FRANCIA - La buona sorte continua a favorire la Francia. Dopo la qualificazione al cardiopalma ottenuta ai danni dell'Ucraina, con lo 0-2 di Kiev ribaltato nella notte di Saint-Denis, il sorteggio dei Mondiali 2014 tenutosi al villaggio Costa do Sauipe di Salvador de Bahia ha regalato ai Bleus il miglior girone che una squadra inserita in quarta fascia potesse desiderare. Dopo la decisione last minute della FIFA di cambiare il regolamento del sorteggio, suddividendo le non teste di serie in fasce costituite da nazionali afferenti allo stesso continente, in molti hanno indicato proprio i francesi come principali beneficiari di questa scelta. La prima preoccupazione di Deschamps nel quindicesimo Mondiale bleu sarà quella di mantenere altissima la concentrazione a fronte di un girone apparentemente favorevole: nelle ultime tre edizioni i Bleus hanno sempre sofferto raggruppamenti sulla carta agevoli, uscendo in due occasioni (2002 e 2010) e passando per il rotto della cuffia nel 2006.

SVIZZERA - La testa di serie del girone E è la Svizzera, un pilastro storico del Mondiale, alla decima partecipazione. Dopo aver chiuso imbattuta le qualificazioni, la nazionale elvetica va in Brasile con molte ambizioni e per dimostrare di meritarsi il settimo posto nel ranking che le ha consentito di entrare in prima fascia. A Rio si potranno finalmente apprezzare i risultati del lungo lavoro di Omar Hitzfeld, alla guida degli svizzeri dal 2008. Inoltre, il prossimo anno ricorre il sessantesimo anniversario del Mondiale '54, disputato proprio in terra elvetica, dove la Svizzera ha ottenuto il suo miglior risultato di sempre (i quarti di finale), eguagliando Italia '34 e Francia '38.

ECUADOR - Desideroso di non sfigurare nel Mondiale che si disputa nel suo continente, l'Ecuador si presenta sulla carta come la sudamericana più debole. Alla sua terza partecipazione, dopo Corea/Giappone 2002 e Germania 2006, la squadra di Reinaldo Rueda (ct dal 2010) conferma il suo scarso feeling con le urne e ancora una volta è chiamata a uno sforzo enorme per raggiungere almeno gli ottavi, evento già accaduto in terra teutonica. Nel 2002 c'era l'Italia, quattro anni più tardi la Germania: stavolta è la Francia la big da affrontare, sperando di tener testa alle altre due avversarie per accontentarsi del secondo posto.

HONDURAS - Il piccolo stato centroamericano ha già raggiunto un record con la seconda partecipazione consecutiva al Mondiale, la terza in assoluto compresa Spagna '82. Nonostante questo si sogna di superare per la prima volta lo scoglio del girone, impresa che anche a Rio si preannuncia essere molto complicata. Mettendo in preventivo la difficoltà di affrontare la Francia, con Svizzera ed Ecuador la truppa del ct colombiano Luis Fernando Suarez è pronta a dare battaglia senza la pressione di dover per forza vincere. E chissà che non sia proprio questa l'arma segreta ordita dagli honduregni.

CALENDARIO DELLE PARTITE - Le danze si aprono il 15 giugno: alle 13 a Brasilia si affrontano Svizzera ed Ecuador, mentre alle 16 tocca a Francia e Honduras confrontarsi a Porto Alegre. Il 20 giugno alle 16 il derby tra Svizzera e Francia va in scena a Salvador, alle 19 Honduras ed Ecuador si fronteggiano a Curitiba. Le sorti del girone si decidono il 25 giugno: alle 16 scatta Honduras - Svizzera a Manus, un'ora più tardi a Rio de Janeiro toccherà a Ecuador - Francia.