Pronostico e fattore campo rispettati per i Golden State Warriors, che seppur a fatica riescono grazie ad un quarto periodo stratosferico (34-12 il parziale) a ribaltare lo svantaggio di 11 lunghezze alla penultima sirena e portarsi 2-0 nella serie. Inevitabile, a fine gara, la delusione e l'amarezza per i vinti, mentre in casa Warriors la soddisfazione per il pericolo mancato non fa dormire sonni tranquilli a Steve Kerr in vista delle due gare al Moda Center. Rispetto a gara 1 i Portland Trail Blazers sono riusciti a mettere sotto i padroni di casa sul ritmo e sull'intensità difensiva, armi da sempre favorevoli ai ragazzi della baia, che però adesso potranno contare su uno Stephen Curry in più. 

"Gara due mi ha sempre fatto paura - ha commentato coach Kerr a fine gara - soprattutto se hai vinto facilmente, seppur relativamente, gara 1. E' chiaro che la squadra avversaria entra in campo arrabbiata per l'esito della prima sfida ed infatti, nel primo tempo, Portland è stata fenomenale soprattutto sugli esterni, che non siamo riusciti a marcare in nessun modo. Sono riusciti a muovere bene la palla, piazzare un'ottima percentuale di tiri dalla distanza alternandoli al gioco interno: insomma, abbiamo fatto molta fatica nel contrastarli. Ora siamo 2-0 e dobbiamo pensare alle sfide in trasferta". 

Deluso, ma non troppo, Terry Stotts, che al termine della gara ha così analizzato i momenti salienti del match: "Occasione persa? Si e no. Abbiamo giocato tre quarti di livello assoluto, tenendo testa e scappando via nel punteggio ai Warriors. Sono soddisfatto della gara che abbiamo disputato, anche se ovviamente la delusione per averla persa è tanta. Dovevamo chiuderla meglio e prima nell'ultimo quarto, impareremo tanto da questa sconfitta. Adesso proviamo a resettare il cervello e farci trovare pronti per gara tre in casa".

Coach Terry Stotts, sotto 2-0 con i suoi Blazers nella serie contro i Warriors - Source: sports--news.com
Coach Terry Stotts, sotto 2-0 con i suoi Blazers nella serie contro i Warriors - Source: sports--news.com

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Lillard, che ha guardato all'ottima prestazione, soprattutto del terzo quarto, prima di analizzare i motivi della sconfitta: "Sono i campioni in carica, è chiaro che nei momenti cruciali possono darti una spallata che risulta decisiva. Tuttavia abbiamo giocato una grandissima gara, difendendo estremamente bene per tre quarti e giocando offensivamente un terzo periodo di qualità assoluta. Rispetto a gara uno siamo cresciuti e non poco, però nell'ultimo quarto si è bloccato tutto: i tiri non entravano più, abbiamo iniziato a perdere numerosi palloni banali e la gara è sfuggita. Quando non riesci ad approfittare di un vantaggio del genere, alla prima difficoltà una squadra come Golden State ti mangia e così è stato".