryant negli ultimi minuti: 11 punti di fila del 24 portavano i Lakers avanti di tre, mentre Bass chiudeva il parziale per il +4 a 1'26" dal termine. Sei punti di fila di Paul George, con tre liberi prima e con il gioco da tre punti successivamente, ipotecavano il successo per i padroni di casa. 

Philadelphia 76ers - Los Angeles Clippers 92-98

Tutt'altro che una passeggiata quella dei Los Angeles Clippers di Chris Paul in quel di Philadelphia. I Sixers si sono battuti per 48 minuti, prima di crollare all'overtime sotto i colpi del playmaker ex New Orleans. Inizio tutto dei padroni di casa, che dopo i primi minuti di studio approfittano delle numerose disattenzioni degli ospiti che provocano palle perse e contropiedi a volontà: Covington, Okafor e compagni ringraziano, portandosi addirittura vicini ai venti punti di vantaggio (51-32 nel parziale di 20-5). I liberi di Paul e due layup di Redick permettono ai californiani di riportarsi alla sirena lunga sotto la doppia cifra di vantaggio. 

Philadelphia è in partita e ci resterà fino alla fine del match, con Okafor e Smith, che rispondono prontamente agli assalti di Crawford e compagni. DeAndre Jordan inizia a chiudere bene l'area in difesa, oltre ad aprire la stessa, in attacco, per le scorribande di CP3. Quattro punti di Paul, dopo un terzo quarto giocato a ritmi bassissimi e punteggio poco scoppiettante, permettono ai Clippers a metà quarto periodo di riportarsi sotto di due, prima della tripla di Redick a 10" dalla fine che pareggia i conti e manda il match al supplementare. Okafor non punisce i Clippers col buzzer beater, prima che gli ospiti chiudano i giochi con l'alley oop per DeAndre ed il jumper di Paul nel 10-4 di parziale nel prolungamento. 

Brooklyn Nets - Denver Nuggets 105-104

Non è bastato il sorpasso nel finale ai Denver Nuggets firmato da Danilo Gallinari e Kenneth Faried per portare a casa il successo: è Joe Johnson l'eroe di serata per i Brooklyn Nets, che ottengono un successo più utile per la gloria personale che per fini di classifica. Il suo buzzer beater (complice un Gallinari non perfetto in difesa) regala la vittoria ai padroni di casa, che a onor del vero hanno meritato conducendo la contesa per tutta la sua durata. Sempre ad inseguire gli ospiti, che hanno subito ad inizio gara la sfuriata di Young (10 in due minuti). Di Bogdanovic e Brown, quando in campo c'erano le seconde linee, l'allungo che poteva risultare decisivo a metà secondo quarto (+16). A Faried e Harris si sono affidati i Nuggets per tornare a contatto, prima che le triple di Gallinari nella ripresa permettessero agli ospiti di portarsi avanti seppur di poche lunghezze. Il finale, concitato, ha visto protagonista l'italiano e Faried: i due canestri per il +2 hanno illuso i Nuggets, prima del tiro fatale dell'ex ala degli Atlanta Hawks al tabellone.