Soddisfazione, ma prudenza. Sono queste le parole d'ordine che traspaiono dalle dichiarazioni degli addetti ai lavori francesi dopo il sorteggio mondiale di Salvador de Bahia che ha regalato alla Francia un girone sulla carta non complicato, ma certamente impegnativo. Svizzera, Ecuador e Honduras le tre avversarie con cui i Bleus se la dovranno vedere alla rassegna carioca del prossimo anno. Dal 15 al 24 giugno, queste le date entro cui sono racchiuse le partire del girone E, si decideranno le sorti di questo raggruppamento. Da una parte quindi la necessità di non sottovalutare le avversarie, in modo particolare gli svizzeri, dall'altra l'obbligo di far bene dopo alcune battute d'arresto nel corso delle qualificazioni che potevano precludere la partecipazione a questo Mondiale.

DESCHAMPS (CT FRANCIA): "VINCERE LA PRIMA PARTITA" - "L'aspetto più importante è che non dovremo giocare tutte le partite al Nord, dove le condizioni ambientali sono più difficili, con calore e umidità alti. Il nostro quartier generale è situato vicino alla maggior parte degli stadi, conosciamo le avversarie e l'ordine delle partite. Stiamo già pensando alla preparazione, bisogna stare attenti ai dettagli: cominciare il 15 giugno anziché il 12 non è la stessa cosa, meglio per noi perché saremo più freschi. L'avversario più ostico è la Svizzera, dato che è una testa di serie. Ecuador e Honduras li conosciamo meno: l'Ecuador è arrivato quarto nella zona sudamericana, l'Honduras terzo nella CONCACAF. Nelle amichevoli di preparazione incontreremo almeno una sudamericana per prepararci al meglio. Osservando l'ordine delle partite, si può dire che vincere la prima sarà fondamentale per metterci in una situazione favorevole".

DEBUCHY (DIFENSORE NEWCASTLE): "GIRONE ABBORDABILE, MA ATTENZIONE" - "Ci è andata bene, saremmo potuti capitare in un girone più difficile. Tuttavia questi sono solo calcoli, le partite si devono giocare: fare troppi pronostici è pericoloso. La Svizzera ha molti giocatori di talento, anche dell'Ecuador mi hanno parlato bene e l'Honduras non lo conosco. Però, essendo un Mondiale, tutti saranno al 100%. In troppi pensano che abbiamo avuto un sorteggio facile, noi dobbiamo restare concentrati e arrivare pronti all'Honduras il 15 giugno".

CABAYE (CENTROCAMPISTA NEWCASTLE): "NON FIDARSI DI ECUADOR E HONDURAS" - "Siamo autorizzati a sorridere: ci aspettavamo il peggio, ma una Coppa del Mondo non è mai facile. Non conosciamo molto Ecuador e Honduras, quindi non possiamo fidarci e non dobbiamo mancare di rispetto a queste nazionali. Lavoreremo nella prospettiva di incontrare l'Argentina agli ottavi, una situazione che preferiremmo evitare. Prima di fare progetti ci sono però le tre partite del girone: giocare l'ultima gara al Marcana, con la qualificazione già ottenuta, ci toglierebbe un bel peso di dosso.".

VALBUENA (CENTROCAMPISTA MARSIGLIA): "IL NOSTRO PEGGIOR AVVERSARIO SIAMO NOI STESSI" - "È vero che siamo capitati in un girone favorevole e alla nostra portata, ma sono nazionali che dovremo prendere sul serio. Ci cimenteremo con la massima umiltà, ma penso che senza prendere gli impegni alla leggera dovremmo riuscire a qualificarci agli ottavi. Il nostro primo avversario siamo noi stessi, non dobbiamo ritrovarci con le spalle al muro per reagire. Un intero paese si aspetta grandi cose da noi, quindi siamo chiamati a fare un gran Mondiale".

MAVUBA (CENTROCAMPISTA LILLA): "GIOCARE COME CONTRO L'UCRAINA" - "Poteva andarci peggio, sulla carta è un girone quasi abbordabile. Siamo favoriti contro la Svizzera, mentre avremo di tempo di studiare anche Ecuador e Honduras. Dovremo conservare lo spirito che abbiamo mostrato contro l'Ucraina perché abbiamo già mostrato delle difficoltà contro le piccole squadre. La gente si aspetta una qualificazione agli ottavi in scioltezza, ma la verità la troveremo solo in campo. Al giorno d'oggi tutte le partite sono difficili se non prese con la dovuta serietà, a maggior ragione quelle di un Mondiale".

SISSOKO (CENTROCAMPISTA NEWCASTLE): "IMPORTANTE CHIUDERE SUBITO" - "Siamo contenti del sorteggio, ma a questo livello non esiste nulla di facile. Per andare lontano dovremo metterci d'impegno: tutti vogliono vincere quella coppa e noi dovremo mettere in campo tutte le nostre capacità. Sarà fondamentale vincere le prime due partite per assicurarci subito la qualificazione agli ottavi. Delle avversarie conosco più la Svizzera, ha ottimi giocatori e non a caso era testa di serie. Delle tre partite sarà senza dubbio quella più complicata: dovremo concentrarci su noi, sul nostro gioco e dare tutto ciò che abbiamo".

LLORIS (PORTIERE TOTTENHAM): "AVVERSARIE TOSTE, CI VUOLE AMBIZIONE" - "Considerando gli altri gironi, si può dire che il sorteggio ci ha favoriti. Non conosco bene le nostre avversarie, ma non dobbiamo fidarci delle insidie che queste competizioni possono riservare. Le altre squadre saranno più che motivate, giocheranno al 200%. Dovremo andare in Brasile con grandi ambizioni".

DIABY (CENTROCAMPISTA ARSENAL): "GIOCHIAMO TUTTI INSIEME" - "È un buon sorteggio, siamo capitati in un buon girone che non dobbiamo però sottovalutare. Ci troviamo oggi nella situazione di essere più favoriti rispetto alle qualificazioni, ma non pensiamo di essere già agli ottavi. Giocare la Coppa del Mondo in Brasile fa sognare e dobbiamo remare tutti nella stessa situazione, senza cadere in individualismi che ci possono penalizzare".

LE GRAËT (PRESIDENTE FEDERALE): "PASSARE IL GIRONE È NECESSARIO" - "Sorteggio interessante per noi, ma non possiamo sapere adesso in quale condizione fisica e mentale arriveremo a giugno. Affronteremo delle buone squadre, quindi dovremo essere al massimo delle forze: ci vorrà molta serenità per riuscire ad arrivare agli ottavi. Gli altri gruppi sono relativamente equilibrati, forse la Germania è stata un po' sfortunata. Non sarà facile neanche per noi, dato che in passato abbiamo sofferto con formazioni sulla carta più deboli. Direi che l'obiettivo è superare il girone, siamo una squadra chiamata a migliorare e abbiamo tutto per fare bene"

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About the author
Fabio Capovilla
Classe 1989. Mi sono laureato in Scienze della comunicazione a Bergamo, dove mi sto per specializzare in editoria. Vavel è la mia prima collaborazione giornalistica che spero in futuro possa diventare una professione. Scrivo di Atalanta e di calcio francese.